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Notiziario Marketpress di Martedì 12 Giugno 2007
 
   
  SPETTACOLO: INIZIATIVA SINDACALE UNITARIA SULLA LEGISLAZIONE DI SISTEMA

 
   
   Roma, 12 giugno 2007 - Le Segreteria Nazionali dei sindacati di categoria incontreranno il Ministero e le associazioni imprenditoriali (Anica e Agis) in merito alle legislazioni di sistema su spettacolo dal vivo, cinema/audiovisivo martedì 26 giugno a Roma, alle ore 11 al Teatro Valle, con la presenza e il conseguente confronto con il Ministero Beni e Attività culturali e i parlamentari estensori del Ddl in questa Legislatura e le associazioni datoriali di riferimento. I sindacati di categoria, dopo aver contrastato nella passata legislatura un evidente disegno politico tendente ad azzerare la produzione culturale e lo spettacolo dal vivo, esprimono un giudizio positivo sia sul ripristino delle risorse destinate che la definizione di percorsi legislativi per riformare strutturalmente i nostri settori. Riteniamo che la tenuta, lo sviluppo e il futuro dei nostri settori – dichiara Silvano Conti, Segretario nazionale dell’Slc-cgil - sia legato ad un quadro legislativo di riferimento a livello nazionale e regionale che, superando le difese dell’esistente, definisca regole certe e trasparenti in merito alle risorse, alla qualità produttiva e dia legalità al sistema a partire, sull’elemento lavoro, dall’ottemperanza dei contratti nazionali e dalle contribuzioni previdenziali e assicurative. Indipendentemente dall’architettura costituzionale in cui necessariamente si dovranno strutturare sia le legislazioni quadro nazionali che regionali dello Spettacolo dal Vivo e del Cinema/audiovisivo, le articolazioni istituzionali, così come ridisegnate dal titolo V, dovranno assicurare finanziamenti certi per poter garantire produzione, promozione e distribuzione in linea con una dimensione di sostegno di carattere europeo. Per quanto concerne lo spettacolo dal vivo le risorse dovranno essere certe e garantite dall’intera filiera della Repubblica (Stato, Regioni, Province, Comuni). Per il cinema i sindacati auspicano la costituzione di un nuovo Polo Nazionale per il cinema, dotato di autonomia finanziaria e gestionale, che si occupi di opere prime (produzione e distribuzione), di opere di sperimentazione, ricerca e documentaristiche, e del Centro Sperimentale di Cinematografia. Si pensa ad un Ente e ad un sistema di Finanziamento impostato sul modello francese di un cinema sostenuto anche dallo stato ma che si autoalimenta con lo “sfruttamento” del prodotto cinematografico. La legislazione dovrà prevedere esenzioni e “scudo fiscale” e forme decentrate di sostegno (tax-shelter, parco finanziario, fiscalità di vantaggio – anticipazione Iva, Film-commission etc…) per attrarre investimenti privati e produzioni. Le due nuove legislazioni (relative allo spettacolo dal vivo e al cinema/audiovisivo) non possono esimersi dal valorizzare il fattore lavoro sia sotto il profilo qualitativo che quantitativo riconducendo a legalità le enormi sacche di sfruttamento presenti. Pertanto le risorse pubbliche dovranno essere erogate ai vari livelli solamente a quei soggetti imprenditoriali o enti che diano garanzie di trasparenza sull’elemento lavoro in termini di diritti e tutele. .  
   
 

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