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Notiziario Marketpress di Mercoledì 30 Maggio 2007
 
   
  PROGETTO EUROPEO PER RENDERE COMPETITIVI I PRODOTTI DERIVATI DA BIOMASSA RISPETTO AI COMBUSTIBILI FOSSILI

 
   
  L´obiettivo del progetto Biosynergy lanciato di recente è sviluppare e progettare concetti innovativi di «bioraffinerie» al fine di rendere i prodotti generati da biomasse competitivi sotto il profilo dei costi rispetto ai combustibili fossili. Uno dei principali traguardi della politica energetica dell´Ue è accelerare l´utilizzo di biocaburanti, ovvero qualsiasi combustibile generato da biomasse (rifiuti vegetali e animali). Tra i candidati ideali per la produzione di biocarburanti si annoverano materie prime quali zucchero, grano e frumento. A differenza delle altre risorse naturali quali petrolio, carbone e combustibili nucleari, i biocarburanti sono fonti di energia rinnovabili rispettose dell´ambiente. Tuttavia, l´utilizzo di biomasse per la produzione di carburanti da autotrazione, e in misura minore di energia, resta ancora più oneroso dell´utilizzo di queste risorse tradizionali. Pertanto, il progetto Biosynergy, della durata di quattro anni e finanziato dall´Ue con 13 Mio Eur, si incentrerà sulla realizzazione di una bioraffineria su vasta scala che possa produrre una serie di sostanze chimiche ad alto valore e grandi quantitativi di carburanti da autotrazione liquidi e possa utilizzare l´energia rimanente per riscaldare e alimentare l´impianto. In questo modo i partner del progetto auspicano che le sostanze chimiche aumentino la redditività e che i carburanti da autotrazione sostituiscano alcuni dei combustibili fossili attualmente sul mercato. Riutilizzare il calore e l´energia in eccesso ridurrebbe, inoltre, le emissioni di carbonio. «Biosynergy mira a sviluppare un processo tecno-economico efficace di produzione integrata di sostanze chimiche, carburanti da autotrazione ed energia, dalla fase di laboratorio fino all´impianto pilota», dichiara Hans Reith, coordinatore del progetto Biosynergy del Centro di ricerca energetica olandese (Ecn). «Questo progetto avrà un ruolo decisivo nella futura realizzazione di bioraffinerie in grado di produrre grandi quantità di sostanze chimiche, combustibili ed energia a partire da un´ampia varietà di fonti di biomassa», ha aggiunto Reith. I ricercatori si avvarranno di procedimenti avanzati per il frazionamento e la conversione della biomassa e assoceranno percorsi biochimici e termochimici al fine di sviluppare le soluzioni meno onerose e più valide dal punto di vista ambientale per la produzione di bioenergia su larga scala . «Siamo impegnati nello sviluppo di concetti e in attività di ricerca di sostegno per fornire dati utili all´attuazione di una futura bioraffineria» ha affermato Tony Bridgwater, capo del gruppo di ricerca sulla bioenergia dell´Aston University, un partner del progetto. Biosynergy installerà impianti pilota dotati delle più promettenti tecnologie per una bioraffineria basata su «miscele di bioetanolo», in stretta collaborazione con lo stabilimento pilota per la conversione della lignocellulosa in bioetanolo, attualmente in costruzione a Salamanca, (Spagna). L´aston University, inoltre, coordinerà il lavoro al fine di individuare le migliori bioraffinerie incentrate sulla conversione della biomassa in prodotto finale per una futura bioeconomia europea, e si occuperà di testare e caratterizzare biomassa e lignina nei suoi reattori di pirolisi rapida e organizzerà un Biosynergy Road Show per comunicarne i risultati. Per ulteriori informazioni consultare: http://www. Biosynergy. Eu/ .  
   
 

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