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Notiziario Marketpress di Giovedì 07 Giugno 2007
 
   
  UNA ORIGINALE TECNOLOGIA NON INVASIVA PER VALUTARE LA MECCANICA TORACO-POLMONARE: LA METODOLOGIA PLETISMOGRAFICA OPTOELETTRONICA

 
   
  Milano, 7 giugno 2007 - Una innovativa metodologia pletismografica optoelettronica (Pletismografia Optoelettronica Oep) messa a punto da Bts e dal Politecnico di Milano permette di rilevare il volume toracico complessivo attraverso la misurazione geometrica di punti scelti e marcati da sensori senza collaborazione da parte del paziente, in una sorta di proiezione in realtà virtuale che consente di registrare e di valutare le modificazioni respiratorie del paziente stesso. Inoltre si possono ricavare informazioni sulla dinamica dei muscoli respiratori. La Fondazione Serpero, considerato il proprio background storico in campo pneumologico e la disponibilità a farsi promotrice di iniziative culturalmente innovative nel settore, ha assunto il ruolo proponente di una ricerca incentrata sulla valutazione di pazienti affetti da patologia polmonare affrontabile e risolvibile spesso solo con approccio chirurgico. Il metodo misura le variazioni della complessa forma della gabbia toracica durante le fasi del respiro, posizionando numerosi marcatori riflettenti sulla superficie toracica. I marcatori fungono da punti di riferimento per una serie di telecamere che rilevano la loro posizione tridimensionale e i loro spostamenti, sia in luce sia nella oscurità. In questo modo si effettuano registrazioni in tutte le situazioni di luce con vantaggi riguardo alla possibilità di valutare le modificazioni respiratorie anche durante il sonno nelle condizioni più fisiologiche possibili per il paziente. Il segnale rilevato dalle telecamere viene quindi elaborato da un computer secondo programmi opportunamente predisposti, fornendo valutazioni utili per l´intervento. La pletismografia optoelettronica rappresenta un mezzo totalmente non invasivo e indipendente dalla collaborazione del paziente, alternativo alle metodiche tradizionali di indagine in uso. I clinici possono così affrontare con informazioni idonee il trattamento delle patologie respiratorie più diffuse: l´insufficienza respiratoria e il tumore polmonare. Per questa causa sono circa 60. 000 i morti ogni anno nel nostro Paese (fonte Istat) e la chirurgia toracica è tuttora la terapia considerata più efficace nei confronti del cancro polmonare. Il chirurgo prima di affrontare l´intervento deve però essere in possesso di informazioni precise non soltanto sullo stato del paziente, ma soprattutto su quanto l´intervento potrà influire sulla autonomia funzionale respiratoria successiva. Infatti gli´ interventi di resezione polmonare, dalla lobectomia alla pneumectomia, comportano limitazioni di rilievo, al punto che in molte occasioni la loro esecuzione viene esclusa sulla base di indici predittivi non sempre pienamente attendibili, con il rischio di negare ad alcuni pazienti la salvezza o esponendo altri a evoluzioni cliniche drammatiche, sino alla dipendenza totale da ventilatori meccanici. Una attenta valutazione preoperatoria mira a ridurre al minimo il rischio operatorio, a identificare i pazienti a rischio elevato o proibitivo (per evitare l´intervento), a suggerire approcci alternativi all´anestesia generale e a ridurre i costi che sono inevitabilmente associati con la gestione ospedaliera ed extraospedaliera dei pazienti sottoposti all´intervento quando sviluppano complicazioni significative. La ricerca che la Fondazione Serpero ha voluto promuovere si svolge con il coordinamento del Dipartimento di Bioingegneria del Politecnico di Milano. La Chirurgia Toracica del Policlinico di Milano diretta dal professor Luigi Santambrogio e la pneumologia riabilitativa dell´I. N. R. C. A. Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico di Casatenovo, diretta dal dottor Enrico Guffanti, stanno selezionando pazienti da sottoporre a intervento di chirurgia toracica, dalla lobectomia alla pneumectomia totale. I pazienti provenienti dal Policlinico di Milano vengono inviati al Reparto di Pneumologia Riabilitativa di Casatenovo, dove si esegue la valutazione fisiopatologica tradizionale allo scopo di fornire gli indici predittivi che sono in uso attualmente. Contemporaneamente nella stessa sede i malati sono sottoposti a esame pletismografico optoelettronico con la nuova apparecchiatura, formulata appositamente per l´analisi dell´apparato respiratorio. Attraverso questa valutazione si possono così ottenere indici di meccanica respiratoria più specifici rispetto all´intervento operatorio in programma e, terminate le valutazioni, i pazienti sono rinviati al Policlinico di Milano per essere sottoposti all´intervento chirurgico. Dopo l´intervento, i malati ritornano a Casatenovo e sono nuovamente eseguiti i test tradizionali e quelli di pletismografia optoelettronica per verificare la corrispondenza fra indici predittivi e indici reali post-chirurgici. Il protocollo di studio ha la durata di tre anni nel corso dei quali verranno monitorati circa 120 pazienti da sottoporre a resezione chirurgica polmonare. La ricerca intende definire le potenzialità di uso della nuova tecnica pletismografica optoelettronica per la valutazione dei pazienti candidati all´intervento chirurgico toracico, evidenziando in particolare quanto una tecnica prettamente di ricerca possa essere utile in campo clinico pneumologico. .  
   
 

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