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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 16 Maggio 2007 |
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LA CASA DEL NIBBIO PER NON AVER PAURA DEL FUTURO
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Perugia, 16 maggio 2007 – “Nella nostra nuova casa stiamo bene, siamo contenti e ringraziamo tutti per averci dato questa possibilità”. Susanna, Anna Maria, Maria Rita, Wilma e Roberta sono le persone con disabilità che da poche settimane vivono nella “Casa del Nibbio”, la comunità residenziale voluta dalla Comunità di Capodarco di Perugia e realizzata nel capoluogo umbro in una struttura concessa in comodato d’uso alla comunità dall’ Opera Pia Marzolini. Durante una visita informale dell’assessore regionale alle politiche sociali, Damiano Stufara, del sindaco di Perugia, Renato Locchi, dell’assessore comunale alle politiche sociali, Tiziana Capaldini, e di alcuni rappresentanti dell’Asl di Perugia, i neo padroni di casa hanno chiacchierato con gli ospiti e raccontato della loro nuova vita fuori dalla famiglia di origine. “L’iniziativa di oggi – ha detto la presidente della comunità di Capodarco di Perugia, Francesca Bondì – è la prima di una serie d’incontri che organizzeremo con rappresentanti istituzionali e la comunità per far conoscere meglio il progetto ‘Dopo di Noi’, finanziato attraverso un bando regionale per la realizzazione di interventi a favore di soggetti con handicap grave e privi dell´ assistenza dei familiari”. La Casa del Nibbio, che rientra tra gli obiettivi del progetto ideato dalla Comunità di Capodarco e dall’associazione “L’ottavo Giorno, accoglie sei persone che, per vari motivi, non potranno più vivere con le loro famiglie di origine, ma ospiterà anche soggetti che si trovano di fronte a situazioni di emergenza o che per varie necessità devono fare dei percorsi riabilitativi. Per loro la Comunità elaborerà un progetto finalizzato a promuoverne l´ autonomia. “Questa struttura - ha detto un rappresentante dell’associazione – è un primo passo importante per la realizzazione del progetto. I ragazzi con disabilità che ruotano attorno alla nostra associazione sono 45, di questi solo 5 sono stati accolti nella casa. Ci daremo da fare per far sì che questa struttura non resti l’unica perchè il sogno di ogni genitore che ha un figlio con handicap è quello di sapere che dopo, quando non ci saremo più, ci sarà qualcuno che se ne prenderà cura”. “Grazie per il lavoro che avete svolto con una passione che vi ha permesso di superare molte difficoltà – ha detto Stufara – Spesso, chi fa il nostro mestiere, rischia di perdere la percezione della realtà, invece questi momenti servono a ricordarci situazioni importanti”. Stufara ha aggiunto che in Umbria saranno attive cinque strutture di cui due sono entrate in funzione. “Dobbiamo farci carico dell’ansia dei genitori – ha concluso - e la volontà politica è quella di proseguire su questa strada anche nella revisione del Piano sociale e di quello sanitario”. Per il sindaco di Perugia, Renato Locchi, ”con la Casa del Nibbio si corona un sogno”. “Il Comune – ha sottolineato – ha condiviso una scelta che, oltre a far rivivere una parte bellissima della città, innalza il livello di civiltà dell’Umbria”. . |
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