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Notiziario Marketpress di Mercoledì 06 Giugno 2007
 
   
  BEVACIZUMAB PROLUNGA NOTEVOLMENTE LA SOPRAVVIVENZA SENZA PROGRESSIONE NEI PAZIENTI CON TUMORE AL POLMONE AVANZATO UNICO TRATTAMENTO DI PRIMA LINEA AD AVER DIMOSTRATO UN AUMENTO DELLA SOPRAVVIVENZA IN OLTRE UN DECENNIO

 
   
  Chicago, 6 giugno 2007. Bevacizumab aumenta la sopravvivenza senza progressione di malattia per i pazienti con tumore al polmone a cellule non-piccole avanzato (Nsclc), se usato in combinazione con la chemioterapia a base di cisplatino/gemcitabina, rispetto ai pazienti trattati con la sola chemioterapia. Questi risultati sono stati presentati per la prima volta oggi al 43 ° appuntamento annuale della Società americana della oncologia clinica (Asco) a Chicago. La forma a cellule non-piccole è la più comune di tumore al polmone, e rappresenta più del 80% di tutti tumori polmonari ii , e il suo sottotipo più diffuso è quello con istologia diversa dalle cellule squamose, con circa il 60% dei casi. I risultati dello studio Avail (Bo17704) hanno dimostrato che aggiungendo bevacizumab ad un regime chemioterapico con cisplatino/gemcitabina: La sopravvivenza senza progressione è notevolmente prolungata del 20-30 % rispetto alla sola chemioterapia; Il livello della risposta tumorale aumenta fino a 70% rispetto alla sola chemioterapia; La durata della risposta aumenta da 4,7 a 6,1 mesi rispetto alla sola chemioterapia. “Bevacizumab è l’unico trattamento di questo decennio che ha prolungato la sopravvivenza per i pazienti con Nsclc avanzato precedentemente non trattato come dimostrato dallo studio pivot E4599. Ora il trial Avail dimostra che bevacizumab è efficace anche quando somministrato con diversi tipi di chemioterapia” ha detto il professor Christian Manegold dell’Università di Heidelberg, principale investigatore dello studio. “Il tumore del polmone è una malattia estremamente difficile da trattare e questi risultati danno una concreta speranza a molti pazienti. ” Durante lo studio sono state analizzate due diverse dosi di bevacizumab (7,5 e 15 mg/kg) ed entrambe rappresentano benefici simili, senza alcun evento avverso nuovo o inatteso. Sono ancora in corso le rilevazioni dei dati di sopravvivenza totale, che saranno presentati in un prossimo congresso oncologico. Il tumore polmonare è responsabile di un terzo delle morti per tumore tra gli uomini, e di un quarto per le donne. Nel mondo ci sono più di 1. 200. 000 nuovi casi di tumore del polmone e dei bronchi ogni anno, e sono urgentemente necessari nuovi trattamenti dato che questa malattia ha un tasso della mortalità molto alto. Avail è uno studio di fase Iii randomizzato, controllato, in doppio-cieco, realizzato su più di 1,000 pazienti con Nsclc avanzato precedentemente non trattato. L’obiettivo primario dello studio era dimostrare un tasso superiore di sopravvivenza senza progressione per entrambi i rami di trattamento contenenti bevacizumab rispetto al trattamento di controllo. Il tumore polmonare La maggioranza dei casi di Nsclc sono diagnosticati ad uno stadio avanzato, quando il tumore è inoperabile o si è già diffuso ad altre parti del corpo. Malgrado l’utilizzo della chemioterapia come trattamento di prima linea, meno del 5% dei pazienti allo stadio avanzato sopravvive per cinque anni, e la maggior parte di essi muore in meno di 12 mesi ii “ Bevacizumab è il primo farmaco inibitore dell’angiogenesi – la crescita della rete dei vasi sanguigni che forniscono nutrienti ed ossigeno al tessuto canceroso. Il bersaglio del bevacizumab è la proteina Vegf (fattore di crescita vascolare endoteliale), il mediatore chiave della angiogenesi, che in questo modo blocca il rifornimento del sangue necessario per la crescita del tumore e della sua diffusione nell’organismo (metastasi). Bevacizumab ha dimostrato benefici in termini di sopravvivenza senza progressione di malattia e/o di sopravvivenza generale nei pazienti colpiti da quattro tipi di cancro: colon-retto, seno, polmone e cellule renali. Roche e Genetech stanno proseguendo con un programma clinico approfondito sperimentando utilizzo del bevacizumab in vari tipi di tumori (inclusi colon-retto, seno, polmoni, pancreas, ovaio, cellule renali e altri) e in vari stadi (avanzato e adiuvante ovvero post-operativo). L’intero programma di sviluppo dovrebbe includere più di 40. 000 pazienti nel mondo. .  
   
 

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