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Notiziario Marketpress di Mercoledì 16 Maggio 2007
 
   
  PRATO: CRESCITA RECORD DELLE IMPRESE

 
   
  Prato, 16 maggio 2007 - E´ stato un anno record il 2006 per la crescita del numero delle imprese sul territorio provinciale: al 31 dicembre 2006 risultano infatti operanti 27. 791 imprese, il 2,8% in più dello scorso anno. Il 2005 si era chiuso con un poco brillante + 0,4% mentre nel 2004 si era registrato un + 2,3%. E´ questo quello che emerge dai dati sulla demografia delle imprese pratesi presentati questa mattina dalla Camera di commercio di Prato. "Un segnale importante, che va a confermare la vitalità del nostro territorio - commenta Luca Rinfreschi, Presidente della Camera di Commercio di Prato - Se è vero che il tessile continua a mandare segnali di difficoltà è anche vero che ci sono attività, in particolare quelle legate al turismo, che invece stanno riscuotendo un forte interesse soprattutto da parte dei giovani". Costruzioni e alberghi i ristoranti sono i settori che registrano maggiore crescita, oltre alle costruzioni che alla fine del 2006 registrano un incremento del 21%. A caduta, crescono anche le attività tessili legate alle confezioni. "L´imprenditoria cinese è alla base di questi cambiamenti, ma non possiamo dimenticare che questo fenomeno è anche dettato dall´esigenza del distretto di cambiare pelle di aprirsi al prodotto finito e alla moda", aggiunge Rinfreschi. Restano invece ancora delle difficoltà per il comparto artigiano: dopo la flessione piuttosto marcata registrata nel 2005 (-3%), il 2006 si chiude con un timido segno positivo dello 0. 1%. Ancora il difficoltà il manifatturiero tessile, con un - 2,2%, mentre le costruzioni e i servizi alla persone crescono. "Il grosso problema per il contoterzismo nel tessile è che i giovani non sono più interessati da questo settore - commenta Lido Lascialfari, Presidente della Commissione provinciale per l´artigianato - Questo rende difficile mantenere integra la filiera: stanno arrivando commesse da altri distretti italiani che non sono riusciti a mantenere sui propri territori l´intera catena produttiva. Dobbiamo scongiurare questo pericolo". .  
   
 

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