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Notiziario Marketpress di Martedì 15 Maggio 2007
 
   
  NEW TWINGO: L’IMPEGNO QUALITÀ E REDDITIVITÀ DI RENAULT

 
   
   Roma, 15 maggio 2007 - Il progetto Twingo ha segnato una vera e propria svolta nella storia dello stabilimento di Novo Mesto che, per la prima volta, è l’unico sito di avviamento della produzione di un nuovo modello. Un riconoscimento per questo stabilimento che, dall’inizio della produzione della R4 nel 1972, si è costantemente sviluppato nell’ambito del sistema industriale di Renault. In 35 anni, il sito ha industrializzato 7 modelli della marca, per un totale di 2,3 milioni di unità. Il più recente dei modelli prodotti da Novo Mesto è Clio Ii, industrializzata dal 1998, il cui successo non si smentisce. L’arrivo di New Twingo nello stabilimento ha suscitato grande entusiasmo ed un fortissimo coinvolgimento di tutti i dipendenti. Per la prima volta, il sito è stato integrato nel progetto fin dalla fase di progettazione a monte, in Francia: decine di ingegneri, tecnici ed operai di Revoz hanno trascorso alcuni mesi al centro R&d di Renault, il Technocentre. Per la prima volta, le serie successive di prototipi sono state prodotte direttamente nello stabilimento. All’avvicinarsi della data di lancio della produzione, una sessantina di ingegneri e tecnici del Technocentre si sono temporaneamente trasferiti a Novo Mesto per fornire assistenza ai colleghi sloveni. Per l’arrivo di New Twingo, lo stabilimento è stato parzialmente modernizzato e dotato di nuove tecnologie: una linea di presse, in grado di fabbricare parti voluminose della carrozzeria, che consentono di produrre il 100% delle fiancate e dei battenti, mentre, per Clio Ii, una parte di questi elementi veniva imbutita a Flins (Francia) o a Valladolid (Spagna); le apparecchiature di cataforesi (trattamento superficiale della scocca) sono state rese più efficaci ed è stata costruita una pista di prova coperta che consente, in qualunque stagione, di valutare in dinamica, sistematicamente, la qualità di ciascuna auto prodotta. Infine, alcune tecnologie di punta sono state installate per la prima volta in uno stabilimento Renault, quali la saldatura al laser del padiglione, un’innovazione in termini di fabbricazione, che consente di fissare in modo più estetico due elementi della carrozzeria. La produzione esclusiva di un nuovo modello ha rappresentato anche l’occasione per sviluppare il tessuto di fornitori in Slovenia e nei Paesi limitrofi, come Croazia, Ungheria, Repubblica Ceca, nonché sinergie di sourcing con la Romania. Il tasso di integrazione locale, ossia la percentuale di componenti consegnati a partire dal bacino industriale dello stabilimento, è raddoppiato nel periodo che separa Clio Ii da New Twingo e rappresenta oggi il 60%. Per produrre questo nuovo modello accanto a Clio Ii sono state assunte, da dicembre 2006, 700 persone che portano il personale dello stabilimento a circa 3000 addetti, di cui il 19% di sesso femminile. Ciascun operatore ha seguito corsi di formazione per il montaggio della nuova auto, di una durata media di 70 ore. Lo stabilimento, che sarà organizzato con tre turni completi a partire da maggio, può garantire una produzione massima di 210. 000 unità l’anno, tra Twingo e Clio Ii. La scelta di attribuire New Twingo a Novo Mesto non è casuale. A livello industriale, la politica del piano “Renault Contrat 2009” si traduce in una localizzazione della produzione il più vicino possibile ai mercati di commercializzazione, ma anche in una specializzazione dei siti produttivi per modelli di una stessa “piattaforma”, in altri termini per modelli che condividono un numero importante di componenti comuni. Poiché Clio Ii e New Twingo utilizzano entrambe la cosiddetta “piattaforma A”, il sottoscocca completo di Clio Ii – apprezzato per le sue performance dinamiche ed il suo livello di sicurezza – è stato parzialmente reintegrato in quello di New Twingo: 130 parti del sottoscocca dell’auto sono oggetto di questa metodologia, detta del “carry-over” (vedi scheda carry-over). Questa impostazione che garantisce la qualità, già sperimentata su un precedente modello, evita, inoltre, i costi ed i tempi di adattamento degli impianti: sulle 37 postazioni di montaggio del telaio di Clio Ii, 35 sono state riprese per New Twingo. L’assemblaggio del sottoscocca, il montaggio della scocca e le finiture di saldatura sono eseguiti negli stessi impianti. In definitiva, New Twingo è prodotta sulla stessa linea di fabbricazione – lamiere, verniciatura e montaggio – di Clio Ii, poiché l’80% delle operazioni di produzione è identico per i due modelli. Nella stessa prospettiva, oltre la metà dei fornitori di New Twingo sono anche fornitori di Clio Ii e conoscono già perfettamente i processi qualitativi di Renault. Per i fornitori, questa continuità evita i tempi di apprendimento dei processi industriali di Renault comportando un aumento dei volumi ed una riduzione del rischio industriale. Grazie soprattutto al carry-over, l’investimento iniziale (costi dell’ingegneria + costi industriali) per New Twingo è stato inferiore del 25% a quello sostenuto per il lancio di New Clio, il modello più recente del segmento A+b. Su 400 milioni di investimenti industriali, i risparmi realizzati sono stimati a 60 milioni. Questa politica, garanzia di redditività, è stata applicata ad uno stabilimento già considerato tra i più produttivi in Europa: i tempi di produzione di un’automobile posizionano Novo Mesto al 2° posto tra gli stabilimenti Renault dopo Palencia (Spagna), nonostante un tasso di robotizzazione relativamente ridotto – appena 50% nel reparto lamiere. Le performance dello stabilimento Revoz sono una delle conseguenze della sistematica estensione del Sistema di Produzione Renault (Spr, vedi scheda). Lo stabilimento sloveno, infatti, è stato uno dei primi siti industriali del Gruppo Renault ad applicarlo. Questa esigenza di performance si ritrova nella qualità. New Twingo ha beneficiato degli ambiziosi obiettivi fissati dal piano Renault Contrat 2009 in tema di qualità. L’ultima piccola di Renault, infatti, ha dovuto rispettare, in tema di qualità della progettazione, della produzione e della valutazione, gli stessi vincoli imposti ai modelli alto di gamma di Renault. In linea con la futura Laguna, che dovrà classificarsi nel top 3 del segmento per la qualità del prodotto e del servizio, anche Twingo ambisce al podio della sua categoria. In fabbrica, il lavoro di preparazione realizzato a monte con l’ingegneria centrale in Francia, il controllo dei fornitori e la formazione degli operatori, hanno permesso di ottenere un livello di qualità mai raggiunto prima. A tal punto che l’accordo di fabbricazione per New Twingo è stato ottenuto … 3 settimane prima della data prevista. In questa fase, il livello di anomalie osservate nello stabilimento era del 30% inferiore all’obiettivo iniziale ed era anche due volte inferiore al numero di anomalie che Modus e New Clio – la cui ottima qualità è unanimemente riconosciuta dalle inchieste e dalla stampa – presentavano nella stessa fase progettuale. Il rafforzamento degli standard di qualità è in linea con quanto intrapreso in passato dallo stabilimento, che otteneva già risultati esemplari in tema di qualità delle auto finite. Negli ultimi 5 anni, il numero di anomalie per auto prodotta è stato diviso per cinque. Inoltre, l’impegno profuso a Revoz è stato riconosciuto nel 2006, quando l’inchiesta Jd Power Csi ha piazzato Clio Ii nel “top 3 qualità” delle auto del suo segmento in Francia. Lo stabilimento è anche il migliore del Gruppo in tema di rispetto dei tempi e dell’ordine di passaggio delle auto sulle linee di montaggio, quella che in gergo viene definita la “sequenza definitiva”: sei giorni prima del montaggio di un’auto, viene fissata la sequenza di produzione (ordine di passaggio sulla linea, timing). Questo sistema consente di comunicare al fornitore, con 6 giorni di anticipo, le esigenze in termini di parti da consegnare. Il sistema di produzione delle auto su ordine, che esige grande precisione e rigore, consente di ridurre gli stock presso Renault ed i fornitori e di consegnare al cliente l’auto di sua scelta in tempi più brevi ed affidabili. A Novo Mesto l’indicatore mostra che la “sequenza definitiva” è rispettata al 95%. I progressi in materia di qualità sono andati di pari passo con l’accurata gestione della sicurezza, dell’ergonomia e delle condizioni di lavoro. Con l’arrivo di New Twingo, gli importanti passi avanti compiuti per Clio Ii in tema di ergonomia sono stati ulteriormente infensificati, grazie alla presa in conto di tali esigenze sin dalla progettazione del modello. Le postazioni difficili sono state ridotte del 20% all’interno dello stabilimento; sono stati installati dei dispositivi imbarcati di assistenza al montaggio, chiamati Spot, nonché altri dispositivi che consentono, ad esempio, di montare alcune parti senza che l’operatore sia costretto a lavorare con le braccia sollevate. Lo stabilimento è stato, inoltre, uno dei primi ad attuare il sistema delle “strike-zone”: i componenti che un determinato operatore dovrà montare vengono disposti in una zona limitata, per ridurre gli spostamenti. Infine, lo stabilimento di Novo Mesto ha ottenuto la certificazione Iso14001 dal 1999 – certificazione riconfermata nel 2002 e nel 2005. Questo sito produttivo, ubicato in ambiente urbano, si è affidato ad un significativo piano di formazione e coinvolgimento del personale e si classifica oggi tra gli stabilimenti del Gruppo Renault con l’impatto più limitato sull’ambiente. I consumi per veicolo prodotto a livello delle risorse idriche, energetiche e delle emissioni di Cov (componenti organici volatili) dell’attività di verniciatura si rivelano particolarmente contenuti. In dieci anni, il consumo di acqua per veicolo prodotto, ad esempio, è stato dimezzato e quello di energia si è ridotto del 40%. Progettata ed industrializzata con esigenze di qualità e redditività al miglior livello, Twingo sarà commercializzata il 15 giugno in Francia, Italia e Slovenia e a settembre nel resto d’Europa. Terzo modello lanciato nell’ambito del piano Renault Contrat 2009 e primo per la marca Renault, la sua uscita segna la continuità dell’offensiva prodotto in Europa. Con New Twingo, Renault conferma una presenza solida e multiforme sul segmento delle piccole, accanto a Clio Campus, Modus e New Clio. La missione del nuovo modello è duplice: in primo luogo, consolidare la straordinaria fama conquistata da Twingo I. Lanciata in aprile 1993, Twingo I ha infatti ottenuto un invidiabile successo: in 14 anni di carriera, ne sono state vendute 2,4 milioni di unità. I clienti di Twingo I desiderano una city-car maneggevole, semplice, abitabile, abbordabile e caratterizzata da una spiccata personalità. Sono clienti fedeli: in Francia e in Germania, il 47% di essi ha riacquistato una Twingo. In secondo luogo, conquistare nuovi target clientela e nuovi Paesi, in un contesto di crescita del segmento delle piccole in Europa (segmento A+b) e di un’offerta sempre più diversificata che comprende coupé, station wagon e piccole monovolume. Tra il 2000 e il 2006, questo segmento è passato dal 33 al 35% dell’insieme del mercato delle autovetture in Europa. Il segmento A delle city-car, in cui rientra Twingo, rappresenta oggi l’8% del mercato. Questo segmento è anche contraddistinto da un numero elevato di clienti che acquistano per la prima volta un’auto nuova: 22% dei clienti, rispetto al 14% del mercato totale. Si tratta, quindi, di un segmento in cui la conquista di nuovi clienti si rivela relativamente importante e in cui, in una situazione di maggiore competizione, l’effetto “novità prodotto” ha un peso determinante. Il nuovo target definito per Twingo è più maschile, più giovane, alla ricerca di un design dinamico, di un’auto comunicante e personalizzata. E mentre la principale clientela di Twingo I si trovava in Francia, Germania e Italia, New Twingo mira ad un pubblico più internazionale. Disponibile in versione guida a destra, dotata di una motorizzazione diesel e di una linea più accattivante, New Twingo è pronta per partire alla conquista dei clienti britannici e di quelli del Sud Europa. Oggi più che mai, la piccola Renault ha una vocazione europea. .  
   
 

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