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Notiziario Marketpress di Giovedì 14 Giugno 2007
 
   
  FRIULI VENEZIA GIULIA E LA FEDERAZIONE RUSSA, MECCANICA IN RUSSIA: GLI INTERVENTI DEL PROGETTO

 
   
   Pordenone , 14 giugno 2007 - Il Progetto di promozione e sviluppo di relazioni economiche tra la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e la Federazione Russa, realizzato dalle Camere di Commercio di Pordenone e Udine, con la collaborazione delle Camere di Commercio di Trieste e Gorizia, previsto dall’Accordo di Programma 2004-2005 tra la Regione Fvg e il Ministero per le Attività Produttive è proseguito con l’incontro dell’ 11 giugno in Camera di commercio a Pordenone, di presentazione del settore della meccanica in Russia. Obiettivo: creare un momento di interazione tra le aziende partecipanti della regione e l’esperto Paese Luisella Lovecchio, consulente del progetto Russia. Luca Penna, direttore dell’Azienda Speciale della Cciaa di Pordenone, e Franco Passaro, nuovo responsabile di Ice Trieste hanno introdotto l’incontro entrando nello specifico del Progetto Russia, giunto alla sua seconda annualità, che ad oggi ha coinvolto oltre un centinaio di imprese a livello regionale. Obiettivo principale di tutte le iniziative è quello di dare maggiore consapevolezza, soprattutto alle Piccole e Medie imprese del territorio, delle potenzialità del mercato russo. Il Progetto è stato calibrato per rispondere alle esigenze delle aziende operanti nei settori meccanica, subfornitura, utensili, ricerca e sviluppo, ambiente, lavorazione del legno, produzione di mobili, turismo e agroalimentare. Diverse sono state e continuano ad essere le tipologie d’intervento attraverso le quali le Camere di Commercio garantiscono il flusso di informazioni: seminari, incontri tecnici con esperti, servizi di consulenza strategica e di marketing, incoming di delegazioni dalla Russia, outgoing di imprenditori in Russia, visite istituzionali. Il valore aggiunto di tutte queste attività è rappresentato dal servizio di assistenza individuale e gratuita fornito alle imprese, che sono accompagnate nella comprensione delle diverse sfaccettature dell’economia e della cultura russa, e nella definizione di veri progetti aziendali da realizzare in Russia. In programma, per le imprese del Fvg, consulenze individuali con la consulente di progetto, incontri gratuiti di approfondimento sul mercato in generale e sulle opportunità, incontri mirati per affrontare questioni tecniche e problematiche contingenti per le imprese che già operano nel paese. Probabile l’organizzazione, in autunno, di workshop in Russia dedicato alla meccanica. La relazione di Luisella Lovecchio ha interessato lo sviluppo economico e andamento del mercato russo. Secondo dati aggiornati al 31 dicembre 2006 il commercio estero russo ha subito un incremento del +28,4%, le vendite al dettaglio del +13%, i consumi privati del +11,7%, la produzione di petrolio del +2,1%, il volume delle costruzioni del +10,1%. Il settore industriale russo appare ancora oggi fortemente orientato verso l’industria pesante e dominato da imprese di grosse dimensioni, mentre le Pmi risultano generalmente poco sviluppate. Tra i vari comparti dell’industria meccanica, che vede il suo centro nella Russia europea e nella regione degli Urali, il settore delle produzione impianti sembra essere quello più in crisi. I macchinari usati sono obsoleti e il prodotto finale è spesso qualitativamente inferiore a quello di importazione, col risultato che chi deve rimodernare macchinari o fare nuovi investimenti ricorre al prodotto europeo o al limite asiatico. Si difende meglio l’industria delle piccole macchine utensili (+11,3%), elettrodomestici bianchi (+9,1%), macchine agricole ad uso speciale (+6%) e tubi (+16%). In sintesi, le basi dell’industria pesante russa sono superate e hanno bisogno di essere rimodernate o rimpiazzate affinché il Paese possa proseguire la crescita economica iniziata. Nonostante l’attuale momento di crisi le previsioni parlano di una crescita del 26% per l’industria meccanica nei prossimi 10 anni. Nei primi sei mesi del 2006 le importazioni di prodotti provenienti dall’estero nell’intero settore della meccanica strumentale e della componentistica sono aumentate del 38%; la crescita italiana si è però fermata al 5%. L’italia si difende comunque bene per le importazioni in alcuni settori specifici, come quello degli elettrodomestici bianchi, le macchine per la lavorazione della pelle e alcuni tipi di caldaie. La costruzione di nuovi stabilimenti rappresenta una priorità, con ottime prospettive di mercato per le aziende europee, italiane e tedesche in particolare, che producono e commercializzano questo tipo di prodotti. Italia e Russia si pongono l’obiettivo di dare un ulteriore slancio alla cooperazione nei settori ad alto contenuto tecnologico, tramite la realizzazione comune di grandi progetti industriali. Un altro sviluppo positivo è rappresentato dalla crescente rivolta dalle nostre aziende alla possibilità di stabilire collaborazioni commerciali e insediamenti produttivi in Regioni diverse da quelle di Mosca e San Pietroburgo, anch’esse caratterizzate da un crescente tenore di vita. La dottoressa Lovecchio ha illustrato anche alcune modalità operative possibili nel Paese: la registrazione e la protezione di marchi industriali e brevetti, il regime doganale e la certificazione obbligatoria delle merci. .  
   
 

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