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Notiziario Marketpress di Giovedì 31 Maggio 2007
 
   
  IL GRAN PREMIO NOÈ ASSEGNATO A MARCO FELLUGA

 
   
  Edizione rinnovata per il 42° Gran Premio Noè, svoltosi recentemente a Gradisca d’Isonzo, antica cittadina del Friuli Venezia Giulia. Un premio ormai storico, nato nel 1965 contemporaneamente all’Enoteca regionale Serenissima, e che ha negli anni una rilevanza nazionale, intendendo premiare figure di primo piano dell’enologia, della ristorazione e del costume nazionale. Una sorta di Oscar dell’enologia, riportato ai fasti del passato grazie alla cooperazione sinergica della Regione Friuli Venezia Giulia con Turismo Fvg, dell’amministrazione comunale di Gradisca d’Isonzo e dei gestori dell’Enoteca, affidata alla Delegazione regionale dell’Associazione Italiana Sommeliers. Il riconoscimento è stato attribuito al gradiscano Marco Felluga, fondatore del gruppo che porta il suo nome, portabandiera della migliore enologia italiana. Personaggio di spicco del mondo enologico nazionale, Marco Felluga ha alle spalle una tradizione familiare più che centenaria nella storia della vitivinicoltura friulana. Una tradizione iniziata, per volere del bisnonno, alla metà dell’800 in Istria, terra d’origine di quella che si può considerare una vera dinastia di viticoltori, che –trasferitasi nel Collio goriziano - ha saputo valorizzare le potenzialità di alcune uve e la vocazione di territori nati per ospitare vitigni speciali. L’amore per il vino e per la sua terra hanno portato Marco Felluga a realizzare importanti progetti nel mondo vitivinicolo italiano. Innovazione e ricerca per raggiungere risultati qualitativi sempre più marcati ed interessanti: questa è la filosofia seguita fin dall’inizio ed intensificata circa vent’anni fa attraverso la collaborazione con Dipartimenti di Agronomia e centri universitari di Torino, Milano, Udine e con l’Ersa (Ente Regionale per la Promozione e lo Sviluppo dell’Agricoltura del Friuli Venezia Giulia), che ha portato anche ad avviare esperimenti unici in Italia di quello che si può definire il “progetto Marco Felluga”. Un progetto che si sta realizzando attraverso accurati studi sui terreni aziendali, per ottenere negli anni prodotti di qualità da uve sempre più selezionate e che ora è portato avanti dai figli Roberto (che segue la Marco Felluga a Gradisca d’Isonzo (Go) e Russiz Superiore a Capriva del Friuli (Go)) ed Alessandra (che si occupa di Castello di Buttrio a Buttrio (Ud)). Oltre a queste tre aziende friulane, il Gruppo ne possiede una quarta in Toscana, San Nicolò a Pisignano a San Casciano Val di Pesa (Fi), nella zona del Chianti Classico. Presiedente per 6 anni del Consorzio Tutela dei Vini del Collio, una delle zone più prestigiose al mondo per la produzione dei vini bianchi, Marco Felluga è oggi Presidente onorario del gruppo che ha fondato. Continua a operare, dice “nella consapevolezza che il vino è un prodotto della terra ( verso la quale ci vuole umiltà e rispetto) e, soprattutto, del lavoro dell’uomo. Lavoro, dunque, ma anche passione e amore, come condizioni indispensabili al raggiungimento di quella qualità che deve essere l’obiettivo unico di ogni produttore. ” Proprio nella storia personale e nella passione,esperienza e lungimiranza che contraddistinguono la figura di Marco Felluga, le motivazioni del Premio. La giuria, infatti, ha voluto premiarlo “a riconoscimento della straordinaria opera svolta nell’arco dell’intera carriera professionale nel mondo del vino, attraverso la realizzazione di una produzione di eccellenza che ha contribuito a rendere noto a livello internazionale il nome del Collio goriziano. ”. .  
   
 

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