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Notiziario Marketpress di Martedì 05 Giugno 2007
 
   
  ALTA FORMAZIONE IN APPRENDISTATO: LA CABINA DI REGIA REGIONALE PRESENTA I RISULTATI AD UN ANNO DI INIZIO DALLE SPERIMENTAZIONI

 
   
  Torino, 5 Giugno 2007 - Ad un anno e mezzo dall’avvio delle Sperimentazioni dell’alto apprendistato, pensato per consentire agli apprendisti l’acquisizione di diplomi, lauree o titoli di alta formazione, la Regione, i tre Atenei piemontesi, (Politecnico di Torino, Università degli studi di Torino e Università degli studi del Piemonte Orientale), le parti sociali e le istituzioni scolastiche e formative, hanno fatto un primo bilancio sui risultati ottenuti. Lo stato di avanzamento della sperimentazione dei Master, dei corsi di laurea, dei dati quantitativi, delle ore di formazione svolta, confermano che si tratta di uno strumento efficiente ed efficace per creare nuove opportunità per il completamento degli studi, soprattutto per quei giovani che li hanno interrotti per entrare nel mondo del lavoro. Complessivamente la sperimentazione si è rivolta a circa 224 apprendisti di 94 imprese piemontesi. Attualmente sono in fase di attuazione nei tre Atenei piemontesi, 16 master ed un corso di laurea specialistica, per una spesa complessiva di 3. 350000,00 euro. Diversi sono i settori delle imprese che si sono dimostrati interessati alle sperimentazioni di alto apprendistato: il 55,56% dei servizi alle imprese; il 31,11% del settore metalmeccanico e il 13. 33% dei settori rivolti ai Servizi alle persone. Per quanto riguarda invece le dimensioni delle imprese coinvolte: per il 42,22% si è trattato di aziende con più di 250 dipendenti; per il 28,89% da 50 a 250 dipendenti e per il 28,89 fino a 50 dipendenti. In aggiunta a quelle già in corso, nuove sperimentazioni partiranno all’inizio del mese di giugno e luglio grazie ai finanziamenti del Fondo Sociale Europeo. La Scuola di Amministrazione Aziendale dell’Università degli studi di Torino attiverà il Master in “Infiormation technology and Business Process Management”; il Master in “Gestione e innovazione finanziaria della piccola e media impresa” e il Master in “Sviluppo internazionale della piccola e media impresa”. Il Politecnico avvierà invece, nel prossimo mese di luglio, in collaborazione con Skillab e 13 aziende del territorio piemontese, un Master in “Tecniche e metodi di progetto e messa in servizio dei sistemi di produzione”; il Master in Gestione dei processi nell’industria grafica e un Master in “Ingegneria informatica e finanza”. Questa prima fase di sperimentazione ha voluto valorizzare il più possibile le capacità progettuali del territorio, favorendo la creazione di partenariati pubblico-privati per l’elaborazione di soluzioni che soddisfino da un lato gli interessi pubblici e, dall’altro, offrano vantaggi per tutti gli attori coinvolti: (atenei, agenzie formative, scuole e imprese) e destinatari (gli apprendisti). La sperimentazione ha permesso di individuare una serie di indicatori utili alla successiva fase di regolamentazione di questa tipologia di contratto da attuarsi in accordo con le associazioni territoriali dei datori di lavoro, le università e le altre istituzioni formative. “Grazie alla legge sull’apprendistato – ha sottolineato l’assessore all’istruzione e Formazione professionale, Giovanna Pentenero - recentemente approvata in Consiglio, che disciplina non solo l’alto apprendistato ma anche l’apprendistato professionalizzante e quello rivolto ai giovani fino ai 18 anni, e grazie anche al costante lavoro di monitoraggio della Cabina di Regia, intendiamo, entro la fine dell’anno, mettere a valore i risultati della sperimentazione affinché venga stabilizzata un’offerta formativa su questa tipologia contrattuale. In base ai primi sondaggi, abbiamo riscontrato un forte interesse all’allargamento della sperimentazione anche per l’acquisizione di un diploma di scuola media superiore. Un allargamento in quest’ottica della sperimentazione - conclude Pentenero - risponderebbe non solo alle esigenze del sistema produttivo della nostra regione, ma consentirebbe anche di intervenire sul fenomeno dell’insuccesso scolastico”. .  
   
 

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