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Notiziario Marketpress di Mercoledì 13 Giugno 2007
 
   
  “FUORI LE ‘UOVA’ DELLA SOCIETÀ CIVILE DAL PANIERE DELLA POLITICA” LA PROPOSTA DI AVRAHAM BURG AL MEETING DI MONTECATINI PARLA L’EX PORTAVOCE DELLA KNESSET, IL PARLAMENTO ISRAELIANO

 
   
  Montecatini, 13 giugno 2007 - “Le ‘uova’ della società civile restino fuori dal paniere della politica. I popoli israeliano e palestinese devono necessariamente ricominciare dai loro bisogni quotidiani per costruire un contesto favorevole alla pace. Ripartire dalle esigenze delle giovani generazioni, dai problemi legati ai mutamenti climatici, dalla capacità di dialogo interreligioso sta alla base dell’azione che la società civile compie quotidianamente nella nostra regione. ” E’ questo il ruolo chiave delle Ong e dell’associazionismo all’interno del processo di pace per Avraham Burg, ex laburista ed ex portavoce della Knesset, il parlamento israeliano, intervenuto oggi a Montecatini. Burg ha lasciato la politica dei partiti nel 2004, da allora gira il mondo per tenere conferenze e ribadire il ruolo forte della diplomazia dal basso. “La politica è fragile, ha continuato, non aspettiamoci che risolva il conflitto da un momento all’altro. Sono passati esattamente quarant’anni dalla guerra dei sei giorni, non posso nemmeno pensare che potrebbero passarne altri quaranta senza la pace. Mai come oggi la questione mediorientale è un fenomeno politico di rilevanza internazionale, serve quindi l’impegno di tutti per attivare un processo di pace virtuoso. ” Per Avraham Burg - autore del libro “Sconfiggere Hitler”, accolto da molte polemiche nel suo paese a causa del demolimento di alcuni pilastri ideologici su cui è stato costruito lo Stato ebraico – è importante anche “ricostruire le relazioni tra i due popoli a cominciare dal riconoscimento del dramma vissuto da entrambe le parti. Ripartire dal trauma che ci coinvolge tutti quanti non è affare della politica, bensì delle tante persone che confrontandosi e riconoscendosi come simili possono trovare spazio di dialogo e quindi di speranza. ” .  
   
 

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