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Notiziario Marketpress di Lunedì 28 Maggio 2007
 
   
  PEDOPORNOGRAFIA: MASTELLA AL G8, INTENSIFICARE LA LOTTA ALLA CRIMINALITÀ VIA WEB

 
   
  Roma, 28 maggio 2007 - “E´ assolutamente necessario intensificare la lotta al commercio di materiale pornografico che coinvolge i minorenni soprattutto attraverso internet. La pedopornografia fa soprattutto ricorso al ‘web´ a causa della straordinaria facilità e rapidità di comunicazione e della difficoltà a colpire i ‘providers´ che, di tali materiali, sono i diffusori. Anche in questo caso è la criminalità organizzata ad arricchirsi ed i minorenni a soffrire per l´ignobile sfruttamento cui sono sottoposti e per lo stato di dipendenza e schiavitù cui sono costretti dai loro aguzzini”. Lo ha affermato il Guardasigilli, Clemente Mastella, durante la riunione dei ministri della Giustizia e degli Affari Interni svoltasi a Monaco di Baviera. Il ministro ha anche dichiarato: “Mi adopererò innanzitutto affinché l´Italia ratifichi al più presto la Convenzione europea sul Cyber Crime che rappresenta uno dei nostri migliori strumenti per contrastare questo fenomeno. Occorrerà, comunque, dare attuazione in tempi brevi alla legislazione internazionale su questo tema, dando ad esempio una definizione comune alla pornografia infantile, fissando a 18 anni l´età fino alla quale il minore deve essere protetto e reprimendo, attraverso pene severe, tutti gli aspetti afferenti alla pornografia minorile. E´ infatti soprattutto attraverso una migliore collaborazione a tutti i livelli, nazionale e internazionale, che si potrà tentare di reprimere questo fenomeno rintracciando, ad esempio, le comunicazioni in rete dei criminali ed identificandone gli autori”. Al riguardo, “su suggerimento della delegazione italiana, è stato inserito nel documento finale il riferimento all´opportunità di coinvolgere i cosiddetti Internet Service Providers, che, in base alla legge italiana, sono tenuti a comunicare all´autorità giudiziaria ogni utile informazione in ordine alla commissione di tali delitti appresa nello svolgimento della propria attività”. “Dobbiamo reprimere con eguale fermezza - ha concluso il ministro - sia chi sfrutta il mercato con la pedopornografia sia chi lo alimenta attraverso la domanda. Non ci sarebbero infatti né sfruttatori né vittime se non vi fossero ‘clienti´ senza scrupoli, che diventano complici di quei criminali che gestiscono questa nuova tratta degli schiavi”. .  
   
 

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