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Notiziario Marketpress di Giovedì 17 Maggio 2007
 
   
  CONVENZIONE CON L’OSPEDALE DI FELTRE PER CURE PALLIATIVE “LA SANITA’ ENTRA NELLE CASE A FIANCO DEL MALATO”

 
   
  Trento, 17 maggio 2007 - L’assessore provinciale alle politiche per la salute, Remo Andreolli, ha presentato il 15 maggio a Tonadico, presso la sala Negrelli del Comprensorio, la convenzione con l’ospedale di Feltre che garantirà a tutti gli abitanti del Primiero la possibilità di rivolgersi alla struttura ospedaliera veneta e beneficiare sul territorio delle cure palliative previste per i malati terminali di cancro. “Il concetto di salute – ha ribadito ieri a Tonadico l’assessore provinciale alle politiche per la salute Remo Andreolli – è legato a fattori ambientali, sociali e culturali. Parlare di salute e assistenza sanitaria significa coinvolgere più soggetti e non solo di strutture ospedaliere. Grazie alla convenzione e al servizio sul territorio di cure palliative crediamo di aver dato una risposta ad esigenze reali da parte dei pazienti e delle loro famiglie”. I residenti del Primiero potranno accedere all’ospedale di Feltre per servizi sanitari e tra questi le cure palliative per malati terminali di cancro. Ieri sera, l’assessore provinciale alle politiche per la salute Remo Andreolli ha partecipato, con Claudio Buriani direttore del distretto sanitario Alta e Bassa Valsugana, Tesino e Primiero, ad una serata con la popolazione organizzata dal Comprensorio e in particolare da Luigi Zortea, assessore alla sanità e servizi sociali del Comprensorio di Primiero. Tradizionalmente gli assistiti del Primiero si rivolgono alle strutture sanitarie e all’ospedale di Feltre. Per questa ragione, la Provincia autonoma di Trento ha sottoscritto la convenzione con la Regione Veneto, anche in tema di cure palliative. "L’accordo è un primo passo in avanti – ha detto l´assessore alle politiche per la salute – per garantire ai trentini del Primiero l´opportunità di avvalersi di un´assistenza sanitaria molto qualificata e utilizzando strutture tradizionalmente più vicine, anche se al di fuori dei confini provinciali. Ma è anche il segno concreto che fra i due sistemi sanitari esiste un´identità di vedute e una collaborazione che si traducono per entrambi nell´impegno a migliorare le strutture, i servizi, la professionalità del personale del comparto sanitario”. L’assessore provinciale Andreolli ha insistito sulla necessità di garantire servizi territoriali a favore del benessere dei cittadini. “L’ospedale – ha aggiunto – non può fornire tute le risposte alle domande degli utenti. E’ per questo motivo che il servizio di cure palliative, che comprende anche degli interventi presso l’abitazione del malato e a favore della famiglia, va nella direzione che vuole l’integrazione tra strutture sanitarie e territorio, con più soggetti coinvolti”. In particolare, la convenzione tra Trentino e Regione Veneto, prevede l´erogazione da parte della Provincia autonoma di Trento la somma di 870mila euro all´anno per il triennio 2005-2007. "Una somma – ha ancora detto l´assessore – che aggiungendosi al pagamento delle singole prestazioni sanitarie, sempre regolarmente riconosciute ed onorate, compartecipa alle spese di carattere generale ed ai costi fissi per l´utilizzo delle strutture e servizi sanitari da parte dei cittadini titolari del Primiero". Serviranno non solo per le cure palliative ma anche a potenziare presso il poliambulatorio del distretto sanitario del Primiero, utilizzando anche personale proveniente dall´Ulss n. 2 di Feltre, le attività specialistiche ambulatoriali a maggiore domanda, tra le quali, in particolare, la chirurgia generale, la fisiatria, la ginecologia, la neurologia, l´oculistica, l´otorinolaringoiatria, l´ortopedia, la cardiologia, l´odontostomatologia, la ginecologia-ostetricia per il consultorio familiare, la diagnostica con ecografo. Gli altri capitoli previsti dalla convenzione riguardano le attività prevenzione e la possibilità per le Rsa del Primiero di vedersi erogate dalla Ulss n. 2 di Feltre quelle prestazioni specialistiche che saranno necessarie e via via richieste dalle stesse strutture di assistenza. Ma rientrano anche l´assistenza specialistica e riabilitativa ambulatoriale, compresa la diagnostica strumentale e l´emodialisi; il pronto soccorso presso il presidio sanitario della Ulss di Feltre; l´assistenza sanitaria e socio-sanitaria di supporto alle attività territoriali rivolte ai soggetti con dipendenza da sostanze e alcool, con prestazioni erogate dal Sert di Feltre. Di recente l’Ulss di Feltre ha realizzato un Hospice, ovvero un centro residenziale per le cure palliative. Il ricovero negli Hospice è destinato a quei malati che necessitano di assistenza palliativa e di supporto. “Il termine Hospice – ha spiegato ieri l’assistente sociale del Comprensorio, Ada Caserotto - indica una filosofia ed uno stile di cura, più che un luogo ben preciso, si basa infatti sul principio che la priorità va data alla qualità di vita residua del paziente, più che alla sua quantità, e per fare questo si preoccupa di integrare le cure mediche con supporti di tipo psicologico e spirituale che coinvolgano, se necessario, anche i familiari del malato”. Negli Hospice c’è la possibilità, per almeno un familiare, di restare vicino al parente ammalato anche durante la notte, e non vi è alcuna restrizione sulla possibilità di visita e d’assistenza continua. La finalità degli Hospice è quella di garantire condizioni di vita migliori possibili al malato terminale e supportare l’impegno della famiglia. Il servizio rientra nell’accordo sottoscritto per evitare l’accanimento terapeutico, assicurando, nello stesso tempo, le cure adatte alla situazione specifica. L’obbiettivo generale è quello di fornire un senso di sicurezza, serenità e dignità. L’hospice è quindi una struttura che consente l’integrazione dell’attività assistenziale con il mantenimento delle relazioni familiari in un ambiente protetto e orientato a garantire il maggior grado di benessere a quanti condividono tale percorso di sofferenza. L’assistenza è strutturata su un insieme di servizi: assistenza medica, infermieristica, psicologica, assistenza sociale anche con il supporto del volontariato, assistenza spirituale, oltre che assistenza al lutto. Le funzioni principali degli Hospice comprendono il ricovero temporaneo, se non sussistono le condizioni necessarie per rimanere a domicilio, ricovero temporaneo come supporto alle famiglie, attività assistenziale diurna, valutazione e monitoraggio delle terapie palliative per il controllo dei sintomi, punto di informazione e supporto per gli utenti, aggiornamento e formazione del personale. “Oltre alle cure palliative – ha concluso l’assessore Andreolli – la sanità trentina ha garantito al Primiero nuovi servizi nei consultori, nelle Rsa e sul territorio, perché riteniamo che anche le zone periferiche devono trovare un’assistenza sanitaria di qualità, in grado di interagire in maniera completa con il territorio”. . .  
   
 

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