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Notiziario Marketpress di
Lunedì 21 Maggio 2007 |
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ALCUNI ESPERTI SOSTENGONO CHE LA CHIAVE PER SALVAGUARDARE LA BIODIVERSITÀ È LA RICERCA INTERDISCIPLINARE
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Bruxelles, 21 maggio 2007 - Secondo tre nuove raccomandazioni della Piattaforma europea per la strategia di ricerca sulla biodiversità (Epbrs - European Platform for Biodiversity Research Strategy), la ricerca interdisciplinare coordinata a livello europeo rappresenta la chiave di volta per il raggiungimento dell´obiettivo Ue di arrestare la perdita di biodiversità entro il 2010. In occasione di una recente riunione tenutasi a Lipsia sotto l´egida della Presidenza tedesca dell´Ue, gli esperti hanno presentato tre serie di raccomandazioni sull´uso sostenibile della biodiversità, ossia la biodiversità nelle aree rurali, la biodiversità e i servizi ecosistemici: quadro di valutazione dell´ecosistema del millennio in una prospettiva europea e la ricerca europea sulla biodiversità e le prospettive globali. Il tema ricorrente dei tre documenti è la necessità di comprendere meglio la situazione attuale e le tendenze della biodiversità, sviluppando, ad esempio, metodi standardizzati di monitoraggio e indicatori e creando banche dati interoperabili e accessibili a livello globale. Sono inoltre necessarie maggiori ricerche sulle cause della perdita di biodiversità. «I cambiamenti nell´utilizzo dei terreni e delle risorse idriche nelle zone rurali [. ] sono stati e sono tuttora la principale causa di perdita della biodiversità in Europa», scrivono gli esperti, i quali in quest´ottica chiedono l´esecuzione di studi sul potenziale impatto dei programmi agro-ambientali sulla biodiversità. Essi invitano inoltre a condurre ricerche sull´interazione dei cambiamenti nell´utilizzo dei terreni e delle risorse idriche con gli effetti del cambiamento climatico e le strategie di adattamento, al fine di sviluppare opzioni ed azioni politiche volte a preservare la biodiversità. A livello globale, le priorità di ricerca identificate comprendono l´esigenza di valutare gli effetti delle politiche europee, dei modelli di produzione e di consumo europei, dei trasporti, del commercio e del turismo sulla biodiversità e sui servizi ecosistemici in altre parti del mondo. Gli esperti denunciano inoltre «l´urgenza di creare e mantenere capacità di comunicazione e di ricerca nonché infrastrutture nei paesi in via di sviluppo». Nelle raccomandazioni riguardanti la biodiversità e i servizi ecosistemici, gli esperti sottolineano la necessità di comprendere meglio come la biodiversità contribuisca ai servizi ecosistemici, quali i cicli dei nutrienti, l´acqua dolce, la regolazione del clima e l´alimentazione, nonché ai servizi ecosistemici culturali quali l´istruzione e il tempo libero. È necessario lavorare anche al miglioramento delle metodologie utilizzate per valutare la biodiversità e i servizi ecosistemici e delle strategie per la gestione e la salvaguardia della biodiversità. La piattaforma europea Epbrs riunisce scienziati e responsabili politici per «garantire che la ricerca contribuisca ad arrestare la perdita di biodiversità entro il 2010». Le sue riunioni si tengono due volte l´anno sotto l´egida delle presidenze Ue. La prossima riunione avrà luogo a novembre in Portogallo. Per ulteriori informazioni visitare: http://www. Epbrs. Org/ . |
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