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Notiziario Marketpress di Martedì 15 Maggio 2007
 
   
  RICERCA: FORMIGONI FIRMA ACCORDO CON PIEMONTE E EMILIA ROMAGNA

 
   
   Piacenza, 15 maggio 2007 - Mettere in rete le conoscenze e il sistema di eccellenze sviluppato nei settori della ricerca e dell´innovazione tecnologica, creando sinergie tra tre Regioni leader come Lombardia, Piemonte ed Emilia Romagna. Con lo scopo di raggiungere tre obiettivi: aumentare la competitività delle imprese, attirare investimenti dall´estero e presentare progetti qualificati e in cooperazione per poter rispondere ai requisiti fissati dal Vii Programma Quadro dell´Unione Europea 2007-2013 che stanzia 50. 521 milioni di euro. Questi gli impegni assunti oggi a Piacenza dai presidenti delle Regioni Lombardia, Roberto Formigoni, del Piemonte, Mercedes Presso, e dell´Emilia Romagna, Vasco Errani, che hanno sottoscritto un accordo di collaborazione per la ricerca e il trasferimento tecnologico. Alla firma dell´intesa, nella Cappella Ducale di Palazzo Farnese erano presenti anche Adriano De Maio, sottosegretario alla Presidenza della Regione Lombardia con delega all´Alta Formazione, Ricerca e Innovazione, Duccio Campagnoli, assessore attività produttive, sviluppo economico, piano telematico della Regione Emilia-romagna, Andrea Bairati, assessore all´Università, ricerca, politiche per l´innovazione e l´internazionalizzazione della Regione Piemonte. L´accordo, di durata triennale, ha come oggetto politiche condivise per lo sviluppo di un´economia fondata su conoscenza, innovazione e qualità, in linea con le indicazioni dell´Unione Europea. L´idea di fondo è quella di promuovere la ricerca industriale attraverso reti di strutture - realizzate assieme a università, enti di ricerca e imprese - accreditate e certificate dalle Regioni sulla base di specifici requisiti. "Questo Accordo - ha detto il presidente Formigoni - dimostra la capacità dei sistemi territoriali di Lombardia, Piemonte ed Emilia Romagna di auto-organizzarsi e di dare risposte concrete ai bisogni di quei territori caratterizzati da una forte propensione alla ricerca e all´innovazione. Abbiamo scelto di fare sistema - ha proseguito il presidente lombardo - perché così possiamo essere più forti in Europa". "Da Piacenza - ha aggiunto Formigoni - mandiamo un segnale forte alle aziende, ai centri di ricerca e allo Stato, considerato che in Lombardia, Piemonte e Emilia Romagna il comparto ricerca attira il 63% degli investimenti privati a fronte del 20-22% di risorse che vengono destinate dal settore pubblico". Lombardia, Piemonte ed Emilia-romagna, dove vive il 30,6% della popolazione in Italia, rappresentano il 37,6% del prodotto lordo nazionale, il 34,7% dell´occupazione nel Paese, ma anche il 46,6% dell´occupazione manifatturiera e il 51,6% nel settore della media e alta tecnologia. In occasione della firma dell´accordo di Piacenza sono arrivati messaggi di apprezzamento per l´iniziativa da parte dei ministri delle Attività produttive, Pierluigi Bersani, e della Ricerca, Fabio Mussi. Emilia-romagna, Lombardia e Piemonte ospitano già molte e importanti realtà di laboratori, gruppi di ricerca, centri per l´innovazione e parchi scientifici sostenuti da programmi regionali. Le risorse impegnate dalle tre Regioni negli ultimi tre anni ammontano a quasi 500 milioni di euro. Nel dettaglio l´accordo prevede il coordinamento dei programmi regionali nell´ambito della programmazione delle risorse europee per l´obiettivo "Competitività e occupazione" per il periodo 2007-2013 e il coordinamento e lo sviluppo di progetti in comune per la partecipazione ai programmi di "industria 2015" del Ministero per lo Sviluppo economico, ai programmi del Ministero per l´Università e la ricerca e ai programmi del Vii Programma Quadro Europeo. Allo sviluppo dell´accordo presiederà un Comitato di indirizzo congiunto e si attiverà un fondo comune per le progettazioni. Adriano De Maio, sottosegretario alla Presidenza della Lombardia con delega alla Ricerca, ha commentato la straordinaria importanza dell´intesa evidenziando "la profonda convinzione della centralità della ricerca come fattore di competitività di un territorio". "La Lombardia - ha aggiunto De Maio - intende la ricerca come sviluppo di problemi: deve cioè dare risposte mettendosi al servizio dei cittadini in ambiti come la salute, l´energia, l´ambiente e il sistema alimentazione. Un orientamento condiviso dalle altre due Regioni partner e aperto ad altri attori istituzionali che intendono impegnarsi con noi per lo sviluppo competitivo nei settori dell´innovazione. Il primo passo sarà quello di estendere la convenzione in atto tra Lombardia e Centro Nazionale Ricerche anche a Piemonte ed Emilia Romagna". "Tre Regioni impegnate per la ricerca - ha commentato il presidente dell´Emilia, Vasco Errani - sono un segno preciso per il Paese e la testimonianza di come sia possibile, anzi indispensabile superare le dimensioni di autoreferenzialità per costruire sistemi in grado di competere a livello internazionale". Posizione condivisa anche dalla presidente del Piemonte, Mercedes Bresso:"la nostra Regione ha raggiunto risultati di eccellenza nell´Ict wireless, settore per il quale abbiamo creato un centro specifico, nella demotica, nella ricerca per l´innovazione dei mezzi di trasporto e nel comparto energia. Con il documento siglato oggi - ha aggiunto Bresso - consolidiamo una già intensa attività di collaborazione con Lombardia ed Emilia avviata con l´accordo per la riduzione dell´inquinamento atmosferico e presto lavoreremo insieme per il risparmio delle risorse idriche". .  
   
 

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