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Notiziario Marketpress di Giovedì 07 Giugno 2007
 
   
  PIÙ FONDI PER RICERCA E INNOVAZIONE ACCORDO TRA COMMISSIONE EUROPEA E BEI

 
   
  Bruxelles, 7 giugno 2007 - La Commissione europea e la Banca europea per gli investimenti (Bei) firmano oggi un accordo di cooperazione che istituisce il nuovo meccanismo di finanziamento con ripartizione dei rischi (Risk-sharing Finance Facility – Rsff), volto a sostenere la ricerca e l’innovazione in Europa. Questo nuovo strumento consentirà di mettere più fondi a disposizione dei responsabili di progetti di ricerca e innovazione, che spesso incontrano maggiori difficoltà nell’accesso ai finanziamenti rispetto ai settori tradizionali a causa del grado relativamente elevato di incertezza e di rischio insito nella loro attività. Il meccanismo, che rientra nell’ambito del Settimo programma quadro comunitario di ricerca e sviluppo e del programma Bei per la ricerca e l’innovazione, coprirà parzialmente i rischi assunti dalla Bei nel finanziare questo tipo di attività. Complessivamente le due istituzioni metteranno a disposizione fino a 1 miliardo di euro ciascuna per il periodo 2007-2013. "L’europa deve trovare i mezzi per promuovere gli investimenti nella ricerca, soprattutto da parte delle imprese private" ha dichiarato il commissario europeo per la scienza e la ricerca Janez Potočnik. "Il meccanismo di finanziamento con ripartizione dei rischi è una delle idee più promettenti del Settimo programma quadro comunitario di ricerca. Grazie alla cooperazione con la Bei, renderà disponibili miliardi di euro per nuovi investimenti a favore della ricerca, dello sviluppo e dell’innovazione in Europa. " “Questo meccanismo è la dimostrazione di una cooperazione molto efficace tra due istituzioni comunitarie a sostegno della competitività europea”, ha dichiarato il presidente della Bei Philippe Maystadt. "Ponendosi come obiettivo il finanziamento di livelli di rischio più elevato a favore di progetti di ricerca e innovazione, il meccanismo integrerà efficacemente gli strumenti esistenti, comprese le sovvenzioni nazionali e comunitarie, il mercato del credito e i finanziamenti azionari”. Questa grande iniziativa è lanciata simultaneamente ad Amburgo e a Lussemburgo. L’accordo è stato firmato contemporaneamente dal commissario per la scienza e la ricerca Janez Potočnik ad Amburgo, nel corso della Quarta conferenza europea sulle infrastrutture di ricerca (Ecri 2007), e dal presidente della Bei Philippe Maystadt a Lussemburgo, durante la riunione annuale del Consiglio dei governatori della Banca. La conferenza Ecri 2007 è stata anche l´occasione per inaugurare il Laser europeo a elettroni liberi a raggi X (Xfel), previsto nella tabella di marcia del Forum strategico europeo per le infrastrutture di ricerca (Esfri). Questa infrastruttura di ricerca realmente europea, sostenuta da 13 paesi partner, sarà un centro all’avanguardia a livello mondiale per la produzione di impulsi di raggi X brevi e molto intensi, destinati alla ricerca scientifica in varie discipline. Il meccanismo di finanziamento con ripartizione dei rischi Perché l’Ue consegua il suo obiettivo di investire il 3% del Pil nella ricerca, è fondamentale promuovere gli investimenti privati in ricerca e sviluppo. Una condizione indispensabile è mobilitare i mercati finanziari, che però, così come le istituzioni finanziarie, sono spesso poco disposti a sostenere progetti di ricerca o imprese ad alta intensità di ricerca, a causa del grado relativamente elevato di incertezza e di rischio insito in questo tipo di attività rispetto a settori più tradizionali. Il meccanismo di finanziamento con ripartizione dei rischi offre una risposta diretta a questo genere di difficoltà. Il suo obiettivo è migliorare l’accesso al finanziamento mediante ricorso al credito per i soggetti che investono in ricerca e innovazione, ripartendo i rischi tra Ue e Banca europea per gli investimenti. Si tratta di uno strumento che copre, attraverso accantonamenti e allocazioni di capitale, i rischi sostenuti dalla Bei quando presta direttamente all´investitore o quando garantisce i prestiti effettuati da intermediari finanziari (ad es. Banche situate negli Stati membri e nei paesi associati). Insieme le due istituzioni metteranno a disposizione fino a 2 miliardi di euro per il periodo 2007-2013 (fino a 1 miliardo di euro ciascuna). Questi contributi si tradurranno in miliardi di finanziamenti supplementari che saranno disponibili per imprese innovative e per il mondo della ricerca nel suo insieme. In un primo momento il meccanismo dovrebbe servire essenzialmente alle medie e grandi imprese innovative e ad attività di ricerca su larga scala, come le infrastrutture di ricerca europee o nazionali, ma potrà essere utilizzato anche da organismi pubblici e privati di qualsiasi dimensione e regime proprietario che promuovono attività di ricerca, sviluppo e innovazione, comprese le piccole e medie imprese, gli organismi di ricerca e i partenariati pubblico-privato che contribuiscono agli obiettivi del Settimo programma quadro. Le infrastrutture di ricerca europee Le infrastrutture di ricerca svolgono un ruolo essenziale nella promozione della conoscenza e delle tecnologie in Europa, riunendo scienziati di diversa estrazione e una pluralità di discipline differenti. Nel 2006, l’Esfri ha pubblicato una tabella di marcia nella quale sono indicate 35 infrastrutture europee prioritarie considerate necessarie in alcuni settori scientifici chiave. Il costo totale stimato per la realizzazione di queste grandi infrastrutture, che necessiteranno di un coordinamento tra fonti di finanziamento nazionali, private e di altro genere, è di 14 miliardi di euro. Il meccanismo di finanziamento con ripartizione dei rischi potrebbe favorire lo sviluppo di queste nuove strutture di ricerca. .  
   
 

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