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Notiziario Marketpress di Giovedì 17 Maggio 2007
 
   
  CALZE ELASTICHE CURATIVE: UN TUTORE EFFICACE MA CON POCHE GARANZIE IN ITALIA PER IL PAZIENTE

 
   
  I benefici per la cura e la prevenzione delle affezioni venose in un’ampia casistica sono provati. Ma le calze devono rispondere a precisi standard internazionali di qualità, che nel nostro paese rispetta solo la Cizeta Medicali Le nuove calze terapeutiche - che curano vene varicose, prevengono trombosi ed embolie, aiutano sportivi e sedentari - oggi diventano anche confortevoli e esteticamente valide grazie alla ricerca su forme e materiali. I prodotti “che funzionano” sono però solo quelli che rispettano standard quantitativi e distributivi della compressione, oltre che di doppia estensibilità, definiti dalle certificazioni e dalle normative francesi e tedesche. Nel nostro Paese l’unica azienda che realizza tutori terapeutici in linea con questi requisiti è Cizeta Medicali. Si tratta di una struttura che ha contribuito alla stesura delle Linee Guida per l’applicazione delle calze elastiche curative ed alla ricerca di settore sviluppando i tutori su misura di nuova generazione. Riduzione del gonfiore alle gambe provocato dalle vene varicose, prevenzione di trombosi ed embolie dopo un intervento chirurgico, miglioramento dell’attività cardiaca e delle prestazioni di chi pratica sport, e riattivazione della circolazione dell’impiegato sedentario e dell’autista sempre seduto. Sono i principali effetti delle calze elastiche terapeutiche che emergono da numerosi studi scientifici, nazionali ed internazionali. Oggi, grazie alla ricerca sui materiali e sulle forme, questi tutori sono anche confortevoli, traspiranti ed esteticamente attraenti. Ma gli specialisti lanciano l’allarme: le calze effettivamente terapeutiche rispettano standard quantitativi e distributivi della compressione, oltre che di doppia estensibilità, definiti dalle certificazioni e dalle normative francesi e tedesche, che in Italia mancano del tutto. Se, da un lato, il Collegio Italiano di Flebologia ha redatto ed aggiornato le linee guida sull’applicazione delle calze terapeutiche, dall’altro il legislatore non ha definito i relativi standard produttivi, esponendo il cittadino al rischio di acquistare una calza che non ha nessuna efficacia curativa. Nel nostro Paese l’unica azienda che realizza tutori terapeutici in linea con questi requisiti è Cizeta Medicali. Si tratta di una struttura ad elevata specializzazione che ha contribuito alla stesura delle Linee Guida per l’applicazione delle calze elastiche curative elaborate dal Collegio Italiano di Flebologia. Ed alla ricerca di settore sviluppando i tutori su misura di nuova generazione. E’ quanto è emerso oggi a Milano, in occasione di uno degli appuntamenti di Aspettando Milanocheckup, il ciclo di eventi preparatori a Milanocheckup, la nuova rassegna internazionale dedicata alla medicina e rivolta alle imprese, agli operatori professionali e alla comunità medico-scientifica e sanitaria, in programma dal 6 al 9 giugno 2007 a fieramilano, Rho. L’efficacia terapeutica Recenti studi hanno dimostrato notevoli benefici per l’80% dei pazienti dopo 2 mesi di utilizzo di calze terapeutiche. Questi tutori, quindi, affiancate a terapie farmacologiche adeguate, rappresentano un valido strumento per curare i 25 milioni gli italiani che soffrono di insufficienza venosa cronica, di cui 16 milioni di donne e 6 di uomini che lamentano problemi di varici. Più colpito il gentil sesso, quindi, specie a seguito del parto, gli anziani oltre i 60 anni. Risultano importanti, nell’incidenza dei disturbi, il carattere ereditario così come l’obesità. Il ricorso alle calze elastiche, inoltre, contribuisce a prevenire trombosi, embolie e linfedemi, in particolare dopo un intervento chirurgico, ma anche a migliorare l’attività cardiaca e la capacità di sforzo, quindi le prestazioni, di alcuni sportivi, in particolare dei tennisti e dei ciclisti. Più in generale, infine, queste calze garantiscono una riattivazione della circolazione a chi conduce una vita sedentaria, come gli impiegati, oppure a chi è costretto per lavoro a rimanere molte ore seduto, come gli autisti. Le carenze normative in Italia e l’eccellenza Cizeta Nel campo delle calze elastiche, almeno in Italia, c’è molta disinformazione da parte dei pazienti, che spesso ignorano i benefici che possono trarre dall’uso di questi speciali tutori. L’assenza di una normativa nazionale non permette di accertare la qualità del prodotto e impedisce il relativo rimborso della calza elastica da parte del Servizio Sanitario Nazionale, come avviene invece in Francia e Germania, dove esistono certificazioni e norme precise. .  
   
 

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