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Notiziario Marketpress di Lunedì 21 Maggio 2007
 
   
  FORMIGONI: PRONTO SOCCORSO NEL PRIVATO ACCREDITATO IL PRESIDENTE ALL´ASSEMBLEA AIOP: INCREMENTARE LA COLLABORAZIONE I CARDINI DELLA SANITA´:CENTRALITA´ PERSONA E LIBERTA´ DI SCELTA

 
   
  Milano, 21 maggio 2007 - Rafforzare ulteriormente la già proficua alleanza pubblico-privato in settori strategici per la sanità lombarda: la ricerca e l´innovazione (dove il ruolo delle istituzioni deve essere quello di focalizzare le necessità), la qualità (in cui la creazione di network regionali e di benchmark richiede sempre di più il coinvolgimento di professionalità elevate) e il risk management. Ma anche nei settori più complessi e meno produttivi, come quelli dell´area emergenza-urgenza e del pronto soccorso, è necessario lavorare sempre più e sempre meglio insieme per rispondere in modo più efficiente ed efficace ai bisogni dei cittadini. Questo l´invito che il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, ha rivolto il 18 maggio all´Aiop (Associazione Italiana Ospedalità Privata) durante i lavori del 42^ congresso nazionale e a poche settimane dal decimo anniversario della legge regionale 31/97 che ha profondamente riformato la sanità in Lombardia (una targa è stata consegnata a Formigoni come riconoscimento alla validità di questa legge). "Abbiamo chiesto alle strutture private, e molte lo hanno già fatto - ha detto Formigoni - di dotare i propri ospedali di pronto soccorso, reparti complessi che esigono un grande impegno e grandi finanziamenti. Questo è il servizio di emergenza urgenza cui i privati possono rispondere e con cui possono collaborare" fermo restando che "il 118 - è, e rimarrà, un servizio a controllo intermante regionale, anche se potrà essere possibile recepire contributi ad esempio di qualche fondazione bancaria". In quest´ottica però il presidente Formigoni ha ribadito che è assolutamente necessario che le Regioni dispongano di piena autonomia organizzativa e finanziaria per garantire la qualità nella cura dei malati, nell´edilizia sanitaria, nell´innovazione e nella ricerca. E questa è la strada che Regione Lombardia ha iniziato a percorrere proprio con la grande riforma del luglio ´97, tramite l´approvazione di una legge basata sulla reale applicazione del principio di sussidiarietà e fortemente radicata sulla centralità del cittadino e sulla libertà di scelta. Questo percorso ha portato alla creazione di un sistema equilibrato, dove la presenza del privato si colloca al 7^ posto (dopo Calabria, Campania, Lazio, Abruzzo, Emilia Romagna e Sicilia) mantenendosi allineato alla media nazionale (intorno al 22%). Dove la differenza non è dunque data da una indiscriminata apertura al privato , ma data dall´altissimo livello di qualità e di integrazione dello stesso privato all´interno di tutta la rete regionale. La Lombardia è anche la Regione che vanta il più alto indice di attrattività di pazienti dal resto d´Italia (circa il 20% della mobilità sanitaria nazionale) e il più basso indice di fuga. Gli standard qualitativi sono i migliori d´Italia, grazie anche ai 3,5 miliardi di euro investiti nell´ultimo decennio in progetti di edilizia sanitaria e che hanno cambiato radicalmente l´immagine dei nostri ospedali, ristrutturando o ampliando dove è possibile e costruendo ex novo in molti altri casi. Il sistema lombardo non si è mai fermato,migliorando quotidianamente soprattutto grazie al ruolo che hanno via via acquisito ricerca e innovazione e grazie ai quali oggi la nostra Regione può contare su 56 dipartimenti universitari delle facoltà di medicina, 17 Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (Irrcs) - pari al 42% del totale nazionale - 47 istituti e 32 centri di ricerca. E ancora, sul nostro territorio sono attive, rispetto al totale nazionale, il 54% delle organizzazioni, il 50% delle imprese e il 70% degli operatori che a vario titolo si occupano di biotecnologie, e più del 60% degli insediamenti farmaceutici produttivi. "Proprio in virtù di questi primati - ha aggiunto Formigoni - stiamo promuovendo un´alleanza di sistema con la rete territoriale dei centri di ricerca, pubblici e privati, per consentire lo sviluppo di potenzialità tali da proiettarci accanto a capitali della salute come Lione o Washington (Bethesda) e da porci all´avanguardia nella ricerca in campo biomedico e biotecnologico". In questa direzione valgano come esempi la nuova prestigiosa struttura del Cerba, la Cittadella della Salute (che riunirà Besta, Istituto Nazionale dei Tumori e Sacco) e il Centro di Nanomedicina. "Ancora di più potremo fare - ha concluso Formigoni - con la piena applicazione del federalismo fiscale - un passo importante e che finalmente farà giustizia. I finanziamenti pro capite per la nostra Regione sono sempre stati nettamente inferiori alla media nazionale (per il 2007 1583 ? contro i 1624 ? della media italiana) e ben al disotto di quanto attribuito ad altre regioni (in Emilia Romagna 1. 655 e Toscana 1. 664). Su questo si gioca il futuro della sanità nel nostro Paese". .  
   
 

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