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Notiziario Marketpress di Lunedì 28 Maggio 2007
 
   
  INAUGURAZIONE DI SPINAL, LABORATORIO ALL’AVANGUARDIA PER LO STUDIO DELLE LESIONI DEL MIDOLLO SPINALE RICERCA SCIENTIFICA E PRATICA CLINICA IN CORSIA

 
   
   Udine, 28 maggio 2007 - L´inaugurazione il 25 maggio, all´Istituto di Medicina Fisica e Riabilitazione "Gervasutta" di Udine, alla presenza del presidente del Consiglio regionale Alessandro Tesini e dell´assessore alla salute Ezio Beltrame, del laboratorio Spinal - Spinal People Injury Neurorehabilitation Applied Lboratory - per lo studio funzionale ed il ripristino del movimento nelle persone mielolese, è il frutto della collaborazione tra due realtà - Gervasutta, appunto, e Sissa di Trieste, con storie e caratteristiche diverse, uno nell´organizzazione sanitaria, l´altro in quella universitaria - che ha portato direttamente in ospedale la ricerca scientifica di base sulle mielolesioni, aprendo prospettive nuove di speranza per chi è costretto sulla sedie a rotelle in seguito a una lesione del midollo spinale. Una scommessa vinta, ha detto Tesini ricordando quando venne lanciata nel settembre del 2005 l´iniziativa, con la consapevolezza che c´erano le condizioni per farcela: "A meno di due anni il risultato c´è stato, ed è grande, come succede quando tutti fanno, e bene, la propria parte, nel dialogo e nella relazione, mettendo in rete mezzi e capacità, aprendosi anche ai soggetti privati". Confermati il sostegno dell´ammisnistrazione regionale e l´importanza che ricerca e didattica procedano di pari passo con l´assistenza, Tesini ha poi sottolineato che, accanto alla competenza medica e scientifica, un terzo punto di forza è la collaborazione con le associazioni dei tetra-paraplegici e dei disabili. "Quando le persone in difficoltà sono attive sono degli interlocutori straordinari e preziosi nel fornire indicazioni e suggerimenti e nel sollecitare attenzione - ha detto il presidente del Consiglio regionale ricordando il ruolo delle associazioni, segno del rapporto che deve intercorrere tra istituzioni e società". Ricerca, cura, politica e cittadini sono dunque i protagonisti di un progetto così, che le associazioni, è stato sottolineato, hanno sempre condiviso e sostenuto e che - è stato inoltre evidenziato - costituisce una grande opportunità poiché il Friuli Venezia Giulia è l´unica regione in cui sono regolarizzati i rapporti tra sistema sanitario, università e istituti di carattere scientifico e questo è importante anche per il futuro del Gervasutta, istituto di riferimento regionale. In Italia, secondo dati del ministero della Salute, vivono circa 70. 000 persone con disabilità da lesione midollare traumatica e non traumatica e l´incidenza è di circa 50 nuovi casi ogni anno per milione di abitanti. L´ età media dei pazienti è di 33,4 anni e le lesioni traumatiche nel 53% dei casi sono dovute a incidenti stradali. Questo laboratorio integrato, unico in Italia, mentre è già operativo con successo presso importanti centri universitari europei quali Zurigo, Vienna e Lovanio, offre la possibilità di trasferire la ricerca scientifica avanzata sulle mielolesioni, in atto presso la Sissa di Trieste, e partner nel progetto, nell´operatività clinica e sociale dell´Istituto di Medicina Fisica e Riabilitazione di Udine portando avanti gli studi sui meccanismi che fanno funzionare le reti locomotorie in presenza di lesioni al midollo spinale, con l´obiettivo di individuare terapie utili a contenere il danno e a sviluppare le funzioni residue. Oltre ad importanti ricadute dal punto di vista della ricerca sperimentale di base e della ricerca clinica applicata, nonché allo sviluppo di una rete integrata con imprese ad alto contenuto tecnologico, il nuovo laboratorio Spinal contribuirà alla formazione di personale altamente qualificato implementando strette collaborazioni con l´Università degli Studi di Udine e Trieste, con l´Università di Zurigo (Balgrist University Hospital), il Brain Research Institute di Vienna e l´ Istituto Nazionale Sloveno di Riabilitazione di Ljubljana. Un gruppo di neurobiologi della Scuola Superiore di Studi Avanzati di Trieste si è trasferito all’Istituto Gervasutta di Udine: così, per la prima volta in Italia, la ricerca si trova gomito a gomito con la clinica, gli scienziati con medici e degenti, il laboratorio con le stanze del reparto. «Due anni fa – spiega Andrea Nistri, leader del gruppo di ricerca Sissa dedicato al midollo spinale - ci eravamo proposti di realizzare un nuovo laboratorio a carattere sperimentale e clinico per lo studio funzionale e il ripristino del movimento nelle persone con lesione midollare. A meno di due anni di distanza siamo lieti di festeggiare l’inaugurazione del laboratorio che ospiterà le attività di Spinal». Traguardo raggiunto grazie al sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e alla stretta collaborazione tra l’Associazione Tetra-paraplegici, la Scuola Internazionale di Studi Superiori Avanzati e l’Istituto di Medicina Fisica e Riabilitazione “Gervasutta” di Udine dell’A. S. S. N. 4 Medio Friuli. «Progettare e realizzare: lavorando insieme si può» commenta infatti il neurobiologo Nistri. «La forza del progetto Spinal - continua - risiede nello scambio diretto di competenze tra scienziati e medici. Alcune attività sperimentali di laboratorio di grande valore, infatti, possono mancare dell’esperienza maturata nel rapporto clinico coi pazienti. D’altra parte alcune ricerche cliniche svolte esclusivamente sui pazienti possono essere prive delle conoscenze di base che provengono dalle più recenti evoluzioni scientifiche». Questo progetto ha ampie implicazioni di carattere socio-sanitario. Infatti, i soggetti mielolesi, cioè affetti da lesione del midollo, sono circa 2,5 milioni in tutto il mondo. Secondo i dati del Ministero della Salute, nel nostro paese la stima si aggira attorno ai 60 e 70 mila casi e si registrano circa 50 nuovi casi per milione di abitanti ogni anno. Spinal punterà alla comprensione dei meccanismi di danno secondario che insorge nell’arco di ore, giorni e perfino settimane dopo la lesione, fenomeno che amplia notevolmente il danno neurologico oltre le zone inizialmente colpite. L’obiettivo principale è la messa a punto di interventi che limitino l’estensione successiva della lesione. A questo scopo verranno utilizzati modelli sperimentali di midollo spinale ottenuti da piccoli roditori: da un punto di vista sperimentale questipo di studi di laboratorio è considerato fra i più promettenti a livello internazionale. A tal fine si impiegheranno preparazioni di midollo spinale in vitro a cui verranno applicate lesioni sperimentali per studiare l’evoluzione dinamica della lesione spinale e l’identificazione dei tipi di cellule principalmente colpite da questo processo. Il nuovo laboratorio utilizzerà prevalentemente metodiche di elettrofisiologia per misurare l’attività elettrica delle reti nervose spinali responsabili per il cammino, prima e dopo la lesione sperimentale. Inoltre verranno studiati da un punto di vista elettrofisiologico gli effetti dei protocolli di stimolazione sensoriale impiegati per la neuroriabilitazione clinica dei soggetti mielolesi. .  
   
 

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