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Notiziario Marketpress di Martedì 05 Giugno 2007
 
   
  RITRATTI DAL SET SERGIO STRIZZI 1 – 19 GIUGNO 2007 MUSEO EMILIO GRECO PALAZZO DEL MUNICIPIO, SABAUDIA

 
   
  Sabaudia, 5 giugno 2007 - sospesa nel parco del Circeo tra mare e dune, divenuta una location privilegiata per più di cento film, da “Scipione l’Africano” di Carmine Gallone fino alle ultime fatiche di Verdone, Veronesi, Castellitto e Luchetti (passando da Antonioni, Bertolucci, Ferreri e molti altri), continua la sua attività culturale dedicata al cinema ospitando dal 1 al 19 giugno la mostra fotografica “Ritratti dal set - Sergio Strizzi“, un omaggio ad un celebre fotografo di scena, un reporter dalla filmografia strepitosa, da “L’oro di Napoli” del 1954 di De Sica, al “Pinocchio” di Benigni. La mostra, 44 stampe da negativi originali, racconta un’avventura artistica prima dell’era digitale, attraverso l’occhio fotografico e privilegiato di un vero “cinematografaro”, una razza quasi estinta, genia di uomini e donne avventurosi, viveurs fascinosi e pieni di risorse, creatori di sogni e di immagini che hanno fatto grande il cinema italiano. Ritratti affascinanti di una bellissima Sofia Loren durante le riprese de “La donna del fiume”, Marcello Mastroianni sul set de “La notte”, Monica Vitti, Alberto Sordi sul set de “Il giudizio universale” e una intensa Monica Bellucci sul set di “Malena”. Scrive il regista Francesco Rosi, che l’ha voluto accanto a sé in 5 film: “. Sergio entrava nei volti e li trattava come può trattarli un pittore, con luci ed ombre, poi li trasformava in qualche cosa di più segreto e personale per portare alla superficie il lato più nascosto ed autentico. ”. Biografia Nato a Roma nel 1931, Sergio Strizzi inizia a lavorare giovanissimo come fotoreporter, prima all’Agenzia Publifoto di Vincenzo Carrarese, per passare poi con Sandro Vespasiani e, nel 1950, con Ivo Meldolesi. Nel 1952 approda al cinema lavorando sul set del film Gli undici moschettieri di De Concini e Saraceni, sulla Nazionale di calcio campione del mondo nel ’34 e nel ’38. Nello stesso anno è fotografo di scena di Totò a colori, film a cui fanno seguito, tra gli altri, L’oro di Napoli di De Sica e La donna del fiume di Soldati. Da allora collabora con quasi tutti i maggiori registi italiani (Antonioni, Blasetti, Germi, Lattuada, Monicelli, Petri e Rosi) nonché con diversi registi stranieri come Jospeh Losey, John Huston, Peter Yates, Terry Gillian. Grazie alla raggiunta fama internazionale è stato chiamato a documentare alcuni film della serie 007, interpretatati sia da Sean Connery che da Roger Moore. Negli anni ’70, su richiesta di Audrey Hepburn, gli è stato commissionato dalla rivista “Life” un servizio sul ritorno al cinema dell’attrice. Nel suo curriculum figurano oltre un centinaio di film, compresi i kolossal televisivi Marco Polo di Montaldo e Colombo di Lattuada. Considerato uno dei maggiori fotografi di scena, Strizzi ha lavorato anche con Benigni (La vita è bella e Pinocchio), Tornatore (La leggenda del pianista sull’oceano e Malena), Scola (Concorrenza sleale) e Liliana Cavani (Il gioco di Ripley). Instancabile e appassionato del proprio lavoro, Sergio Strizzi si è spento a Roma il 2 dicembre 2004. A cura di: Melissa e Vanessa Strizzi, con la collaborazione di Luigi Prisco. Una realizzazione Legenda Aurea, prodotta dall’Assessorato alla Cultura della Regione Lazio. Design & visual communication: P’artners .  
   
 

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