Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Martedì 12 Giugno 2007
 
   
  EUROPA IN RITARDO SU RICERCA E INNOVAZIONE PUBBLICATE LE "CIFRE CHIAVE 2007"

 
   
  Bruxelles, 12 giugno 2007 - La Commissione europea ha presentato ieri una nuova pubblicazione sulla situazione dell´Europa in materia di ricerca e di innovazione. La relazione, intitolata "Cifre chiave della scienza, della tecnologia e dell´innovazione (2007)", evidenzia che l´intensità delle attività relative alla ricerca e allo sviluppo (R&s), espressa come percentuale del Pil destinata a questo settore, è ferma dalla metà degli anni 1990 in Europa, mentre i suoi principali concorrenti, in particolare Giappone, Cina e Corea del Sud, sono riusciti a intensificare sensibilmente i loro sforzi di R&s, con la conseguenza che la distribuzione delle conoscenze a livello mondiale risulta oggi molto più uniforme rispetto al passato. Inoltre, il divario nel settore degli investimenti nella R&s rispetto agli Stati Uniti è rimasto costante negli ultimi anni. Desta particolare preoccupazione il basso tasso di attività R&s condotto nelle imprese dell´Ue. Le “Cifre chiave 2007” indicano che le differenze strutturali dell’industria tra l´Ue e paesi come gli Stati Uniti costituiscono il principale motivo del modesto impegno nella R&s delle imprese europee e il settore industriale ad alta tecnologia - nel quale generalmente le spese di R&s sono di gran lunga più elevate – è meno sviluppato nell’Unione europea. Se vuole affrontare e vincere questa sfida, è necessario che le iniziative intraprese in Europa a partire dal 2005 nel contesto della nuova strategia di Lisbona siano portate a termine. "La conoscenza è un fattore essenziale per la competitività" ha dichiarato Janez Potočnik, commissario europeo responsabile per la scienza e la ricerca. "Perché possano occupare posizioni d’avanguardia in futuro, le imprese europee devono investire fin d’ora nella conoscenza, e i governi devono attuare misure adeguate per sostenerle in questo processo". Dal 2005, anno di pubblicazione della precedente relazione, i responsabili politici dell’Ue e degli Stati membri hanno avviato nuove iniziative per ridare slancio all’ "Europa della conoscenza". Il Settimo programma quadro - ora in fase di realizzazione - è stato adottato con un contenuto più ambizioso e una dotazione di bilancio nettamente superiore al programma quadro precedente. Gli Stati membri hanno assunto nuovi ed estesi impegni nell’ambito della nuova strategia di Lisbona, fissando obiettivi in termini di futura intensità delle attività di ricerca e sviluppo. Il recente Libro verde sullo spazio europeo della ricerca (Ser) ha dato il via ad un ampio dibattito sui futuri orientamenti del Ser. Le “Cifre chiave 2007” presentano dati e statistiche sulla situazione della scienza, della tecnologia e dell´innovazione fino al 2005 e non tengono quindi conto delle iniziative recenti e dei rinnovati impegni sopra citati. La relazione dimostra, comunque, che i nuovi sviluppi politici sono più che mai necessari, per almeno cinque motivi: 1. L´ue fa parte di un’economia globalizzata nella quale le conoscenze sono più uniformemente distribuite rispetto al passato. La forte concorrenza in questo settore impone all´Ue di adeguarsi e di rendere lo Spazio europeo della ricerca più attraente per il resto del mondo. Dalle “Cifre chiave 2007” si evince che i paesi come la Cina sono già fra i maggiori concorrenti nell´economia globalizzata basata sulla conoscenza. 2. La relazione indica che l´intensità delle attività di ricerca e sviluppo dell´Ue è ferma dalla metà degli anni 1990; nel 2005 solo l’1,84% del Pil è stato dedicato alla ricerca e sviluppo nell´Ue-27, percentuale inferiore a quella spesa nello stesso settore da Stati Uniti, Giappone o Corea del Sud. Anche le economie emergenti, ad esempio la Cina, stanno rapidamente colmando il divario. Se si confermano le tendenze attuali, nel 2009 la Cina avrà raggiunto l´Ue in termini di intensità di R&s. Tuttavia, gli Stati membri ad alta intensità di R&s, quali Austria, Germania, Finlandia e Danimarca, dimostrano che è possibile mantenere o aumentare tale intensità al di sopra del 2%, e persino 3%, del Pil. 3. Oltre l’85% del divario nell’intensità di R&s tra l´Ue e i suoi principali concorrenti deriva dalle diverse modalità di finanziamento delle attività di R&s da parte delle imprese. Il limitato livello delle spese di R&s del settore privato in Europa rispetto agli Stati Uniti è dovuto principalmente alle differenze strutturali delle rispettive industrie e alla minore dimensione dell’industria ad alta tecnologia nell´Ue. 4. Per quanto riguarda l´eccellenza nella ricerca, benché l´Ue sia il più grande produttore mondiale di conoscenze scientifiche, le ripercussioni della scienza europea sono inferiori a quelle della scienza americana. L´europa è preceduta dagli Stati Uniti in tutte le discipline scientifiche in termini di pubblicazioni più spesso citate e dell’impatto prodotto da tali citazioni. Inoltre, le università europee sono di gran lunga sottorappresentate al vertice della classifica delle maggiori università del mondo basata su indicatori bibliometrici. Infine, il collegamento tra la tecnologia (invenzioni brevettate) e la base scientifica è molto più debole nell´Ue che negli Stati Uniti. L´europa ha difficoltà ad imporsi nelle nuove industrie ad alta tecnologia. 5. Benché i finanziamenti del settore privato costituiscano un elemento importante nelle R&s, il settore pubblico mantiene tuttora un ruolo fondamentale. È necessario sostenere il finanziamento pubblico della ricerca nell´Ue affinché le attività di R&s del settore privato possano rafforzarsi e crescere su basi scientifiche solide. Le “Cifre chiave 2007” indicano che si può conseguire un’elevata intensità di R&s quando l’apporto di ingenti contributi del settore privato è affiancato da un elevato livello di finanziamento pubblico. Nelle economie che stanno guadagnando terreno, i fondi pubblici assegnati alle R&s sono determinanti per creare e sviluppare le capacità scientifiche e tecnologiche. .  
   
 

<<BACK