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Notiziario Marketpress di Giovedì 17 Maggio 2007
 
   
  LARGA BANDA: GRANDE INTERESSE A BRUXELLES PER IL PROGETTO TRENTINO IN RETE – T.NET

 
   
   Trento, 16 maggio 2007 - Grande interesse a Bruxelles per il progetto Trentino in Rete – T. Net. , con la quale la Provincia autonoma di Trento conta di portare internet ad alta velocità in tutto il proprio territorio. T. Net. È stato infatti selezionato Trentino come uno dei 49 migliori progetti presenti alla conferenza “Bridging the Broadband Gap” ed è stato illustrato pubblicamente assieme ad altri 8 casi. Organizzato dalla Commissione europea, l’evento puntava a dimostrare come l’uso delle tecnologie che viaggiano su larga banda aiuti lo sviluppo di un territorio e in particolare delle aree rurali svantaggiate. Come è stato spiegato durante la conferenza, lo scopo di T. Net. È quello di dotare il territorio provinciale di una rete capillare e di alto livello, che fornisca a tutti uguale accesso alle opportunità offerte dalla società dell’informazione. La larga banda è infatti da tempo considerata fattore chiave per lo sviluppo del Trentino e per evitare l’ulteriore marginalizzazione di vaste aree di territorio già oggi isolate, soprattutto a causa della particolare morfologia della provincia. Si pensi ad esempio all’alta presenza di comuni di piccole dimensioni: solo in cinque casi la popolazione supera i 15 mila abitanti, mentre la metà dei 223 comuni trentini conta meno di mille censiti. Siamo poi in presenza di un ambiente tipicamente montano: quasi il 20% della provincia è al di sopra dei 2 mila metri di altitudine e questo rende meno appetibili gli investimenti privati nell’infrastrutturazione del territorio. Ne è una prova il fatto che oggi ben 150 comuni non sono ancora raggiunti da servizi xDls. Di qui la decisione dell’ente pubblico di intervenire direttamente nella realizzazione di una rete per internet ad alta velocità: “Investire nelle tecnologie è molto importante per modernizzare il Trentino – ha spiegato in un’intervista proiettata durante al conferenza il presidente della Provincia autonoma di Trento, Lorenzo Dellai - ma anche perché tutti i territori specie quelli più lontani possano sentirsi pienamente partecipi alle strategie di crescita e coesione della propria comunità”. Il progetto – che prevede un investimento di oltre 100 milioni di euro - è finanziato all’80 per cento dalla Provincia autonoma di Trento che ha definito anche il modello gestionale, orientato ad un coinvolgimento di alcune società partecipate alle quali sono stati affidati specifici ruoli. Si prevede di estendere la fibra ottica su tutto il territorio entro il 2010. Ma, data la necessità di dare già una risposta alle aree periferiche, sono state individuate alcune soluzioni immediate: ad esempio, l’utilizzo dell’infrastruttura messa a disposizione da Telecom attraverso un apposito accordo e la copertura dei comuni oggi non raggiunti dai servizi xDsl attraverso le tecnologie radio. Il progetto prevede la realizzazione di oltre 700 km di fibra per raggiungere tutti i principali ambiti vallivi con l’obiettivo duplice di garantire connettività a tutte le pubbliche amministrazioni locali ma anche di offrire l’opportunità di accedere ad internet a cittadini ed imprese. Accanto alla rete in fibra ottica, in Trentino si sta realizzando anche una rete wireless. Il suo completamento è previsto per la fine dell’estate: quest’ultima sarà una delle reti più estese in Europa, con i suoi 750 siti e oltre 1. 600 access points. Questa tecnologia (wireless significa senza fili) permette di trasportare i segnali attraverso l’aria più o meno nello stesso modo in cui sarebbero trasportati dal cavo telefonico. In questo modo è possibile collegare anche quei luoghi che in questo momento non sono serviti attraverso la rete fissa perché ciò non è economicamente vantaggioso a causa della morfologia del territorio (distanza dalle centrali). Ci sono varie modalità in cui è possibile trasmettere i segnali; per la rete wireless della Provincia di Trento sono utilizzate 3 tipologie: ponti radio in banda stretta per la rete di dorsale; ponti radio hiperlan per la rete di dorsale, per il collegamento della Pa e dell´utenza Business; hot spot wifi per la rete di accesso, quindi per l´utente privato, segnale che è immediatamente captabile da qualsiasi pc portatile di ultima generazione. Il progetto della larga banda ovviamente è un naturale terreno di ricerca e di sperimentazione per affinare le soluzioni che meglio rispondano alle necessità del territorio. Un esempio chiaro in tal senso e’ quello della tecnologia Wimax, che consente di sfruttare al meglio le frequenze radio per portare la larga banda nei comuni piu’ disagiati, specie in territorio montuoso. Create-net lo scorso anno ha effettuato la sperimentazione della tecnologia per conto del Ministero delle Comunicazioni e ci si attende di poter introdurre questo tipo apparati nella evoluzione della rete radio che si sta ora realizzando in Trentino. Discorso analogo riguarda la rete in fibra ottica che in futuro verrà utilizzata per la parte in eccedenza dal Dipartimento Informatica e Telecomunicazioni dell’Università’ di Trento e da Create_net per sperimentare sul territorio nuove tecnologie per la rete fissa e nuovi servizi a larga banda, che gli attori locali, aziende e pubblica amministrazione potranno sfruttare per dare migliori servizi ai propri clienti ed ai cittadini. In conclusione, dal progetto Trentino in rete ci si attendono precise ricadute socio-economiche: permettere a tutti i cittadini un accesso alla società dell’informazione, anche nelle aree più remote, significa incidere sulla mobilità, sul mantenimento delle aziende anche nelle aree periferiche. Insomma, uno sviluppo complessivo sia economico che sociale, che consentirà di contrastare quel rischio di isolamento che espone le zone più disagiate della provincia. Tra i benefici attesi vi è anche una ricaduta positiva sull’efficienza della Pubblica amministrazione, e questo ad esempio attraverso la migrazione di tutta l’infrastruttura di trasporto della voce verso il Voip, con l’integrazione voce-dati per ottimizzare l’utilizzo delle infrastrutture, ridurre i costi di gestione e consentire di realizzare nuovi servizi. I lavori sono in corso ma ci sono già dei vantaggi concreti sul fronte sanitario. Le prime tratte realizzate permettono infatti connessioni Gigabit tra gli ospedali capaci di offrire già oggi servizi di telemedicina che riducono gli spostamenti, velocizzano le prestazioni e ottimizzano gli investimenti sulle apparecchiature specialistiche. Sono però moltissime altre le applicazioni che sfruttano questa infrastruttura, ad esempio la possibilità di partecipare a distanza ad eventi come il Festival dell’Economia in programma a Trento a fine mese. .  
   
 

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