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Notiziario Marketpress di Martedì 12 Giugno 2007
 
   
  FORMAZIONE I GOVERNI REGIONALI E L’ATTUAZIONE DELLA STRATEGIA DI LISBONA REGIONI INSIEME PER INVESTIRE MEGLIO SUL CAPITALE UMANO LIVORNO E TOSCANA PONTE PER L’EUROPA – 30 REGIONI AL LAVORO SUL LIFELONG LEARNING. FIRMATA UN’INTESA FRA TOSCANA E ISOLE BALEARI: SCAMBI PIÙ FACILI FRA LE DUE REGIONI

 
   
  Livorno, 12 giugno 2007 - “La sfida della globalizzazione rende i traguardi indicati dal Consiglio europeo di Lisbona come un’emergenza cui fare fronte in tempi rapidi e non più soltanto come un’indicazione lungimirante ma remota. Per questo la Toscana, al pari delle altre regioni europee, deve allungare il passo per accorciare le distanze che ancora la separano, di qui al 2010, da quegli obiettivi. Investire sempre di più e meglio sul capitale umano è per noi la strada maestra per arrivarci. In alcuni casi siamo consapevoli che la strada da fare è molta. In altri siamo a buon punto e quindi, realisticamente, pensiamo di potercela fare. Ma, da sola, la Toscana, come del resto nessuna delle regioni europee, potrà mai dirsi sicura di tagliare questi traguardi”. Così l’assessore all’istruzione formazione e lavoro Gianfranco Simoncini è intervenuto durante i lavori della conferenza europea di Livorno su I governi regionali e l’attuazione dela strategia di Lisbona nel campo dell’educazione e della formazione. In questo quadro, l’assessore ha sottolineato l’importanza della dimensione internazionale delle politiche per lo sviluppo e, in particolare, della cooperazione fra regioni. “Earlall, l’associazione delle regioni europee per il lifelong learning - ha detto Simoncini - si pone come luogo privilegiato di confronto delle realtà regionali per le politiche di formazione ed educazione e come punto di riferimento per i governi nazionali. Insieme, facendo sistema, mettendo in comune e diffondendo il proprio capitale umano, attraverso iniziative che favoriscano la circolazione di studenti, universitari e apprendisti, le Regioni possono rivedicare un ruolo in questi processi. Le Regioni non sono infatti un soggetto accessorio ma giocano da protagoniste nella determinazione delle politiche. Basti pensare che i due terzi dei cittadini europei vivono in Regioni con competenze legislative. Le Regioni rivendicano tutto questo da tempo e oggi i tempi sono maturi per un riconsocimento da parte di Commissione e Parlamento europeo. La cooperazione transregionale infatti, è possibile solo a condizione che vi siano forti reti di governi regionali in grado di orientare direttamente gli indirizzi del comitato delle regioni”. Intanto, a margine della conferenza, è stata siglata oggi un’intesa con il governo autonomo delle Isole Baleari. Firmatari l’assessore Simoncini, per la Regione Toscana e Margarita Alemany, direttore generale del ministero dell’educazione della regione autonoma spagnola. L’intesa con le Baleari amplia la rete europea di cui fanno già parte la svedese Vastra Gotaland e la Catalogna. Le oltre 30 Regioni partecipanti si concentrano, in questi due giorni, su cinque temi di lavoro che puntano rispettivamente ad accrescere il numero degli studenti e degli apprendisti che potranno essere accolti da altre regioni, fornire ai giovani laureati esperienze di lavoro qualificato all’estero, promuovere la formazione degli imprenditori su base interregionale, avviare la cooperazione sulla formazione a distanza, rafforzare le politiche di lifelong learning, cooperazione e ricerca. “Sono temi – ricorda l’assessore - sui quali abbiamo avuto recenti incontri con i commissari europei Figel e Spidla, i quali ci hanno incoraggiato ad andare avanti”. Un ultimo cenno al ruolo della Toscana e di Livorno, in particolare, come sede di dialogo e ponte verso l’Europa. La Toscana ha assunto fino in fondo il compito di raggiungere gli obiettivi di Lisbona, uscendo come una delle più virtuose dal raffronto con le altre realtà europee per tutti gli obiettivi. Non è un caso se la Toscana è stata fra le regioni che partecipano con la quota più alta di cofinanziamento, pari al 28%, al nuovo Fondo sociale Europeo. E non è un caso nemmeno che, per rafforzare la dimensione internazionale delle politiche di educazione e formazione, la Toscana abbia deciso di destinare alle iniziative di cooperazione transnazionali e, fra queste, alla mobilità, il 4% del bilancio del nuovo Fondo sociale europeo. .  
   
 

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