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Notiziario Marketpress di Mercoledì 06 Giugno 2007
 
   
  SIGLATI GLI ACCORDI REGIONALI CON I MEDICI DI CONTINUITA’ ASSISTENZIALE E DI EMERGENZA SANITARIA TERRITORIALE

 
   
   Aosta, 6 giugno 2007 – L’assessore alla Sanità, Salute e Politiche sociali, Antonio Fosson, il Direttore sanitario dell’Azienda Usl, Clemente Ponzetti, e i Rappresentanti delle Organizzazioni sindacali hanno siglato, il 31 maggio scorso, gli accordi regionali con i medici di continuità assistenziale (Ca) e di emergenza sanitaria territoriale (Met), che entreranno in vigore a partire dal 1° luglio 2007. Il primo accordo prevede la valorizzazione della figura del medico di continuità assistenziale nell’ambito delle cure primarie distrettuali, fermo restando il compito della centrale operativa 118 per quanto riguarda le modalità di chiamata, di attivazione e coordinamento operativo. Per il raggiungimento dell’obiettivo di integrazione con le professionalità che operano a livello distrettuale è stato individuato nel Direttore di Distretto la figura che deve gestire e coordinare tali medici per una fattiva integrazione nei percorsi delle équipes territoriali, per un monitoraggio delle attività e per il coordinamento delle attività di formazione e aggiornamento professionali. I medici Ca che svolgono attualmente la loro attività su tutto il territorio regionale sono 30. “E’ opportuno sottolineare – spiega l’Assessore Fosson – che l’Accordo nazionale, per la prima volta, individua le modalità per calcolare in numero di medici Ca necessari a coprire il servizio in ogni regione secondo parametri ben definiti; per quanto riguarda la nostra realtà si è concordato il rapporto di 1 medico ogni 3500 abitanti, il più basso previsto dall’accordo nazionale, ma anche quello che permette di avere un maggior numero di medici Ca per fornire il servizio in una regione montana qual è la Valle d’Aosta. Particolare attenzione è stata data alla formazione e all’aggiornamento professionale definendo il numero obbligatorio di ore annuali previste e demandando all’Azienda Usl il compito di un fattivo coinvolgimento di questi medici nei piani formativi aziendali che riguardano l’assistenza primaria e specialistica. Per quanto riguarda l’aspetto economico, vi è stato un incremento di alcune voci contrattuali, nel rispetto dei vincoli previsti dalla Giunta regionale, con utilizzo di fondi regionali. ” L’accordo regionale con i medici di emergenza sanitaria territoriale ha inteso dare particolare rilevanza, rispetto ai compiti ormai consolidati previsti dall’Accordo nazionale, alla presenza di questa figura professionale anche nell’ambito del Pronto soccorso ospedaliero, sia per migliorare le capacità professionali sia per sviluppare maggiore integrazione tra operatori che svolgono l’attività di emergenza ospedaliera e territoriale. I Medici Met che operano nelle sedi distrettuali e in centrale operativa 118 sono attualmente 16. “Solo in questo modo – precisa Antonio Fosson – sarà possibile disporre di figure professionali che operano in modo omogeneo, secondo protocolli e linee guida condivise, nell’ambito del sistema dell’emergenza-urgenza. L’attività in Pronto Soccorso e nell’area critica sarà, in aggiunta all’attività sui mezzi di soccorso e nei presidi di prime cure, definita nei particolari dall’Azienda Usl. Altri punti critici, quali la reperibilità, i turni aggiuntivi, le sostituzioni, sono stati puntualmente definiti anche per rispondere alla richiesta di adeguata tutela per operatori che svolgono la loro attività in un settore particolarmente delicato. Con lo stesso spirito, la parte pubblica ha voluto rivedere alcuni aspetti assicurativi e incentivare alcune attività. ” “Nelle premesse dell’accordo regionale – conclude l’Assessore – la Regione Valle d’Aosta ha ribadito la necessità che anche i medici Met, che attualmente svolgono il loro lavoro attraverso contratti di collaborazione esterni, possano in futuro essere inquadrati come dipendenti dell’Azienda Unità Sanitaria Locale, al fine di uniformare giuridicamente tutte le figure professionali che operano nell’emergenza-urgenza. Questo obiettivo condiviso da altre Regioni, sarà portato all’attenzione degli organi centrali competenti in quanto la Regione non ha potere decisionale in merito. ” Sempre nell’ottica di avere professionisti dell’emergenza con percorsi formativi comuni, è stato inoltre previsto un articolo che disciplina le modalità per poter frequentare corsi di specializzazione in medicina d’urgenza (nuova specialità di recente istituzione) o altre specialità inerenti l’emergenza. .  
   
 

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