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Notiziario Marketpress di Martedì 12 Giugno 2007
 
   
  ASSOCIAZIONE COMUNI BRIZNA EST: POLO TECNOLOGICO, SUL TAVOLO DEI SINDACI LA PROPOSTA DELLA FONDAZIONE

 
   
  Agrate Brianza, 12 giugno 2007 - Secondo intervento dell’assessore provinciale al lavoro e al contrasto crisi industriali e occupazionali, Bruno Casati, all’assemblea dei sindaci dell’Associazione dei Comuni della Brianza Est per il Circondario, riunita ad Agrate Brianza la sera del 6 giugno. Partendo dalla relazione dello scroso 27 marzo, nella quale aveva delineato le caratteristiche e la missione del Distretto Tecnologico dell’Est Brianza, Casati e il suo staff hanno presentato ai sindaci il risultato dei tavoli di lavoro aperti con le imprese, le istituzioni e i sindacati. Il Distretto - o meglio la Rete di Imprese, come preferisce definirla il Ministero dello Sviluppo Economico nel disegno di legge in preparazione – sarà gestito da una fondazione, che “ci sembra la forma giuridica più netta e più trasparente, data la sua vocazione no profit” ha detto Casati. Missione della fondazione sarà quella di definire la Rete di Imprese e le sue linee strategiche, provvedendo alla nomina dei componenti del Consiglio di Amministrazione – in cui saranno presenti tutti i livelli istituzionali del territorio, le imprese e i sindacati - e alla gestione di tre strutture: un fondo di finanza straordinaria, un centro di innovazione tecnologica, un centro di gestione dell’eccellenza. “Qui troveranno spazio tutte le strutture, già presenti sul vostro territorio, che si occupano di sviluppo economico e di fare incontrare domanda e offerta di lavoro,” ha spiegato Casati; “qui esse saranno valorizzate e, dove serve, integrate, affiché all’interno del Distretto si sia in grado rispondere alla domanda reale delle imprese, in termini di competitività come di figure professionali. ” Nell’accogliere positivamente la proposta, l’assemblea ha poi deciso di creare un gruppo di lavoro in cui evidenziare ulteriori esigenze o avanzare proposte, in vista dell’adesione alla fondazione. I sindaci hanno esposto alcune preoccupazioni che partono dalla situazione attuale del settore tecnologico-industriale della zona e dal rapporto con la costituenda provincia di Monza e Brianza. “Ibm e Celestica hanno lasciato cocci che abbiamo dovuto gestire”, ha detto Francesco Colombo, sindaco di Ronco Briantino - “Spero che questo non debba accadere ancora, per altre grandi industrie del territorio. ” L’invito a operare in tempi brevi è arrivato da Antonio Lissoni, sindaco di Concorezzo: “Facciamo in modo di essere pronti ad accogliere la nuova provincia con un assetto già definito, per non rischiare di affrontare momenti critici nel 2009, al momento del vero passaggio di consegne. ” Alle preoccupazioni “leggittime e condivisibili” degli amministratori locali, Casati ha risposto che la Rete di Imprese dell’Est Brianza non nasce “come i vecchi distretti, che servivano a ottenere le provvigioni dal Governo. Noi partiamo da una realtà in cui la rete delle imprese è sfilacciata: molte piccole e medie imprese spesso lavorano in subfornitura per le imprese più grandi, mentre le multinazionali vivono il territorio in modo utilitaristico. Noi lavoriamo in controtendenza: offriamo alle grandi imprese e alle multinazionali un contenitore che è una sorta di ‘impresa delle imprese’, in cui convergono finanziamenti del Governo, economie di scala del progetto e la rete delle infrastrutture. ” “Sarà vivo il Circondario di domani,” ha concluso Casati, “se l’Associazione dei Comuni che oggi lo promuove farà proprio il cuore industriale che è caratteristica fondante del territorio. ” . .  
   
 

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