|
|
|
 |
  |
 |
|
Notiziario Marketpress di
Mercoledì 16 Maggio 2007 |
|
|
  |
|
|
KYOTO: NECESSARIE MODIFICHE AL PIANO ITALIANO CONCLUSA IERI LA VALUTAZIONE PER IL PERIODO 2008-2012
|
|
|
 |
|
|
Bruxelles, 16 maggio 2007 - La Commissione europea ha concluso in data odierna la valutazione del piano nazionale dell’Italia per l’assegnazione delle quote di emissione di biossido di carbonio (Co2) relative al periodo 2008-2012 del sistema Ue di scambio delle quote di emissione (Eu Ets). La Commissione ha accolto il piano nazionale dell’Italia a condizione che vi siano apportati cambiamenti, tra i quali la riduzione del quantitativo totale di quote di emissione proposto. L’assegnazione annua autorizzata di quote di emissione è pari a 195,8 milioni di tonnellate di Co2, il 6,3% in meno di quanto proposto dall’Italia. Il sistema di scambio delle quote di emissione garantisce una riduzione delle emissioni di gas serra prodotte dai settori energetico e industriale con costi ridotti al minimo per l’economia e aiuta quindi la Ue e i suoi Stati membri a rispettare gli impegni assunti nell’ambito del protocollo di Kyoto. Il commissario per l’ambiente Stavros Dimas ha dichiarato: “L’europa è impegnata con convinzione a conseguire gli obiettivi del protocollo di Kyoto e a fare del sistema di scambio delle quote di emissione uno strumento efficace per combattere il cambiamento climatico. La decisione odierna, come le precedenti, invia un forte segnale in questo senso. La Commissione sta valutando in modo coerente tutti i piani nazionali per garantire un trattamento equo degli Stati membri. Su queste basi abbiamo valutato il piano dell’Italia e applicheremo i medesimi criteri anche alla valutazione degli altri piani”. Valutazione dei piani nazionali di assegnazione Dopo le decisioni adottate dalla Commissione di novembre 2006, gennaio, febbraio, marzo, aprile e maggio 2007, quello italiano è il ventunesimo piano nazionale di assegnazione per il periodo 2008-2012 a essere valutato dalla Commissione. I piani nazionali di assegnazione fissano per ciascuno Stato membro il limite dei quantitativi totali di Co2 che possono essere emessi dagli impianti che rientrano nel sistema Ue di scambio delle quote di emissione (Eu Ets) e specificano il numero di quote di emissione di Co2 spettanti a ciascun impianto. La Commissione è responsabile della valutazione dei piani nazionali proposti dagli Stati membri sulla base di 12 criteri di assegnazione indicati nella direttiva sullo scambio di quote di emissioni. La Commissione può accettare un piano parzialmente o integralmente. I criteri di valutazione sono finalizzati a garantire, tra l’altro, che i piani siano coerenti a) con il rispetto da parte della Ue e degli Stati membri degli obiettivi del protocollo di Kyoto, b) con il livello reale delle emissioni accertate indicato dalla Commissione nelle relazioni annuali sullo stato di avanzamento e c) con le potenzialità tecnologiche di riduzione delle emissioni. Su questa base la Commissione chiede all’Italia di ridurre il limite proposto di 13,2 milioni di tonnellate di Co2 equivalente anno, portandolo così a 195,8 milioni di tonnellate. Altri criteri di valutazione riguardano aspetti quali la non discriminazione, la concorrenza all’interno della Ue e le norme sugli aiuti di Stato, oltreché aspetti tecnici. In questo senso la Commissione invita l’Italia a apportare altri cambiamenti al piano in relazione ai seguenti punti: - l’Italia dovrebbe fornire maggiori informazioni sul trattamento che riserverà ai nuovi soggetti che entreranno nel sistema di scambio delle quote di emissione; - l’Italia dovrebbe inserire nel piano gli impianti di combustione (ad esempio gli impianti di cracking), come fatto da tutti gli altri Stati membri. - è necessario eliminare diversi adeguamenti ex-post previsti; - il quantitativo massimo totale dei crediti di emissione concessi a titolo di progetti che rientrano nel protocollo di Kyoto, eseguiti in paesi terzi sulla base delle norme di detto protocollo e che gli operatori possono utilizzare per rispettare i propri impegni in materia di emissioni, non devono superare più del 15% circa del totale annuo. L’approvazione della Commissione dovrà considerarsi automatica una volta che l’Italia abbia apportato gli opportuni cambiamenti. . |
|
|
|
|
|
<<BACK |
|
|
|
|
|
|
|