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Notiziario Marketpress di
Lunedì 21 Maggio 2007 |
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LODI:DI NUOVO IN CRESCITA GLI INVESTIMENTI ESTERI NELLA PROVINCIA
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Lodi, 21 maggio 2007 - Lo scenario economico nel quale, fino a qualche anno fa, le piccole e medie imprese lodigiane si trovavano ad operare ha subito una rapida evoluzione. Le modifiche del mercato hanno fatto perdere parte la sua veste locale per indossare quella più attuale di mercato globale. Le strategie di globalizzazione delle imprese hanno pertanto ripreso a guardare lontano. Uno degli strumenti dell’attuale processo di globalizzazione, è sicuramente rappresentato dai flussi di capitali che transitano tra un paese e l’altro, noti anche come Investimenti Diretti Esteri. Questi nascono, infatti, a seguito della liberalizzazione dei flussi internazionali di capitali e dell’esplosione dell’innovazione finanziaria per sfruttare i differenziali di prezzo tra i diversi strumenti di cui la stessa si serve (derivati su valute e tassi, futures, swaps). Rientrano nella categoria di investimenti di tipo diretto, in quanto fanno ricorso a mezzi disponibili all’interno di impresa, ad aumenti di capitale tramite emissione di nuove azioni o di un prestito obbligazionario. Gli Ide realizzano pertanto un interesse durevole tra un’impresa residente in una data economia nazionale ed una facente parte di un’altra economia e possono comprendere l’acquisto di quote di proprietà di un’impresa da parte di un investitore estero (Equity Capital); quote di profitti non distribuiti come dividendi alle affiliate o profitti non rimessi all’investitore, ma reinvestiti (Reinvested earnings); infine, prestiti a breve o lungo termine tra investitori ed imprese affiliate (Intra company loans). Essi sono articolati sia tra flussi in entrata (In – Infow) e in uscita (Out –Outflow). Con riferimento all’area lodigiana, il dato aggregato degli Ide ha subito un andamento irregolare nel periodo 2000-2005. Il totale degli Investimenti Diretti Esteri, infatti, è stato protagonista di un considerevole incremento dal 2000 al 2002, in cui gli stessi ammontavano complessivamente a 196. 327 milioni di euro, per decrescere nel corso del successivo biennio e riposizionarsi, nel 2005 sui 137. 451 milioni di euro, secondo picco nel periodo considerato. Disaggregando il dato tra investimenti verso l’estero (da parte di aziende locali) e verso il territorio (per opera di realtà straniere), si nota, che fino al 2002, si è verificata una progressiva crescita del flusso di investimenti della prima tipologia. In particolare, questi hanno toccato il picco di 178. 294 migliaia di euro, per poi crollare a 5. 967 nel 2003 ed a 6. 022 nell’anno successivo, e risalire, con un recupero assai parziale, a 25. 482 nel 2005. Dinamica opposta è stata, invece, seguita, dagli investimenti diretti verso il territorio da parte di aziende straniere, che, a seguito di un andamento altalenante, nel 2005 si attestano su 110. 969 milioni di euro. Analizzando tale aspetto in termini relativi, in provincia di Lodi il maggior peso degli investimenti dall’estero (80,73%) è in linea con il dato regionale (81,97%), contrariamente a quanto accaduto ad inizio periodo, in cui prevalevano nettamente gli investimenti del territorio verso l’estero (92,44%). Solamente nelle province di Varese (68,24%), Como (73,51%), Sondrio (51,84%) e Mantova (66,53%) risulta, per l’anno considerato, maggiore la quota di investimenti riferiti ad aziende locali che investono sul territorio estero. Dall’osservazione delle variazioni percentuali si nota una consistente crescita degli Ide a livello aggregato sia con riferimento all’anno 2004-2005 (+761,01%), in cui Lodi è protagonista della performance migliore, sia nell’arco 2000-2005 (+111,30%). In particolare, gli investimenti esteri aumentano, nell’ultimo periodo considerato di oltre il 1000%, contro un incremento pari al +2156,38% del periodo precedente, mentre la quota di investimenti italiani aumenta del 339,75%, a fronte di un calo del 55,96% tra il 2000 ed il 2005. Rispetto al dato regionale, la provincia di Lodi incide, nell’ultimo periodo considerato, per lo 0,28%, in netto miglioramento rispetto al 2000, in cui l’incidenza totale si attestava sullo 0,13%, con maggiore peso dei flussi di Ide italiani (0,54%), rispetto al flusso di capitali stranieri (0,04%), in contrazione rispetto al dato del 2000 (0,13%). . . |
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