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Notiziario Marketpress di Lunedì 04 Giugno 2007
 
   
  CAPITALE SOCIALE E PROVINCE ITALIANE NEL LIBRO DI ROBERTO CARTOCCI

 
   
  Trento, 4 giugno 2007 - Un’ analisi attenta di 103 province attraverso la quale si può definire la distribuzione del capitale sociale italiano. E’ quella che compie Roberto Cartocci, docente di Metodologia della scienza politica nella Facoltà di Scienze politiche dell´Università di Bologna, nelle pagine del libro “Mappe del tesoro: Atlante del capitale sociale in Italia” (Società editrice il Mulino) che è stato presentato questo pomeriggio in un incontro alla Biblioteca comunale di Trento. Insieme all’autore a discuterne anche il professor Arnaldo Bagnasco che ha voluto sottolineare come “Per molto tempo gli economisti abbiano di fatto snobbato l’idea di capitale sociale salvo poi scoprirlo e finire, come sta accadendo ora, per caricarlo di troppi significati” . Per stabilire dove si trovi nel nostro paese quel capitale sociale che Cartocci definisce come “tesoro nascosto” l’autore ha scelto quattro indicatori: la diffusione della stampa, l’affluenza elettorale, la partecipazione alla vita associativa e in particolare a quella sportiva e il dato relativo ai donatori di sangue. Da qui il tentativo di stabilire dove siano più vive le relazioni, libere e disinteressate fra i cittadini di una comunità. Al di là delle classifiche, con Bologna al primo posto e Vibo Valentia all’ultimo, l’Italia, e non è purtroppo una novità, risulta divisa in due grandi aree: il Centro Nord e il Centro Sud. Dal libro emerge si una frattura fondamentale lungo i confini meridionali di Toscana, Marche e Umbria, ma anche differenze altrettanto interessanti all´interno delle due grandi ripartizioni. Al Sud sono poverissime di capitale sociale la Campania e la Calabria, mentre in una situazione migliore si trovano alcune zone della Puglia, della Basilicata e della Sicilia, ma soprattutto la Sardegna. Al Nord, d´altra parte, minori riserve di capitale sociale si registrano in numerose aree del Veneto, della Lombardia e del Piemonte. Un mosaico per certi versi inatteso: Sassari supera Belluno, Verona, Padova e Brescia; Oristano fa meglio di Asti, Torino e Novara; Cagliari precede Sondrio, Como, Vicenza, Treviso e Milano; Matera viene prima di Varese; Nuoro e Ragusa "staccano" Roma. Un dato importante che emerge dall’analisi di Roberto Cartocci è come il reddito e le differenze di disponibilità finanziaria ricadano, in maniera netta, proprio sulla qualità del capitale sociale. Ma attenzione, perché meno capitale sociale non significa sempre meno solidarietà e quindi si comprende come la situazione, oltre i dati, sia da interpretare con grande attenzione nell’analisi della comunità civica e delle sue prospettive di cambiamento nel futuro dell’Italia. .  
   
 

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