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Notiziario Marketpress di Giovedì 31 Maggio 2007
 
   
  CONCLUSE A LIGNANO (UD) LE ASSISE GENERALI DI CONFINDUSTRIA ALBERGHI IL RILANCIO DEL TURISMO ITALIANO PASSA ATTRAVERSO LA COMUNICAZIONE

 
   
   Si sono concluse il 26 maggio mattina al Centro Congressi Kursaal di Lignano, con l´Assemblea Pubblica, le Assise Generali di Confindustria Alberghi dal titolo "Comunicare la qualità per competere". La due giorni lignanese è stata organizzata dalle quattro Associazioni provinciali della Confindustria del Friuli Venezia Giulia. A fare gli onori di casa è stato Adalberto Valduga, Presidente di Confindustria Friuli Venezia Giulia, che ha avuto parole di plauso per l´azione della Regione nel rilancio del turismo del Friuli Venezia Giulia. "Da questa Regione - ha aggiunto Valduga - mandiamo un segnale in controtendenza, un segnale di fiducia: il Friuli Venezia Giulia dimostra come l´intervento pubblico, quando fatto con chiarezza e decisione, sia in grado di aiutare lo sviluppo del territorio". "Noi crediamo nel turismo e stiamo investendo molto, tra l´altro, nelle infrastrutture, negli impianti sciistici (250milioni di euro in 5 anni), nella Fondazione Aquileia e nella promozione del territorio - ha ribadito Riccardo Illy, Presidente della Giunta della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia -, anche perché la nostra Regione può essere, per la sua posizione geografica, la prima ad intercettare i nuovi flussi turistici provenienti dall´Est Europa. A fronte di questo impegno della Regione ci aspettiamo un coinvolgimento maggiore da aperto degli imprenditori privati auspicando l´arrivo di nuovi investitori, ad esempio per quanto riguarda il progetto di collegamento tra Pontebba e Pramollo". Sono poi state presentate due relazioni. Nella prima, Claudio Visentin, della Università della Svizzera italiana, si è soffermato sul tema: "L’italia Giudicata. Luci e Ombre del Sistema Turistico Alberghiero Italiano". Nel rapporto del World Economic Forum (che giudica l´attrattività turistica delle nazioni), l´Italia, pur avendo il più alto numero di siti protetti dall´Unesco, occupa un penalizzante 33° posto su 124 Paesi. Punti di forza, secondo lo studio, sono le risorse culturali e naturali, salute pubblica, l´igiene e le strutture alberghiere; punti di debolezza sono, invece, tra gli altri, le burocrazia che frena gli investimenti ed i trasporti di terra. Inoltre il Governo sembra non dare priorità al settore del turismo. Nella seconda relazione, Giorgio Del Mare, di A. D. Methodos Spa, ha parlato de "Il Mondo degli Alberghi e le Nuove Sfide della Comunicazione". L´offerta alberghiera italiana con i suoi 170mila addetti è imponente. "Con il 18% delle camere disponibili in Europa, siamo primi nel Vecchio Continente e quarti al mondo (dopo Usa, Giappone e Cina); eppure - ha evidenziato Del Mare - questa ´grandezza´ è poco conosciuta e non correttamente percepita. Il settore alberghiero non fa più notizia". E´ seguita, moderata dal giornalista Giuseppe Cordioli, la tavola rotonda sul tema: "Comunicare la qualità per competere" con la partecipazione di Josep Ejarque, direttore generale “Turismo Fvg” ("Il cliente oggi non paga la qualità, la dà per scontata. Il cliente guarda invece se l´albergo risponde ai suoi criteri, ad esempio se ha spazi per bambini o una buona offerta enogastronomica"), Andrea Giannetti, presidente di Assotravel e vice presidente di Federturismo ("Le nostre strutture alberghiere sono le migliori d´Europa, ma se il messaggio non passa…"); Enrico Cusinato, della Divisione Certification Rina Spa ("Dobbiamo decidere assieme se e come si vuol fare la certificazione per gli alberghi"); Vincenzo Colombo, delegato Enit ("Non siamo in fase di declino, dobbiamo solo fare maggiore attenzione alla comunicazione"), Sabrina Talarico, Vice Presidente Gruppo Italiano Stampa Turistica ("Non comunicare equivale a non esistere. Purtroppo attualmente la comunicazione tra alberghi e media è scadente. E´ un problema di cultura, ma anche di budget"), Fabrizio Giulio, di Expedia Italia - responsabile settore Alberghiero ("L´elemento più importante preso in considerazione dei clienti non è il prezzo degli alberghi, ma l´opinion survey di altri clienti che appaiono su internet") e Daniel John Winteler, presidente e Ad di Alpitour ("Il vantaggio competitivo che ci derivava dal fatto di avere le coste e la città più belle si è ormai dissolto. Il vantaggio competitivo va oggi ricostruito partendo da un patrimonio alberghiero che va capitalizzato. Ma per far questo occorre fare squadra mettendo insieme tutte le componenti del turismo"). Dopo la tavola rotonda ha preso la parola Enrico Bertossi, assessore alle Attività Produttive del Friuli Venezia Giulia: "Senza fare polemica, non credo - ha detto Bertossi - che il turismo sia arrivato in Italia negli ultimi 50 anni per le politiche di promozione dell´Enit, ma per le bellezze storiche e artistiche del nostro Paese. Oggi, però, gli scenari sono cambiati. La parola d´ordine è ´competere´: occorre ritrovare dinamismo imprenditoriale ed aggressività commerciale, crescere nel rapporto prezzo/qualità, studiare le esigenze del mercato ed investire nelle infrastrutture turistiche". Dal canto suo, Domenico Lupo, presidente di Confindustria Alberghi, ha ammonito: "Oggi si deve voltare pagina puntando anche sulla nuova Federturismo per una comunicazione integrata e sinergica con quelle categorie con cui già collaboriamo". Lupo ha lanciato poi un segnale di ottimismo: "Dobbiamo comunicare che siamo bravi e che gli alberghi hanno investito tanto in sicurezza, in igiene degli alimenti, in qualità e nella prevenzione incendi". Lupo ha infine consegnato al vice-presidente di Confindustria nonché presidente nazionale Piccola Industria di Confindustria Giuseppe Morandini il primo prototipo di targa che Confindustria Alberghi ha pensato per identificare tutti gli alberghi associati: "Esporre questa targa fuori dal proprio hotel è un brand sinonimo di qualità". Le conclusioni sono state tratte dallo stesso Giuseppe Morandini, che ha rivolto un ´sincero grazie´ agli albergatori "per aver saputo mantenere in questi anni lo stile italiano, fatto di qualità consolidata nel tempo". A tale riguardo, Morandini ha chiesto alla politica "di non dimenticare mai le piccole imprese, tanto meno quelle del settore alberghiero. Non devono essere abbandonate al loro destino, perché sono imprese vincenti che hanno capito che la competitività si gioca sulla qualità, sull´innovazione e sulla soddisfazione del cliente finale". Morandini ha lanciato un invito: "Mettiamoci insieme perché solo se faremo massa critica noi conteremo qualcosa. Se condividiamo questo principio dobbiamo impegnarci sin da domani mattina. Le proposte ce le abbiamo, ma sono i numeri che possono influenzare la politica". "Quello che tutti noi chiediamo - ha concluso il vice-presidente di Confindustria - è di poter competere alla pari con i nostri competitors storici, ma in tema di fiscalità come si può competere con Francia, Spagna e Germania se le nostre aziende pagano il doppio delle aliquote?". Alle Assise Generali era presente tra gli altri anche il presidente di Federlegno, Roberto Snaidero. .  
   
 

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