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Notiziario Marketpress di Lunedì 04 Giugno 2007
 
   
  LE REGIONI UE CRESCONO GRAZIE ALLA COESIONE

 
   
   Bruxelles, 4 giugno 2007 - La politica di coesione ha contribuito in maniera concreta e positiva allo sviluppo delle regioni dell´Unione europea; tuttavia, le sfide che essa dovrà affrontare negli anni a venire sono altre. Tali sono le conclusioni dell´ultima relazione sulla coesione economica e sociale - la quarta - pubblicata oggi dalla Commissione europea. Il documento presenta per la prima volta la situazione economica, sociale e territoriale dell´Unione allargata a 27 Stati membri e 268 regioni. La relazione analizza in dettaglio la posizione delle regioni in termini di Pil, produttività e occupazione, mette in evidenza le difficoltà che Stati membri e regioni si troveranno ad affrontare nei prossimi anni e fornisce una prima valutazione dell´impatto della politica di coesione europea nel periodo di programmazione 2000-2006, nonché della preparazione del nuovo periodo 2007-2013. La relazione propone dieci interrogativi per avviare il dibattito sul futuro di tale importante settore della politica all´interno e all´esterno delle istituzioni europee. Presentando la relazione, Danuta Hübner, commissaria europea responsabile della politica regionale, ha affermato: “La politica di coesione ha dimostrato la sua capacità di adeguarsi al cambiamento tramite il finanziamento di investimenti altamente necessari in infrastrutture, risorse umane e la modernizzazione e diversificazione delle economie regionali. Essa ha contribuito a ravvicinare le diverse priorità politiche degli Stati membri in materia di investimenti alle priorità dell´Unione". Vladimir Špidla, commissario responsabile per occupazione, affari sociali e pari opportunità, ha dichiarato: "Tale politica ha contribuito a ridurre l´esclusione sociale e la povertà ed a migliorare la pubblica amministrazione, in particolare a livello locale. In tal modo la politica di coesione è riuscita a favorire la crescita del Pil e a ridurre le disparità esistenti nell´Ue". La relazione si articola in quattro parti: 1. Situazione economica, sociale e territoriale e tendenze negli Stati membri e nelle regioni dell´Ue-27: dall´analisi risulta che le disparità di reddito e occupazione nell´intera Unione europea si sono ridotte nell´ultimo decennio. Permangono però ancora grandi deficit da recuperare tra i meno abbienti e il resto della popolazione, per eliminare i quali sarà necessario uno sforzo a lungo termine. 2. Impatto della politica di coesione: I programmi europei in materia di coesione hanno contribuito direttamente a promuovere la convergenza regionale e l´occupazione. Ad esempio, Nel periodo 2000-2006, la politica ha favorito la crescita del Pil del 2,8% in Grecia e del 2,0% in Portogallo; stime preliminari ipotizzano che nel periodo 2007-2013 essa contribuirà ad aumentare il Pil della Lituania, della Lettonia e della Repubblica ceca approssimativamente dell´8,5%, della Polonia del 5,5% e della Grecia del 3,5%. La politica di coesione ha contribuito inoltre a ridurre l´esclusione sociale e la povertà: tramite il cofinanziamento di azioni di formazione di 9 milioni di persone all´anno, di cui più della metà sono donne, si creano condizioni di lavoro migliori e si innalzano i redditi. Tra il 2000 e il 2005 sono stati creati in sei paesi oltre 450. 000 posti di lavoro lordi; per la realizzazione di tali misure sono stati utilizzati i 2/3 degli stanziamenti previsti per l´obiettivo 2. 3. Politiche nazionali e coesione: Negli ultimi anni negli investimenti pubblici si è registrata un´inversione di tendenza al ribasso in quanto i bilanci hanno subito le conseguenze dell´invecchiamento della popolazione (riforma delle pensioni, aumento dei costi dei sistemi educativi e sanitari) e della riforma economica con il conseguente risanamento delle finanze pubbliche. Nel 1993 gli investimenti pubblici rappresentavano il 2,9% circa del Pil. Dodici anni dopo erano calati al 2,4%. Inoltre assistiamo ad un rallentamento del processo decisionale e della gestione in materia di investimenti pubblici, peraltro sempre più decentralizzati ai livelli regionale e locale. Tra il 2000 e il 2005 la spesa pubblica a tali livelli è cresciuta annualmente del 3,6%, più rapidamente dunque dei valori del Pil (1,7%) e della spesa pubblica complessiva (2,4%). 4. Politiche comunitarie e coesione: Le varie politiche comunitarie – R&s, innovazione, agricoltura, concorrenza e aiuti di Stato – hanno il potenziale di accrescere l´efficacia della politica di coesione, ad esempio tenendo esplicitamente conto delle circostanze economiche, sociali e territoriali. La relazione conferma che tali effetti sono sempre più visibili, ma esistono altre sinergie da sfruttare. .  
   
 

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