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Notiziario Marketpress di Martedì 15 Maggio 2007
 
   
  UNA GRANDE SCUOLA PER I PICCOLI COMUNI PIEMONTESI SINDACI E SCUOLE A CONFRONTO PER DISCUTERE DI ESIGENZE EDUCATIVE, OPPORTUNITA´ E DIFFICOLTA´

 
   
  Torino, 15 maggio 2007 - Rischio d’emarginazione e avanguardia didattica. Sono le due facce della scuola nei Piccoli comuni piemontesi dove a situazioni critiche si alternano esempi eccellenti di sperimentazione con i quali si cerca di porre rimedio alle difficoltà di questi territori. Di questo si è parlato a Torino, giovedì 10 maggio, in un incontro rivolto a sindaci e insegnanti dei piccoli comuni, promosso da Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta, Anci-consulta dei Piccoli Comuni, Usr del Piemonte Ministero della Pubblica Istruzione, la Regione Piemonte e Uncem Piemonte, per discutere i principali problemi legati alla difficoltà di erogazione dei servizi scolastici nei piccoli comuni e individuare misure concrete di sostegno al difficile compito educativo delle scuole. “Le scuole dei piccoli comuni - sottolinea Marilisa Schellino, membro della Segreteria di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta - sono sempre più afflitte dalla carenza di servizi e fondi per mantenerli, dalla presenza di pluriclassi, problemi di trasporto, strumentazioni e arredi obsoleti, docenti e dirigenti provvisori e orari scolastici rivisitati secondo le disponibilità. A fare da contraltare a queste situazioni ci sono però esempi di scuole con programmi all’avanguardia e innovazioni nell’offerta didattica, progetti di riqualificazione di strutture scolastiche in disuso e formazione a distanza in grado di rispondere alle esigenze specifiche di chi abita in un piccolo comune. ” Concorda Giovanna Pentenero, assessore all’Istruzione e Formazione professionale secondo cui - “Per garantire lo sviluppo sostenibile e un equilibrato governo del territorio, è necessario assicurare, nei piccoli comuni, l’efficienza e la qualità dei servizi essenziali, tra cui l’istruzione. Promuovere e sostenere le attività scolastica, vuol dire tutelare e valorizzare il patrimonio naturale, rurale, storico e culturale dei piccoli comuni, favorendo inoltre l’adozione di nuove tecnologie e di misure in favore dei cittadini residenti”. “Per scongiurare la permanenza delle comunità e lo sviluppo dei territori montani, la Regione Piemonte – ha aggiunto l’assessore alla Montagna Bruna Sibille - ha istituito un osservatorio sulla condizione delle scuole di montagna, in collaborazione con le Comunità montane e gli istituti Scolastici ricadenti nel loro territorio. L´assessorato all´ Istruzione, ha infatti integrato le somme messe a disposizione dall´assessorato alla Montagna, passando da interventi per 200. 000 € nell’anno scolastico 1999/2000 a 895. 000 € nell’anno scolastico 2006/2007”. “E’ importante affrontare il tema della scuola – ha concluso l’assessore al Decentramento a al rapporto con enti locali, Sergio Deorsola - nei piccoli comuni di cui il Piemonte è certamente più ricco delle altre regioni in Italia: una scuola efficiente e vicina al cittadino è un elemento necessario per evitare lo spopolamento o addirittura innescare un percorso virtuoso di ripopolamento delle piccole realtà comunali. “Per i piccoli comuni, siano essi di montagna o di collina o di pianura - ribadisce Francesco de Sanctis direttore generale Ufficio Scolastico Regionale - la presenza del servizio scolastico rappresenta veramente la possibilità di continuare ad esistere: la scuola costituisce, pertanto, una ricchezza da custodire e coltivare, puntando non solo sull’ampliamento ma anche sull’innalzamento qualitativo dell’offerta formativa scolastica e sulle nuove tecnologie didattiche informatiche e multimediali. “Obiettivo principale dell’incontro - evidenzia Celeste Martina Consulta Piccoli Comuni Piemonte - è stato quello di aprire un confronto su questi temi e per questo si è ritenuta fondamentale la partecipazione e la condivisione di questo percorso da parte degli Enti Locali, anche per apportare integrazioni al Manifesto delle Scuole dei Piccoli Comuni tracciato nell’incontro nazionale del 20 gennaio scorso con il Ministro Fioroni” . “In Italia il patrimonio culturale, sociale, artistico e paesaggistico dei Piccoli Comuni (più di 5. 800 - il 72% dei Comuni Italiani), rappresenta un valore culturale, economico e antropologico di grande rilievo per il futuro del nostro Paese. - spiega Vanda Bonardo, presidente Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta - Questo patrimonio ha un suo irrinunciabile caposaldo nella qualità delle istituzioni scolastiche, tessuto connettivo nei processi di costruzione dell’identità delle persone, delle comunità e dei luoghi in cui vivono”. .  
   
 

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