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Notiziario Marketpress di Venerdì 15 Giugno 2007
 
   
  SABATO 16 GIUGNO 2007 – VICENZA / INTERPRETI INTERNAZIONALI CON OTO AL TEATRO OLIMPICO: L’ORCHESTRA PRENDE I COLORI DEL CLASSICISMO DI F.J. HAYDN

 
   
  Un appuntamento che prende una nota decisamente internazionale, quello di sabato 16 giugno per “Il Suono dell’Olimpico”: sul podio del teatro vicentino, a partire dalle ore 20, vedremo un direttore giapponese di grande esperienza, Yutaka Hoshide, e una giovane pianista coreana, Ilia Kim, protagonisti assieme all’Orchestra del Teatro Olimpico di un concerto dedicato al classicismo di Franz Joseph Haydn. Dell’autore austriaco si eseguiranno il Concerto per pianoforte e orchestra in re maggiore (Hob. XVIII: 11) e la Sinfonia n. 43 in mi bemolle maggiore, soprannominata “Mercury”. L’introduzione del concerto è però dedicata a una composizione da camera di Aldo Finzi, la Pavana, brano del 1920 nato come pezzo per pianoforte e poi trascritta per orchestra. Sarà questa versione per violino e orchestra d’archi, nella trascrizione di Alfredo Mandelli, ad essere eseguita dall’Oto. La composizione mostra tutto l’eclettismo del compositore milanese, che si sottrae dai modelli di Fauré e Ravel per scrivere “una pagina personalissima, tutta intrisa di sognante malinconia”, come venne definita dai critici. Quello di Finzi è un nome che sta vivendo un momento di riscoperta e si vede oggi inserito nei programmi di importanti orchestre in tutto il mondo. L’Orchestra del Teatro Olimpico si fregia di un rapporto personale con il figlio dell’autore, e ha l’onore di partecipare a questa nuova stagione della notorietà di Finzi. Lo scorso anno, all’Olimpico è stato eseguito il poema sinfonico “Infinito”, e ora tocca a questo brano cameristico, di sicuro fascino. Nella serata di sabato 16 giugno, al pianoforte si esibisce Ilia Kim, un’artista nata a Seul e oggi residente in Italia, dove segue i corsi di perfezionamento dell’Accademia Pianistica “Incontri col Maestro” di Imola, sotto la guida del Maestro Piero Rattalino. In patria si è segnalata molto presto come promettente talento musicale. Il suo debutto avviene all’età di soli 11 anni e, dopo aver vinto molti concorsi in Corea e aver suonato anche con l’Orchestra Sinfonica di Seul, si trasferisce a Berlino, dove si iscrive alla Hochschule der Künste e studia con Laszlo Simon e Georg Save. Si diploma nel 1994 con il massimo dei voti, e segue i corsi per concertisti del Mozarteum di Salisburgo e della Hochschule für Musik und Theater di Hannover. Dopo l’esordio in patria, seguito da molti concerti, suona in Germania, Austria, Olanda, Finlandia, Svezia, Romania, Francia, Italia e Stati Uniti (Carnegie Hall di New York). Partecipa al Musik Festival dello Schleswig Holstein e all’Holland Music Session. Suona con l’Orchestra Filarmonica e con l’Orchestra Nazionale della Radio di Seul, con l’Orchestra Filarmonica Enescu e con l’Orchestra Sinfonica della Radio Nazionale di Bucarest. È vincitrice di molti premi in concorsi internazionali, tra i quali il “Maria Canals” di Barcellona, il “George Enescu” di Bucarest, il “Città di Senigallia”. La giovane artista sarà l’interprete del Concerto per pianoforte in re maggiore di Franz Joseph Haydn, uno dei brani più famosi tra i concerti per strumento solista a tastiera del compositore austriaco. Concepito per clavicembalo o fortepiano, e scritto in un momento imprecisato tra il 1780 e il 1783, è un lavoro particolarmente brillante e coinvolgente, in cui il tema iniziale viene passato dall’orchestra al solista, in un continuo dialogo in cui ora una ora l’altro hanno il dominio della melodia. Nella seconda parte della serata, invece, sarà protagonista l’orchestra, cui si affida l’altrettanto famosa sinfonia “Mercury”, opera relativamente giovanile di Haydn, scritta probabilmente tra il 1766 e il 1772, negli anni in cui il compositore prestava servizio presso la famiglia degli Esterházy. Rappresenta un chiaro caso di sinfonia “da camera”, dove l’organico è più “leggero”, senza percussioni e trombe, e la scrittura più lieve e lirica che nelle sinfonie di maggiori dimensioni. Nonostante queste caratteristiche, il tema principale è uno dei più lunghi che Haydn abbia mai scritto, e domina l’intera composizione tornando, in forma di variazione, anche nel movimento conclusivo. L’esecuzione del brano è affidato alla bacchetta del maestro Hoshide, diplomato in direzione d’orchestra all’Università Tokyo Seisen con il Maestro Manfred Gurlitt. Dal 1969 al 1972 ha lavorato come maestro collaboratore e direttore d’ orchestra al teatro dell`Opera di Norimberga, dove nel 1970 ha debuttato dirigendo il “Freischütz” di C. M. VonWeber. ?Fino al 1982 è stato regolarmente invitato a dirigere varie produzioni nei teatri di Francoforte, di Weimar, di Berlino, di Basilea, di Parma e di Varsavia. Dal 1975 è insegnante di direzione d’orchestra presso l’Università di musica Showa. Dal 1986 al 1992 è stato direttore principale della Shinsei Nihon Symphony Orchestra e nello stesso periodo è stato uno dei direttori principali del gruppo Fujiwara Opera. Nel 1997 ha diretto l’opera di inaugurazione del Nuovo Teatro Nazionale (Shinkokuritsu Gekijyo), della cui formazione è stato uno dei più attivi promotori. É direttore artistico del Teatro dell’Arte di Hamamatsu,del Tochigi Opera Group, del Shikoku Nikikai, del Sendai Opera Group, dell’Associazione Puccini-Tokyo e della Tokyo Kokusai Gakuyuu Kyoukai (Associazione Internazionale amici per la Musica-Tokyo). Prezzi dei biglietti: intero 18 euro, ridotto 13 euro. Www. Orchestraolimpicovicenza. It .  
   
 

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