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Notiziario Marketpress di Mercoledì 23 Maggio 2007
 
   
  AGENDA 2000, IN ITALIA UN EURO SU TRE A PROGETTI GIÀ FINANZIATI OGGI PRESENTAZIONE DEL RAPPORTO ANNUALE DEL DPS

 
   
  Bruxelles, 23 maggio 2007 - Oltre un terzo della spesa realizzata in Italia per Agenda 2000 era in realtà già finanziata in via ordinaria. E´ quanto si ricava dal Rapporto annuale 2006 del Dipartimento politiche di sviluppo (Dps), l´analisi più approfondita fatta dal governo italiano sulle politiche di sviluppo territoriale, sia nazionale sia comunitario. Il Rapporto sarà presentato ufficialmente a Roma oggi nel corso del Forum della Pubblica amministrazione ma qui se ne anticipano alcuni aspetti salienti per i lettori del sito. Secondo l´analisi del Dps, l´Italia ha conseguito una delle performaces di spesa dei fondi comunitari migliori in Europa con percentuali di disimpegno automatico molto ridotte (0,026%), inferiori a quelle di tutti gli altri grandi paesi. Tuttavia un conto è certificare la spesa, un altro è realizzare le opere programmate. In Italia (anche se il caso non è isolato nell´Unione europea) si è fatto un massiccio ricorso ai cosiddetti progetti sponda, ovvero progetti coerenti con la programmazione iniziale, ma che avevano ricevuto un altro finanziamento e che soltanto in fase di rendicontazione sono stati inseriti tra le opere realizzate grazie ad Agenda 2000. “Il raggiungimento degli obiettivi di spesa sui programmi dei fondi strutturali - si legge nel Rapporto - è stato però conseguito, per una quota pari a oltre un terzo (circa il 37% nel caso del Quadro comunitario di sostegno Obiettivo 1) grazie alla considerazione di progetti che avevano già una copertura finanziaria su altre risorse nazionali. In particolare - prosegue l´analisi - ciò è avvenuto nel caso degli interventi in infrastrutture, per i quali le politiche aggiuntive avrebbero invece soprattutto la missione di accelerare le realizzazioni della politica ordinaria: per gli interventi nel settore dei trasporti, dove i progetti già coperti da altre fonti di finanziamento hanno rappresentato circa il 78% della spesa; per il settore idrico, dove hanno superato il 60 per cento e per i settori rifiuti, ambiente e turismo per circa il 40%”. Secondo gli analisti del ministero dello Sviluppo economico “ciò rappresenta un segnale di difficoltà generale da parte di tutte le amministrazioni a produrre idee progettuali e realizzarle nei tempi prestabiliti”. I progetti coerenti, una volta finanziati - anzi rifinanziati - dall´Unione europea creano un flusso di risorse disponibili per gli enti locali e nazionali italiani, con il solo impegno di utilizzazione entro il 31 dicembre 2008. In realtà tale impegno è quasi solo formale e l´Unione europea non ha secondo i tecnici alcun reale strumento per sanzionare eventuali inadempienze. Si farà ogni 31 ottobre un monitoraggio delle cosiddette “risorse liberate”, che consiste in una raccolta da parte proprio del Dps delle Relazioni informative annuali messe a punto dalle Adg, sigla che sta per Autorità di gestione del programma. Interventi che non appaiono proporzionati a una massa di denaro pari a un terzo del totale. Una ragione di più per rendere stringenti i controlli sulla qualità della spesa per la programmazione che si è appena avviata, quella del 2007-2013. .  
   
 

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