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Notiziario Marketpress di Martedì 12 Giugno 2007
 
   
  A GEMONIO (VARESE) DAL 14 LUGLIO AL 28 OTTOBRE 2007 UN PROTAGONISTA DELLA SCULTURA TRA OTTO E NOVECENTO: ADOLFO WILDT

 
   
   Gemonio, 12 giugno 2007 - Un appuntamento imperdibile per gli appassionati dell’arte plastica si svolgerà al Museo Floriano Bodini di Gemonio (Va) dal 14 luglio al 28 ottobre 2007 in occasione della mostra dedicata ad Adolfo Wildt (1868 – 1931). L’esposizione, curata da Daniele Astrologo Abadal, Stefano Crespi, Alberto Montrasio, con il patrocinio del Comune di Gemonio, della Provincia di Varese, della Regione Lombardia e della Comunità Montana della Valcuvia, presenterà 10 opere in marmo realizzate dall’artista milanese. I lavori sono legati sia alla prima fase creativa dell’artista, quella classica in cui risente dell’influenza di Canova, sia quella più marcatamente espressiva attenta ad ottenere risoluzioni formali estranee ad un rapporto di verosimiglianza con la natura. In particolare la mostra analizzerà il genere del ritratto attraverso capolavori assoluti dell’arte di Wildt quali Arturo Ferrarin (1929) e la Maschera dell’idiota (1910). Cenni biografici Adolfo Wildt nasce a Milano nel 1868. Inizia a lavorare come “sbozzatore” e “puntatore di statue” nello studio di Giuseppe Grandi. Realizza numerose opere cimiteriali e monumentali come il Monumento al pittore Bonzagni del 1919 e Sant’ambrogio del 1928 entrambe al Cimitero Monumentale di Milano. Nel 1921 pubblica il libro l’arte del marmo. Dal 1923 insegna scultura a Brera. Nel 1931 partecipa, con una retrospettiva, alla I Quadriennale di Roma al Palazzo delle esposizioni Muore a Milano nel 1931 .  
   
 

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