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Notiziario Marketpress di Martedì 05 Giugno 2007
 
   
  NOVARA: MANIFATTURIERO, PRODUZIONE IN CRESCITA NEL I TRIMESTRE 2007

 
   
  Novara, 5 giugno 2007 – Novara segue le dinamiche nazionali e rallenta la crescita nel primo trimestre dell’anno: è questo il dato di sintesi che scaturisce dalle risposte fornite dalle imprese manifatturiere provinciali interpellate nell’ambito della 142ª “Indagine congiunturale sull’industria manifatturiera” condotta dall’Unioncamere Piemonte in collaborazione con le Camere di Commercio piemontesi. A dichiarare incrementi nei volumi di produzione, nel confronto col corrispondente periodo del 2006, sono 36 imprese su 100, a fronte di 27 che segnalano contrazioni, valori che fermano il tasso di crescita tendenziale a +1,6%, dato nettamente al di sotto dell’eccezionale performance del quarto trimestre dello scorso anno, che aveva chiuso a +5,1%, ma anche del risultato piemontese (+3,9%), sebbene si mantenga superiore alla media nazionale (+0,9%). “Gli imprenditori novaresi non perdono la fiducia nella ripresa – osserva Gianfredo Comazzi, presidente della Camera di Commercio di Novara – sebbene l’incremento della produzione non riesca a tenere i livelli raggiungi alla fine dell’anno scorso. Merita sottolineare che, a fronte di una crescita complessiva delle manifatture novaresi del +1,6%, le piccole aziende, quelle nella fascia da 10 a 49 addetti, portano a casa una variazione positiva del 3,8%, realizzando altresì significativi incrementi della base occupazionale, mentre quelle medie e grandi si fermano su livelli decisamente inferiori”. Il sistema moda (tessile, abbigliamento, calzature), pur evidenziando segnali di recupero su base trimestrale, conferma le proprie difficoltà e registra un pesante -7,8% nel confronto con il corrispondente periodo dello scorso anno, che certamente gioca un ruolo non secondario nel contenimento della crescita complessiva della produzione manifatturiera provinciale. Crescita che, peraltro, risente anche del rallentamento della locomotiva metalmeccanico che, dopo aver messo a segno un incremento del +6,5% a fine 2006, arresta lo sviluppo su un più modesto +1,5%, evidenziando una riduzione dell’output non trascurabile rispetto al trimestre precedente (-1,4%). Le rubinetterie riescono a mantenere sostanzialmente stabili i livelli produttivi registrati a fine 2006 e conservano un tasso di sviluppo soddisfacente e superiore alla media del comparto: +3,1%. Il chimico-gomma conferma di essere il settore più in salute nell’ambito dell’industria novarese e cresce del 5,1%, mentre l’alimentare realizza un incremento del +1,3%, pur incassando un lieve calo congiunturale. Il positivo andamento di questi comparti trova conferma nel fatto che presentano le quote più elevate di imprenditori che denunciano aumenti nei volumi di attività, pari, rispettivamente, al 53,9% e al 44,3%, a fronte di una media del 35,7%, mentre il valore più basso – 24,4% - è appannaggio del sistema moda. Il grado di utilizzo della capacità produttiva non conosce variazioni rispetto all’ultimo scorcio del 2006 e gli impianti provinciali risultano saturati, in media, per i tre quarti delle potenzialità, con valori superiori alla media unicamente nel metalmeccanico (77%). Discrete soddisfazioni sono giunte agli operatori novaresi dalla raccolta di nuovi ordinativi realizzata tra gennaio e marzo, commesse che andranno ad alimentare la produzione nei prossimi mesi. Sul fronte interno, si conferma il positivo andamento del trimestre precedente, sintomatico di un ritorno della domanda domestica, e il portafoglio ordini cresce del 4,9%, con risultati particolarmente incoraggianti per le imprese chimiche e della gomma-plastica (+8,7%), del sistema moda (+7,5%) e del metalmeccanico (+6,5%), e l’unica nota dissonante dell’alimentare (-5,8%). Si affievolisce, per contro, la spinta delle commesse estere, in aumento di un modesto 3,6%, con tutti i comparti più significativi dell’economia provinciale al di sotto della media, fatta eccezione per il sistema moda, che mette in tasca ordini superiori del 6,5% a quelli registrati nel trimestre precedente. Una nota di ottimismo arriva dalle prospettive a sei mesi, ampiamente positive su tutti gli indicatori e tutte in ulteriore miglioramento rispetto a quelle, già incoraggianti, di fine 2006. Relativamente alla produzione, gli operatori che si dichiarano fiduciosi nella crescita dei volumi superano del 20,1% i pessimisti, scarto raddoppiato rispetto al 10% del quarto trimestre dello scorso anno e che raggiunge punte del 28,7% nel metalmeccanico e addirittura del 41,8% nel comparto della rubinetteria e valvolame. Non solo è alta la fiducia nell’incremento della produzione, ma tale fiducia non si basa più unicamente sulla domanda estera, come nei trimestri precedenti: relativamente alla domanda interna, infatti, il saldo tra ottimisti e pessimisti è positivo del 19,8%, dato molto vicino a quello relativo alle commesse estere, pari a +21,2%. Sotto il profilo settoriale, le aziende metalmeccaniche si dicono parimenti fiduciose nell’incremento della domanda interna (+22,5% come saldo tra ottimisti e pessimisti) e di quella estera (+24,2%) e analoghe previsioni valgono per il comparto della rubinetteria, con saldi, rispettivamente, a +36% e +35,7%. Gli operatori del chimico-gomma affidano, invece, la ripresa alle commesse domestiche (+22,3%), visto che coloro che attendono una crescita degli ordinativi dall’estero superano appena del 6,3% i pessimisti. Per contro, sarà l’export a condizionare lo sviluppo dell’attività nell’alimentare e nel sistema moda. Lieve ottimismo si respira anche con riferimento al possibile impatto della ripresa sull’occupazione, visto che gli imprenditori novaresi che ipotizzano variazioni positive della propria base occupazionale superano del 4,6% quelli che attendono ulteriori contrazioni, saldo che, sia pure su livelli diversi, si mantiene positivo per tutti i settori, ad eccezione del sistema moda (-2,4%). A partire dalla prima rilevazione del 2006, l’Unioncamere Piemonte effettua elaborazioni specifiche sui dati congiunturali, uniformandosi alla metodologia adottata dall’Istat, con l’obiettivo di rendere possibile un confronto tra dati nazionali, regionali e provinciali. In particolare, viene calcolato un numero indice della produzione industriale regionale e provinciale con base 2000=100, al quale sono applicati una correzione per giorni lavorativi e un procedimento standard di destagionalizzazione. Nel primo trimestre 2007, l’indice della produzione industriale della provincia di Novara con base anno 2000=100 è risultato pari a 92,1, con un incremento, come già evidenziato in precedenza, del +1,6% rispetto allo stesso periodo del 2006. L’indice della produzione destagionalizzato è stato invece pari a 93,8, con un decremento dello 0,3% rispetto al trimestre precedente, mentre a livello regionale si è registrato un lieve incremento (+0,5%). .  
   
 

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