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Notiziario Marketpress di Martedì 12 Giugno 2007
 
   
  “IL RUOLO DELL’EUROPA PER LA SOLUZIONE DEL CONFLITTO ISRAELO-PALESTINESE”, FORUM IN TOSCANA PARTITO A MONTECATINI TERME IL CONFRONTO CON 150 ONG ISRAELIANE, PALESTINESI, EUROPEE

 
   
   Montecatini Terme (Pt), 12 giugno 2007 - “Oggi 11 giugno, a quaranta anni esatti dalla fine della Guerra dei sei giorni, nel tempo biblico della fine del viaggio fuori dalla schiavitù egiziana del popolo di Israele, tutta la Toscana dà il benvenuto a questo incontro della speranza di pace mentre tanti falsi idoli sono crollati: l’idolo della sicurezza ad ogni costo, l’idolo della violenza ormai ripiegata nel suo fallimento. Tutto è al punto di partenza di fronte al risultato di dolore e troppe vittime”. L’assessore regionale alla cooperazione internazionale, perdono e riconciliazione fra i popoli. Alla pace Massimo Toschi ha aperto così il forum “Il ruolo dell’Europa per la soluzione del conflitto israelo-palestinese”, che si svolge a Montecatini Terme e Firenze tra oggi e mercoledì 13, con la partecipazione di 150 Ong israeliane, palestinesi ed europee. “La via militare del governo israeliano si rivela senza sbocchi nella debolezza del dopo Libano, i palestinesi sono vittime loro stessi del terrorismo e rischiano la guerra civile - aggiunge l’assessore –. Noi abbiamo dalla nostra piccoli progetti, ne siamo coscienti, ma concreti; come i quattromila bambini palestinesi che ‘Saving Children’ ha curato negli ospedali israeliani, gli artigiani coinvolti dai progetti di sviluppo economico dell’Unicoop, le tre amministrazioni locali israeliane e le tre palestinesi unite in ‘Med-cooperation’, gli scambi con le diocesi e i gemellaggi con gli enti locali toscani”. “Oggi siamo qui per dire basta alle liturgie del filo-qualcosa, noi oggi vogliamo andare insieme, uomini della pace, alla ricerca di proposte autentiche di riconciliazione. Abbiamo cercato l’Europa quando Ron Pudak e Riad Maiki ci hanno chiesto con coraggio di organizzare questo incontro; l’Europa ‘unione di minoranze’, come detto da qualcuno, che porta dentro di sé memoria di un passato simile e oggi vuole offrire pace senza cercare espansione, ci ha risposto, così come ha fatto il nostro governo. Ora – ha concluso l’assessore – dedicheremo insieme, israeliani, palestinesi, europei, questi tre giorni all’obiettivo di un forum permanente, una rete formata non da sognatori, ma da realisti della pace, dove stiano singole persone, organizzazioni e istituzioni per fare la pace, non più per auspicarla. Il giorno della pace è ogni giorno, anche quando infuria l’odio e la violenza; attraverso azioni per rendere migliore la vita in Palestina, per far sentire il popolo di Israele sicuro, per facilitare i rapporti tra le due società, per rispondere alle domande vere dei due popoli. Chi ci impone il realismo della violenza sconta il fallimento radicale dei suoi mezzi e dei suoi metodi mentre l’abisso si avvicina sempre più. A partire da questo forum toscano, dovremo cercare di porre una nuova agenda ai due governi e all’Europa, l’agenda della pace e della pace prima di tutto, fatta di salute e sviluppo economico, di istituzioni, diritti, democrazia, cultura, ma anche di accordi, duttilità e diplomazia. ” .  
   
 

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