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Notiziario Marketpress di Giovedì 14 Giugno 2007
 
   
  BILANCIO DI PREVISIONE 2008 DEL PARLAMENTO EUROPEO

 
   
  Bruxelles, 14 giugno 2007 - Il Parlamento individua le priorità politiche per il 2008 e sottolinea la necessità di mantenere il suo bilancio in linea con quello del 2007, tenendo conto dell´inflazione. A tal fine propone una serie di modifiche al progetto preliminare proposto dall´Ufficio di Presidenza, accantonando alcune spese che, al momento, non appaiono sufficientemente giustificate. L´accento è posto sulla politica di informazione e comunicazione, sul multilinguismo e sulla politica immobiliare. La relazione di Ville Itälä (Ppe/de, Fi) ricorda anzitutto che le priorità politiche per il 2008 sono la fornitura di servizi efficaci ai deputati «per consentire di legiferare meglio», il rafforzamento dell´efficacia degli strumenti di comunicazione del Parlamento europeo e dei suoi gruppi politici e il miglioramento dell´allocazione dei fondi di bilancio. I deputati, inoltre, sottolineano la necessità di mantenere il bilancio 2008 a livello di quello dell´anno precedente, aumentato del tasso d´inflazione del 2%, «salvo specifiche ragioni contrarie». Ricordano infatti che quello del 2008 dovrebbe essere «un bilancio per il contribuente dell´Unione europea», volto a un responsabile comportamento di bilancio di tutti i soggetti che partecipano al processo, «con decisioni sulle risorse finanziarie fondate su un´argomentazione solida». Nel ricordare poi che tutte le richieste di bilancio «dovrebbero riflettere bisogni giustificati», il Parlamento osserva che la proposta di bilancio per il 2008 prevede 65,3 milioni di euro per progetti prioritari in corso di sviluppo e per la campagna preelettorale «senza fornire alcuna giustificazione dettagliata al riguardo». Il progetto di bilancio comporta così un aumento del 6,7% rispetto al 2007, nonostante i risparmi realizzati, pertanto, i deputati ritengono opportuno, in questa fase, accantonare queste spese, consentendo di definire il bilancio a 1. 427. 400. 000 euro, riducendone al 2,1% l´aumento rispetto all´esercizio precedente. Politica d´informazione e comunicazione I deputati prendono atto delle proposte volte a destinare una dotazione totale di 41. 800. 000 euro alla politica dell´informazione, ossia 10. 300. 000 euro per una campagna di sensibilizzazione in prospettiva delle elezioni europee del 2009, 9. 000. 000 di euro per l´attuazione del canale televisivo parlamentare (Webtv), 15. 700. 000 euro per il centro audiovisivo e 6. 800. 000 per completare la costruzione del Centro visitatori. Più in particolare, plaudono all´iniziativa adottata dall´Ufficio di Presidenza di proporre una campagna di informazione in relazione alle prossime elezioni europee ma, in attesa che vengano fornite informazioni più dettagliate sull´utilizzo di questi fondi, propongono di accantonare l´importo corrispondente e di ridurre di conseguenza le relative linee di bilancio. D´altra parte, la relazione chiede lo sviluppo di un programma specifico imperniato sui mezzi di informazione di piccole dimensioni e locali, ritenendolo uno degli strumenti più efficaci «per sensibilizzare meglio i cittadini dell´Unione alle attività del Parlamento europeo». E´ quindi rivolto un invito affinché venga studiata la possibilità di fornire a ciascun deputato gli strumenti adeguati che consentano di invitare giornalisti locali a visitare il Parlamento europeo. I deputati, visto che il progetto è di fatto rinviato all´autunno, propongono di mettere in riserva i fondi richiesti per il 2008 per la Webtv del Parlamento europeo, in attesa di stime più precise circa il costo del progetto, se approvato, e di ulteriori informazioni in merito alla capacità di assorbimento di un tale importo. Multilinguismo I deputati si dicono disposti ad esaminare una proposta di ristrutturazione del servizio di interpretazione, insistendo al contempo affinché l’amministrazione applichi più attivamente il codice di condotta sul multilinguismo, «per garantire ai deputati un supporto linguistico adeguato ed efficiente». Chiedono poi di esaminare la possibilità di estendere questo servizio ai fini di un´assistenza linguistica più personalizzata. Si dicono infine fortemente preoccupati per il fatto che le traduzioni dei documenti «spesso non sono disponibili in tutte le lingue per i dibattiti in commissione» e, in proposito, sottolineano che è essenziale prendere le misure necessarie in vista di un sistema di traduzione efficiente, «al fine di garantire un trattamento equo a tutti i deputati e uno sviluppo ordinato dei lavori parlamentari». Politica immobiliare e sedi di lavoro La relazione sottolinea anzitutto che il processo di acquisto degli immobili del Parlamento europeo nei tre luoghi di lavoro «dovrebbe, a lungo termine, comportare sostanziali risparmi per il contribuente europeo». I deputati si dicono poi assolutamente convinti che occorra adottare una strategia globale allorché si tratti di decidere di prendere in locazione, acquistare o riattare edifici. Ritengono infatti che qualsiasi decisione concernente la politica immobiliare «debba tener conto delle ripercussioni finanziarie a lungo termine». In merito all´esistenza delle tre sedi di lavoro del Parlamento europeo, i deputati ritengono che «ci si possa impegnare per limitare il numero di missioni del personale a Strasburgo e, laddove è possibile, utilizzare meglio le nuove tecnologie, come le videoconferenze». La relazione chiede pertanto di limitare gli stanziamenti destinati alle "Spese di missione del personale" al livello del bilancio 2007 e di accantonare l´aumento di 1. 490. 000 euro, richiesto per il 2008. .  
   
 

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