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Notiziario Marketpress di
Lunedì 14 Maggio 2007 |
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MEDIOBANCA: TRIMESTRALE AL 31 MARZO 2007 UTILE NETTO SALDO A 710 M,IN CRESCITA DEL 6% (671M) RISPETTO A DODICI MESI FA
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Milano, 14 maggio 2007 - Si è riunito l’ 11 maggio, sotto la presidenza di Gabriele Galateri di Genola, il Consiglio di Amministrazione di Mediobanca che ha approvato la relazione trimestrale del Gruppo, illustrata dal Direttore Generale Alberto Nagel e dal Condirettore Generale Renato Pagliaro. Risultati consolidati I primi nove mesi dell´esercizio saldano con un utile netto di 710,4 milioni (670,7 milioni) che conferma il trend espresso dalla semestrale e il superamento degli obbiettivi del piano 2005-2008. I ricavi salgono del 6,5% (da 1. 077,4 a 1. 147,7) con utili da trading in miglioramento rispetto al 31 dicembre, ma con un saldo (88,4 milioni) ancora largamente inferiore rispetto allo scorso anno (190,2 milioni comprensivi peraltro di 40,8 milioni di proventi non ricorrenti connessi alla cessione della partecipazione Ciments Frangais). In dettaglio: il margine di interesse aumenta del 16,5% (da 423,8 a 493,6 milioni) per i crescenti volumi intermediati da corporate banking (+23%) e retail financial services (+18,1%); le commissioni ed altri proventi crescono del 25,1% (da 214,9 a 268,9 milioni), per effetto in particolare del positivo contributo delle attività di lending, advisory e capital market; i proventi da partecipazioni valutate al patrimonio netto registrano un incremento del 19,6% (da 245,4 a 293,6 milioni) per il favorevole andamento reddituale di Assicurazioni Generali. L´aumento dei costi di struttura (+9,8%, da 263,3 a 289,1 milioni) resta legato al potenziamento delle attività di capogruppo e controllate in termini di collaboratori (+5,4%) e di nuove filiali aperte dal Gruppo Compass (quindici nei nove mesi). Il saldo della gestione ordinaria aumenta del 5,5%, da 814,1 a 858,6 milioni. Tra le altre poste, le rettifiche di valore sui crediti crescono del 38,9% (da 84,1 a 116,8 milioni), riassorbendo in parte l’incremento (+51%) registrato a fine dicembre, e restano legate alla crescente operatività dei retail financial services in prodotti a maggior marginalità e contenziosità, in linea con i trend di mercato. Gli utili da realizzo di titoli (cresciuti da 109,6 a 174,4 milioni) sono prevalentemente legati alla cessione della partecipazione Ferrari effettuata nel primo trimestre dell’esercizio. Le aree di affari del Gruppo mostrano utili netti in crescita per l’equity investment portfolio (+29,1%, da 202,5 a 261,4 milioni) e per il private banking (+11,4%, da 35,1 a 39,1 milioni) mentre rimangono pressoché stabili retail financial service (+4,1%, da 60,5 a 63 milioni) e wholesale banking (+2%, 353,1 contro 346,1 milioni circa, al netto dei predetti ricavi di trading non ricorrenti connessi alla cessione Ciments Frangais). Tra gli aggregati patrimoniali si segnala nel trimestre l´ulteriore crescita degli impieghi a clientela, da 23,1 a 24,2 miliardi (22,2 miliardi al 31 marzo 2006) e della provvista, da 31,5 a 33,5 miliardi (25,7 miliardi), del portafoglio titoli disponibili per la vendita, da 5,2 a 5,6 miliardi (5,6 miliardi) e degli impieghi netti di tesoreria, da 7,6 a 8,4 miliardi (2,1 miliardi). Il patrimonio netto senza considerare l’utile di periodo, salda in 6,8 miliardi, oltre a 4,2 miliardi di plusvalenza (ai valori correnti) sulle partecipazioni quotate. Risultati divisionali Wholesale banking: i primi nove mesi mostrano un utile netto di 353,1 milioni, in lieve calo rispetto ai 372,6 milioni dello scorso anno, per il minor gettito dell’attività di trading (sceso da 182,5 a 79,6 milioni). Al netto di tale componente, il risultato della gestione ordinaria segna un miglioramento del 26,9% connesso al positivo andamento dell’attività di lending, advisory e capital market che ha determinato un aumento del margine di interesse del 18,8% (da 122,4 a 145,4 milioni) e delle commissioni ed altri proventi del 35,7% (da 150,3 a 204 milioni). L’aumento dei costi (+14,8%, da 107,2 a 123,1 milioni), riflette il rafforzamento della struttura (32 collaboratori in più rispetto allo scorso anno) collegato all’aumentata operatività. A valle della gestione ordinaria sono stati realizzati utili su cessioni di titoli per 165,9 milioni (107,1 milioni), in larga misura connessi alla cessione delle azioni Ferrari avvenuta nel primo trimestre. Equity investment portfolio (portafoglio d’investimento azionario): la quota degli utili di competenza del periodo passa da 221,6 a 280 milioni (+26,4%) e riguarda per 254,6 milioni Assicurazioni Generali il cui incremento (+25,2%), riflette i brillanti risultati registrati dalla Compagnia triestina. Il contributo di Rcs Mediagroup cresce da 18,3 a 25,4 milioni (+38,8%) anche per effetto di utili non ricorrenti realizzati nel corso del 2006. Retail financial services: il consolidato del gruppo Compass dei nove mesi presenta un risultato netto in crescita da 60,5 a 63 milioni. L’attività commerciale segna un aumento (+3,3%) che riflette da un lato il contenuto sviluppo nel credito alle famiglie (+7%) e dell’altro la flessione dell’attività leasing registrata nel primo semestre, in parte riassorbita nel successivo trimestre (-3% sui 9 mesi contro -11% nei 6 mesi). Tenuto conto di ricavi in crescita del 15,4% (da 321 a 370,5 milioni) e del più contenuto aumento dei costi (+9,2%, da 117,5 a 128,3 milioni), malgrado l’apertura di 15 nuove filiali (di cui 5 Micos in Francia), il risultato lordo della gestione ordinaria sale del 19% (da 203,5 a 242,2 milioni). Il maggior costo del rischio (da 84,4 a 115,2 milioni), riferibile in massima parte all’attività di credito al consumo, ha assorbito parte del maggior margine. Private banking: nei nove mesi i ricavi crescono del 9% (da 86,6 a 94,4 milioni) per l’apporto di maggiori commissioni (+4,9%, da 63,8 a 66,9 milioni), grazie anche al contributo registrato nel trimestre da performance fee di Banca Esperia e di proventi di tesoreria (da 8,1 a 9,9 milioni). A fronte del modesto aumento dei costi (2,4%), il risultato della gestione ordinaria migliora del 18,1% (da 36,5 a 43,1 milioni). L’aumento dell’utile netto (+11,4%, da 35,1 a 39,1 milioni) sconta il minor apporto degli altri proventi netti (2,4 contro 3,2 milioni) – che includono la plusvalenza (8 milioni) derivante dalla cessione della quota Ferrari (1%) parzialmente compensata da accantonamenti straordinari netti (6 milioni) collegati ad un programma di impegni pluriennali a favore del Principato di Monaco – e le maggiori imposte (in aumento da 4,6 a 6,4 milioni). Gli attivi gestiti/amministrati crescono nel trimestre del 4,7% (da 12,4 a 12,9 miliardi), ripartiti per 7,9 miliardi (+2,1%) su Compagnie Monégasque de Banque e per 5 miliardi (pro-quota) su Banca Esperia (+9,1%). Quanto a Mediobanca, i primi nove mesi chiudono con un utile netto di 335,4 milioni, non distante da quello a marzo 2006 (348,9 milioni). Il trimestre beneficia di un sensibile aumento dei proventi da trading (55,5 milioni), oltre che della positiva performance delle altre voci di reddito. Rispetto a dodici mesi fa il margine d’interesse sale dell’11,7% (da 128,6 a 143,7 milioni) per l’aumento dei volumi di attività; le commissioni crescono del 30,6% (da 152,8 a 199,5 milioni) confermando il buon andamento dell’attività di wholesale banking. L’incremento dei costi di struttura del 13,1% (da 118,3 a 133,8 milioni) sconta la crescita dell’organico (da 399 a 431 collaboratori) e la maggior operatività. Al netto degli utili da trading il risultato della gestione ordinaria registra una crescita del 27,8% (da 166,3 a 212,6 milioni). Gli aggregati patrimoniali mostrano nei tre mesi una crescita degli impieghi a clientela (da 17. 127,7 a 17. 902,9 milioni), della provvista (da 24. 480,3 a 26. 347,5 milioni) e degli impieghi netti di tesoreria (da 7. 017,8 a 7. 607,5 milioni); si incrementa anche il portafoglio titoli disponibili per la vendita (da 4. 103,2 a 4. 768 milioni). Il Consiglio di Amministrazione ha nominato Vice Direttore Generale, Maurizio Cereda, con responsabilità dell’attività di corporate finance. Il Consiglio ha preso atto delle dimissioni dalla carica di amministratore del dott. Carlo Buora, avendo egli nel frattempo concluso il rapporto professionale con il gruppo Pirelli, da cui era stato designato. Al dr. Buora, che era altresì componente del Comitato Esecutivo e Presidente del Comitato per il Controllo Interno dell’Istituto, il Consiglio ha espresso il proprio ringraziamento per i cinque anni di preziosa collaborazione prestata ai lavori del Consiglio. . . |
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