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Notiziario Marketpress di Lunedì 11 Giugno 2007
 
   
  RICERCA E INNOVAZIONE CHIAVI PER LO SVILUPPO DEL VENETO

 
   
   Padova 11 giugno 2007 - “Innovazione, distretti industriali e filiere globali: il caso Veneto” è il titolo di un convegno tenutosi l’ 8 giugno presso l’Università di Padova e al quale oltre all’assessore alle politiche economiche Fabio Gava, hanno preso parte studiosi interessati alle tematiche dell’innovazione, esponenti del mondo industriale e rappresentanti delle istituzioni. L’appuntamento è stata l’occasione per presentare C. R. I. A. P. I. – Centro di Ricerca Interuniversitario per le Aree di Piccola Impresa fondato nel 2006 per iniziativa delle Università di Padova e Ca’ Foscari di Venezia e per rispondere – come ha sottolineato la professoressa Barbara Di Bernardo, direttore del C. R. I. A. P. I. – all’esigenza avvertita da alcuni docenti, da anni scientificamente impegnati sui temi relativi ai distretti e alle piccole e medie imprese, di far convergere forze e competenze per delineare e dibattere alcune linee comuni di ricerca e per costruire la massa critica utile per proporre e realizzare obiettivi innovativi di ricerca. All’iniziativa la Regione del Veneto ha aderito fin dall’inizio con un finanziamento di oltre 300 mila euro per un programma di iniziative di formazione superiore gestite dalle Università di Padova Venezia e Verona su tematiche relative al sistema distrettuale della Regione. In particolare nove fra Corsi Magistrali e Master riceveranno contributi per borse di studio, stage e premi di laurea. Si tratta di un’importante impulso allo studio dei distretti produttivi veneti. Intervenuto nel dibattito l’assessore Gava ha ribadito che la Regione del Veneto ha aderito con convinzione a questo progetto, perché in linea con la politica della giunta e perché si coniuga con altre due iniziative di ampio respiro, come la nuova legge sui distretti del marzo 2006 e la prima legge quadro sull’innovazione tecnologica e la ricerca scientifica approvata il 22 maggio scorso dal consiglio regionale. Normative – ha aggiunto – che sono state costruite in costante confronto con le parti interessate e che mirano a garantire il necessario supporto pubblico alle aziende medio piccole. Gava ha poi sottolineato che sarebbe molto opportuno rivolgere un’ulteriore analisi al sistema distrettuale veneto per valutarne le potenzialità di trasformazione, sapendo – ha precisato- che il sistema, per come l’abbiamo conosciuto, ha esaurito la sua funzione. E’ necessario che esso esca dal localismo allargandosi al mondo della conoscenza e dell’informazione e soprattutto cominciando a pensare che non sarà più sufficiente innovare senza ricerca. Dopo aver ricordato che l’esperienza veneta è caratterizzata da una sua originalità fatta di un sistema di aziende medio piccole, spesso a conduzione familiare, con oggettive difficoltà alla ricerca e all’innovazione e poco propense a dialogare con il mondo universitario, Gava ha detto che dal 2000 il Veneto ha però registrato un elevato investimento nella ricerca e nell’innovazione, con una crescita del 47 per cento, contro il 27 per cento dell’Italia e del 15 per cento dell’Europa e con una forte presenza del privato. “Questo – ha aggiunto – è un indicatore che ci fa pensare che questo modello sta cambiando e ci fa guardare con sufficiente ottimismo al futuro e credere che nei prossimi 5/10 anni il Veneto diventerà una delle aree più dinamiche, a livello europeo, per quanto riguarda ricerca e innovazione”. .  
   
 

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