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Notiziario Marketpress di Mercoledì 06 Giugno 2007
 
   
  TORINO: OSSERVATORIO IMMOBILIARE

 
   
  Torino, 5 giugno 2007 - I dati raccolti su 500 compravendite effettivamente realizzate a Torino integrano quest’anno il patrimonio informativo dell’Osservatorio immobiliare della città di Torino, fornendo un’ampia gamma di notizie sull’andamento del mercato e sulle caratteristiche più comuni degli immobili oggetto di scambio. Come evidenziato da Guido Bolatto, Segretario Generale della Camera di commercio di Torino: “Con l’apporto della Camera di commercio di Torino e l’ingresso delle associazioni di categoria, l’Osservatorio ha realizzato per la prima volta in Italia uno spazio di condivisione tra tutti i soggetti interessati all’evoluzione del mercato immobiliare, permettendo di diffondere informazioni aggiornate e oggettive sulla realtà delle compravendite realizzate sul territorio. Si tratta dunque di uno strumento di grande interesse strategico, che in meno di un anno di rilevazioni ha permesso di evidenziare dati come le aree più dinamiche della città, i tempi medi di permanenza sul mercato degli immobili o le preferenze nelle tipologie di alloggi. Per questo l’Osservatorio sarà ulteriormente potenziato con l’allargamento delle rilevazioni a 14 comuni dell’area metropolitana, strettamente collegati a Torino in termini di scelta di vita e di localizzazione delle famiglie”. Secondo Marco Gilli, Pro-rettore del Politecnico di Torino: “L’osservatorio immobiliare rappresenta un esempio concreto di ricerca applicata svolta per un committente pubblico che si fonda sull’integrazione fra esigenze pratiche di gestione del territorio, da un lato, e cultura politecnica, dall’altro. Il Politecnico è, infatti, interessato non solo a contribuire, insieme ai diversi soggetti, a dare trasparenza al mercato, ma anche a poter disporre di adeguate basi dati: la disponibilità di dati e la loro qualità, infatti, consentono oggi un avanzamento delle analisi in grado di considerare la dimensione previsionale, essenziale per supportare i cittadini, gli operatori e, non ultime, le amministrazioni”. Gianguido Passoni, Assessore al Bilancio, ai Tributi e Catasto del Comune di Torino sottolinea che: “Compito di chi cura il governo della città è saper cogliere ed interpretare le trasformazioni e le esigenze anticipando, ove possibile, le misure più adatte al loro sviluppo. Questo vale soprattutto per Torino: Olimpiadi, metropolitana, grandi trasformazioni urbane, sollecitano iniziative e programmi che interpretino al meglio il futuro di Torino e chiamano a collaborare su un fronte comune enti pubblici, organismi di ricerca, operatori privati per vantaggiose interazioni. In questo senso vanno lette le attività e le finalità dell’Osservatorio immobiliare, struttura permanente con finalità informative, di previsione e normative”. Rocco Curto, Direttore Scientifico dell’Osservatorio Immobiliare: “Il mercato torinese si mostra dinamico e sano, in equilibrio tra domanda e offerta. Una crescita veramente “sostenibile” si fonda, infatti, proprio su un mercato in equilibrio e non rigido, dove non vi sono particolari eccedenze di domanda o di offerta, condizioni entrambe negative per la città e per le sue attese di valorizzazione”. L’osservatorio Immobiliare - Strumento completo e oggettivo di valutazione del mercato, l’Osservatorio immobiliare della città di Torino è stato ideato nel 1999 da Città di Torino, Politecnico, ma dal 2006, al seguito della firma di un Protocollo d’Intesa, può contare anche sulla presenza della Camera di commercio di Torino e sulla collaborazione delle principali associazioni di categoria (mediatori e costruttori) del settore: Anama Torino - Associazione Nazionale Agenti e Mediatori d’Affari; Fiaip Torino - Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali; Fimai Torino - Federazione Italiana Mediatori e Agenti Immobiliari Collegio Costruttori Edili Torino – Ance; Api Torino - Associazione Piccole e Medie Imprese; Casartigiani Torino; Cna Torino - Confederazione Nazionale dell´Artigianato; Confartigianato Torino. I principali dati delle rilevazioni Alto il numero delle transazioni in città, con prezzi in crescita soprattutto in alcune zone particolarmente dinamiche come le Spine. Nell’ambito delle rilevazioni oggetto di indagine, aggregando i prezzi per macro aree spicca la collina, con 2. 917 euro al mq, seguita dal centro con 2. 395 euro al mq. ; fanalino di coda Torino Nord con 1. 839 euro al mq. Considerando invece i tempi medi di permanenza sul mercato, le macroaree più dinamiche risultano Torino Sud, con un intervallo medio da 2 a 3 mesi e il Centro, da 2,5 a 3,5 mesi. Sono Ovest e Collina, invece, le macroaree che evidenziano un minore intervallo tra il prezzo di vendita richiesto e prezzo di vendita effettivo (in entrambe i casi inferiore al 10%). In collina infine si collocano gli immobili di dimensione maggiore, con 85 mq di superficie commerciale media, a fronte di 70 mq per Ovest e Nord e 75mq per Sud e Centro. Progetto di allargamento - Poiché le dinamiche immobiliari della città non possono prescindere da quelle dell’area metropolitana, che spesso rappresenta un’alternativa di localizzazione rispetto a Torino, l’Osservatorio si allargherà all’area metropolitana, includendo i comuni di Alpignano, Beinasco, Borgaro, Collegno, Grugliasco, Moncalieri, Nichelino, Orbassano, Pianezza, Rivalta, Rivoli, San Mauro, Settimo Torinese, Venaria. Alcuni di questi comuni, infatti, manifestano trend di compravendite immobiliari significativi, sia in termini di valore che di intensità di scambi. Questi aspetti, che includono movimenti di popolazione e rilevanti scambi economici, non possono dunque essere trascurati dall’analisi dell’Osservatorio, che vuole fornire informazioni il più possibile complete per cittadini, imprese e decisori pubblici, chiamati a realizzare politiche ampie di pianificazione territoriale e di programmazione degli interventi. I comuni individuati risultano per la maggior parte confinanti con il comune di Torino; a questi si aggiungono altre realtà territoriali che, pur non essendo confinanti con la città, rappresentano di fatto la naturale prosecuzione degli stessi comuni. Modalità di rilevazione - All’interno dell’Osservatorio sono stati discussi e resi omogenei numerosi criteri e metodi di lavoro in modo tale da raccogliere dati omogenei e confrontabili in oltre 500 rilevazioni annuali. Ad esempio sono state accuratamente definite e accettate alcune modalità di valutazione degli immobili, come il conteggio dei metri quadrati commerciali, tema spesso dibattuto dagli operatori. .  
   
 

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