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Notiziario Marketpress di Lunedì 28 Maggio 2007
 
   
  I TRENT’ANNI DI QUELLIDIGROCK TEATRO LEONARDO DAL 29 MAGGIO AL 9 GIUGNO CAOS

 
   
  Milano, 28 maggio 2007 - Spettacolo cult della compagnia Quelli di Grock, Caos, nato nel 1988, è in scena da allora in Italia e all’estero. È uno sguardo mordace sul vuoto del vivere quotidiano; è un palpito potente che rinnova successi di anno in anno. In Caos non c´è posto per l´angoscia, lo smarrimento, il fastidio: tutto avviene all´insegna dell´euforia, di uno sfogo fisico e verbale che diventa, minuto dopo minuto, sempre più incontenibile e contagioso, fino ad un inatteso, irresistibile e "torrenziale" finale. Costruito attingendo alle tecniche del teatro-danza, patrimonio consolidato nello stile della storica compagnia milanese, si sviluppa intrecciando l´uso di parole elementari, concetti chiave del pensiero pratico (al limite dell´articolazione) con i gesti della quotidianità. I corpi degli attori-danzatori, mostrati in diretta o ripresi da una telecamera a circuito chiuso, partono instancabilmente da una gestualità banale che, mano a mano, si manifesta come espressione complessa e completa. Dalla Rassegna Stampa: È un cocktail spettacolare adatto al gusto di molte platee e ricco d’ingredienti. Ricorda con quel bellissimo e scatenato finale di scivoloni sulla pedana del palcoscenico completamente allagata, giochi d´acqua e fontane viventi in controluce, un "ballando sotto la pioggia" in versione Fura dels Baus, pericolosamente sul filo del coinvolgimento ludico della platea. Da non perdere. Una catena di montaggio di emozioni. Temi e patemi dei Tempi Moderni che i sei bravi e generosi interpreti, impegnati fino all’ultimo briciolo d’energia, ci regalano con straordinaria e comunicativa freschezza. Nico Garrone, la Repubblica Lo spettacolo, ispirato a frenesie e nevrosi del vivere metropolitano, è costruito in un clima di spensierata allegria che non lascia mai intravvedere un attimo di smarrimento o fastidio. Caos rappresenta una condizione di nevrosi e disagio senza mai, volutamente, mettere in moto il minimo frammento d´angoscia, creando immagini suggestive e gradevoli in un´atmosfera di giovanilistica gaiezza, giocando sul contagio energetico che questa sorta di sfogo fisico produce sugli spettatori. Magda Poli, Corriere della Sera. I sei attori sono atleti della sopravvivenza cittadina, corrono sincroni come automi, s´abbandonano a sarabande rock, salgono e scendono le scale dei loro quotidiani affanni. Su ritmi sincopati, con stacchi, come cortocircuiti fra una scena e l´altra, masticando frasi, assurdità patafisiche e follie mondane, diventano campi magnetici che trasmettono una sorta di contagio energetico al pubblico, il quale si sfoga fisicamente - si direbbe - accetta ridendo e alla fine applaude a non finire i sei angeli metropolitani, bravi, scatenati e affiatati. Ugo Ronfani, il Giorno. Sembra che Quelli di Grock ci scherzino con il pericoloso vuoto contemporaneo, accettando un rischio assai arduo ed uscendone vincitori grazie a una teatralità essenzializzata in un movimento che diviene esso stesso racconto e senso spettacolare. Caos vive di continui spiazzamenti, sino al momento in cui i ritmi si tendono al limite e lo sforzo fisico segna coreografie di grande fascino e sorprendente semplicità, in un crescendo mozzafiato e ´liquido´. Nicola Viesti, Barisfera. Www. Elfo. Org - www. Quellidigrock. It .  
   
 

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