|
|
|
 |
  |
 |
|
Notiziario Marketpress di
Mercoledì 13 Giugno 2007 |
|
|
  |
|
|
MIGLIORARE LA TUTELA DEGLI ARTISTI
|
|
|
 |
|
|
Bruxelles, 13 giugno 2007 - Migliorare la sicurezza sociale degli artisti e la consapevolezza sui loro diritti, sviluppare l´educazione artistica e il riconoscimento dei diplomi nonché agevolare la mobilità degli artisti all´interno dell´Ue. E´ quanto chiede il Parlamento sollecitando una politica dei visti e garanzie specifiche per gli artisti non europei che lavorano nell´Unione. Per i deputati occorre anche un´analisi degli strumenti per finanziare la protezione degli artisti viventi europei. La relazione della direttrice d´orchestra Claire Gibault (Alde/adle, Fr) sottolinea anzitutto che «nessun artista è totalmente al riparo dalla precarietà in nessuna fase della sua carriera» e che occorre facilitare l´accesso degli artisti alle informazioni concernenti le loro condizioni di lavoro, mobilità, disoccupazione, salute e pensione. Rileva inoltre che in numerosi Stati membri taluni professionisti del settore artistico non hanno uno statuto legale. Protezione sociale degli artisti I deputati invitano gli Stati membri a sviluppare o applicare un quadro giuridico e istituzionale al fine di sostenere la creazione artistica «mediante l´adozione o l’attuazione di una serie di misure coerenti e globali» che riguardino la situazione contrattuale, la sicurezza sociale, l´assicurazione malattia, la tassazione diretta e indiretta e la conformità alle norme europee. Sollecitano inoltre la Commissione ad elaborare un manuale pratico «uniforme e comprensibile» destinato agli artisti europei che contenga tutte le disposizioni in materia di assicurazione malattia, disoccupazione e pensionamento in vigore a livello nazionale ed europeo. La incoraggiano poi a varare un progetto pilota al fine di sperimentare l´introduzione di una carta elettronica europea di sicurezza sociale specificamente destinata all´artista europeo. La Commissione è poi invitata a adottare una "carta europea per la creazione artistica e le condizioni del suo esercizio", per affermare l´importanza delle attività dei professionisti della creazione artistica e favorire l´integrazione europea. Assieme agli Stati membri dovrebbe anche creare un "registro professionale europeo" del tipo Europass per gli artisti, nel quale potrebbero figurare il loro statuto, la natura e la durata dei successivi contratti nonché le coordinate dei loro datori di lavoro o dei prestatori di servizi che li ingaggiano. Educazione e formazione artistica, dalla più tenera età e per tutto l´arco della vita Il Parlamento sollecita gli Stati membri a promuovere studi artistici formali che offrano una buona formazione personale e professionale e consentano agli studenti «di sviluppare il proprio talento artistico nonché competenze generali per operare in altri ambiti professionali». Dovrebbero inoltre creare strutture specializzate di formazione e tirocinio destinate ai professionisti del settore culturale, «in modo da sviluppare un´autentica politica dell´occupazione in questo ambito». La Commissione è poi invitata a effettuare uno studio sull´educazione artistica nell´Unione europea (i suoi contenuti, la natura della formazione offerta – se formale o meno – nonché i risultati e gli sbocchi professionali) e a comunicarne i risultati al Parlamento entro due anni. Dovrebbe inoltre prevedere il finanziamento di misure e progetti pilota che consentano in particolare di definire i modelli adeguati in materia di educazione artistica nell´ambiente scolastico «attraverso un sistema europeo di scambio di informazioni e di esperienze destinato agli insegnanti di discipline artistiche». I deputati invitano poi la Commissione ad incoraggiare e favorire la mobilità degli studenti europei delle discipline artistiche, attraverso l´intensificazione dei programmi di scambio fra gli studenti dei conservatori e delle scuole artistiche nazionali sia su scala europea che su scala extra-europea. Andrebbe inoltre esaminata la possibilità di creare un fondo di mobilità europea di tipo Erasmus destinato agli scambi di insegnanti e di giovani artisti. Il Parlamento incoraggia gli Stati membri a sviluppare la definizione di contratti di formazione o di qualificazione nelle professioni artistiche e propone quindi di «agevolare il riconoscimento dell´esperienza professionale degli artisti». Più in particolare, chiede agli Stati membri di prestare un´attenzione particolare al riconoscimento a livello comunitario di diplomi e altri certificati rilasciati dai conservatori e dalle scuole artistiche nazionali europee e da altre scuole ufficiali delle arti dello spettacolo, «in modo da consentire ai loro titolari di lavorare e studiare in tutti gli Stati membri». Agevolare la mobilità interna e internazionale Sottolineando poi la necessità di distinguere con precisione la mobilità specifica degli artisti da quella dei lavoratori dell´Unione europea in generale, i deputati chiedono alla Commissione di individuare formalmente i settori culturali in cui «risulta evidente» il rischio di una fuga di creatività e di talenti e sollecitano gli Stati membri a fornire incentivi per incoraggiare gli artisti a rimanere o a rientrare nel territorio degli Stati membri dell´Unione europea. A loro parere, inoltre, occorre tener conto delle difficoltà che alcuni artisti europei ed extracomunitari incontrano attualmente per ottenere un visto ai fini del rilascio di un permesso di lavoro, nonché delle incertezze legate a tale situazione. La Commissione è quindi invitata a riflettere sugli attuali sistemi per la concessione di visti e permessi di soggiorno agli artisti e a mettere a punto una regolamentazione comunitaria in questo settore che possa portare all´introduzione di un visto temporaneo specificamente destinato agli artisti europei ed extracomunitari, come già avviene in taluni Stati membri. Nel porre in luce poi l´importanza di iniziative su scala europea per facilitare il riconoscimento di diplomi e altri certificati rilasciati dai conservatori e dalle scuole artistiche nazionali di paesi terzi all´Unione europea, al fine di favorire la mobilità degli artisti verso gli stati membri dell´Unione europea, il Parlamento invita la Commissione e gli Stati membri ad esaminare la possibilità di iniziative per assicurare il trasferimento dei diritti pensionistici e di sicurezza sociale degli artisti provenienti da paesi terzi dell´Unione europea quando ritornano nei loro paesi d´origine. Diritti d´autore e finanziamento della protezione degli artisti viventi Il Parlamento, invita gli Stati membri che non l´applicano ancora, ad organizzare in modo efficace il pagamento di tutti gli equi compensi relativi ai diritti di riproduzione e delle eque remunerazioni dovute ai titolari dei diritti d’autore e dei diritti connessi. Chiede anche alla Commissione di procedere ad uno studio che analizzi le disposizioni prese dagli Stati membri affinché una parte delle entrate generate dal pagamento dell’equo compenso dovuto ai titolari dei diritti d’autore e dei diritti connessi «sia destinata al sostegno dell’attività creativa e alla protezione sociale e finanziaria degli artisti». Tale studio dovrebbe anche analizzare gli strumenti giuridici e i dispositivi che potrebbero essere utilizzati «per contribuire al finanziamento della protezione degli artisti viventi europei». Facendo proprio un emendamento proposto dalla relatrice e dal suo gruppo, il Parlamento ritiene infine auspicabile che gli Stati membri studino la possibilità di concedere agli artisti un aiuto supplementare a quelli già in vigore, prevedendo per esempio un prelievo sullo sfruttamento commerciale delle creazioni originali e dello loro interpretazioni libere da diritti. . |
|
|
|
|
|
<<BACK |
|
|
|
|
|
|
|