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Notiziario Marketpress di Martedì 15 Maggio 2007
 
   
  NUOVI DATI CLINICI DIMOSTRANO CHE L’INIBITORE DELLA PROTEASI LOPINAVIR/RITONAVIR RIDUCE L’INCIDENZA DI LIPOATROFIA UN EFFETTO COLLATERALE DELLE TERAPIE PER L’HIV E COMPORTA L’ALTERAZIONE DEL GRASSO SOTTOCUTANEO DEL VOLTO E DEGLI ARTI

 
   
   Roma, 15 maggio 2007 - - Nuovi traguardi nella riduzione degli effetti collaterali delle terapie per l’Hiv sono emersi da due studi presentati a Los Angeles durante la 14a Conferenza sui Retrovirus e le Infezioni Opportunistiche (Croi). Il trattamento con l’inibitore della proteasi lopinavir/ritonavir, Kaletra, ha dimostrato di ridurre quasi del 50% il rischio di lipoatrofia rispetto al trattamento con l’inibitore della trascrittasi inversa non nucleosidico, efavirenz (Sustiva). La lipoatrofia è la progressiva riduzione dei depositi di grasso sottocutaneo degli arti e del viso e rappresenta un serio problema per i pazienti affetti da Hiv/aids. È infatti un fenomeno altamente stigmatizzante che rende chiaramente visibile sul volto e sul corpo la condizione di Hiv-positivo contribuendo al peggioramento della qualità della vita del paziente. Oltre alle forti implicazioni sociali, la lipoatrofia incide sulla disponibilità della persona con Hiv a continuare ad assumere farmaci mettendo così a rischio la propria sopravvivenza. “La comparsa di lipoatrofia può infatti influire negativamente sull’assunzione regolare della terapia” afferma il dottor. Bill Cameron, dell’Università di Ottawa, sperimentatore dello studio 613 della Abbott “e anche per questo motivo che reputiamo incoraggianti i nuovi dati che evidenziano come la terapia a base di lopinavir/ritonavir sia efficace e comporti un rischio inferiore di lipoatrofia” Studio dell’Aids Clinical Trial Group (Actg) 5142 Nell’actg 5142, studio clinico in aperto, randomizzato, di Fase Iii, sono stati arruolati 753 pazienti con infezione da Hiv, mai trattati in precedenza con terapia antiretrovirale. A circa due anni di trattamento, è stato evidenziato che la terapia con lopinavir/ritonavir si associa ad una ridotta comparsa di lipoatrofia ( definita negli studi come una perdita > 20% del tessuto adiposo periferico) rispetto al trattamento con efavirenz. Il 32% dei pazienti trattati con efavirenz + 2 Nrti ha presentato comparsa di lipoatrofia rispetto al 17% dei pazienti trattati con lopinavir/ritonavir + 2 Nrti (inibitori nucleosidici della trascrittasi inversa) Questo dato dimostra che il lopinavir/ritonavir riduce di quasi il 50% il rischio di incidenza di lipoatrofia rispetto ad efavirenz. Questa differenza si mantiene indipendentemente dal farmaco Nrti associato. Non sono emerse differenze per quanto riguarda l’accumulo di grasso a livello addominale e neppure relativamente agli aumenti di colesterolo e Hdl. Studio 613 di Abbott Nello studio randomizzato 613, sono stati arruolati 155 pazienti con infezione da Hiv mai trattati in precedenza con terapia antiretrovirale. I pazienti nel braccio di trattamento triplice a base di lopinavir/ritonavir, se raggiungevano dei criteri di successo prestabiliti, dopo un periodo minimo di 24 settimane, venivano passati ad un regime terapeutico con il solo lopinavir/ritonavir. I pazienti nel braccio di trattamento con la triplice terapia a base di efavirenz mantenevano lo stesso regime per tutta la durata dello studio. I risultati hanno mostrato che nei pazienti in regime di monoterapia a base di lopinavir/ritonavir si associa una perdita di tessuto adiposo periferico significativamente inferiore rispetto al regime di associazione con efavirenz. Il 34% dei pazienti nel braccio di trattamento con la triplice terapia a base efavirenz ha presentato comparsa di un quadro di lipoatrofia periferica rispetto al 5% nel braccio di trattamento a base di lopinavir/ritonavir. Non sono emerse differenze per quanto riguarda l’accumulo di grasso a livello addominale. .  
   
 

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