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Notiziario Marketpress di Lunedì 28 Maggio 2007
 
   
  VARO OPERATIVO DELLA RETE EUROPEA DI PATTUGLIE DI FRONTIERA: UN NUOVO DISPOSITIVO PER CONTROLLI PIÙ SERRATI E UNA GESTIONE RAFFORZATA DELLE FRONTIERE MARITTIME MERIDIONALI DELL´UNIONE

 
   
  Bruxelles, 28 maggio 2007 - L´agenzia europea per la gestione della cooperazione operativa alle frontiere esterne degli Stati membri dell´Unione europea Frontex e gli Stati membri interessati hanno varato oggi la rete europea di pattuglie di frontiera. Lo scopo è porre fine all´immigrazione illegale nel Mediterraneo e lungo le coste sud-occidentali dell´Atlantico e individuare situazioni di emergenza in mare, riducendo così la perdita di vite umane. La rete favorirà una cooperazione operativa più coordinata e economicamente efficace tra le autorità nazionali responsabili del pattugliamento delle frontiere marittime esterne degli Stati membri a sud dell´Unione. Il vicepresidente Franco Frattini, commissario responsabile del portafoglio Giustizia, Libertà e Sicurezza, ha dichiarato “La rete europea di pattuglie è un´ulteriore riprova del valore aggiunto dell´Europa nella gestione delle frontiere marittime meridionali dell´Unione. Per far fronte all´immigrazione illegale, sono necessari strumenti innovativi e iniziative politiche coraggiose. I recenti eventi tragici a largo di Malta, all´origine della probabile morte di 50 migranti, richiamano ad un impegno molteplice per ridurre la perdita di vite umane in mare; è questo il senso della rete europea di pattuglie costiere cui va il mio sostegno incondizionato". Il vicepresidente ha poi aggiunto "La rete di pattuglie consentirà di creare uno spirito di squadra europeo tra gli Stati membri coinvolti, sviluppando la fiducia reciproca e una cultura di condivisione regolare delle informazioni rilevanti; al tempo stesso permetterà di usare con più efficacia le risorse nazionali consentendo sinergie positive ed economie di scala. In un secondo tempo, bisognerà prevedere anche il coinvolgimento diretto dei paesi terzi interessati affinché la rete diventi uno strumento veramente efficace". Il nuovo dispositivo comunitario è stato concepito nell´intento di incentivare la cooperazione e lo scambio di informazioni tra gli Stati membri per potenziare la gestione congiunta delle frontiere marittime dell´Unione. Pensato come una nuova struttura flessibile basata sulla condivisione degli oneri, esso può essere adeguatamente modulato in funzione delle mutevoli esigenze degli Stati membri. Grazie alla rete, tutti gli Stati membri del Mediterraneo e della fascia costiera sud-occidentale dell´Atlantico, Portogallo, Spagna, Francia, Italia, Slovenia, Malta, Grecia e Cipro, potranno mettere a punto un piano generale per condurre operazioni specifiche, tra cui la sorveglianza di singole aree marittime. La rete prevede inoltre centri nazionali di coordinamento preposti alla pianificazione e al coordinamento operativo con gli altri Stati membri nonché alla cooperazione a livello nazionale, con conseguente miglioramento della cooperazione e dello scambio di informazioni tra le differenti autorità nazionali coinvolte nella gestione delle frontiere esterne. Gli Stati membri che partecipano alle attività di pattugliamento nell´ambito della nuova rete non potranno ancora disporre di Crate (registro centralizzato delle attrezzature tecniche disponibili o "toolbox") messo a disposizione di Frontex dai primi mesi del 2007. Crate non è infatti ancora pronto per l´uso dal momento che devono essere firmati specifici memorandum d´intesa tra Frontex e gli Stati membri coinvolti. Ciascuno Stato membro partecipante dovrà pertanto mettere in campo le proprie risorse. .  
   
 

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