Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Giovedì 15 Giugno 2006
 
   
  ASSEMBLEA ANNUALE DI FEDERMACCHINE: ALBERTO SACCHI E’ IL NUOVO PRESIDENTE ALBERTO TACCHELLA, VICEPRESIDENTE, ALFREDO MARIOTTI SEGRETARIO GENERALE.

 
   
  Milano, 15 giugno 2006 - Rinnovato il vertice di Federmacchine, Alberto Sacchi è il nuovo presidente della federazione dei costruttori di beni strumentali cui fanno capo le 10 associazioni di categoria (Acimac, Acimall, Acimga, Acimit, Assocomaplast, Assomac, Gimav, Marmomacchine, Ucima e Ucimu-sistemi Per Produrre). Alberto Sacchi, già vice presidente, prende il posto di Andrea Riello, alla guida della federazione dall’aprile 2003. Il nuovo presidente di Federmacchine sarà affiancato nel suo operato dal vicepresidente, neo-eletto Alberto Tacchella, presidente Ucimu-sistemi Per Produrre. Sono confermati i consiglieri: Vittorio Agnati (Acimga), Luciano Anceschi (Assocomaplast), Giovanni Caffarelli (Ucima), Ambrogio Delachi (Acimall), Angelo Lovati (Gimav), Flavio Mirabelli (Assomarmomacchine), Pierluigi Ponzoni (Acimac), Giulio Tandura (Assomac). Segretario generale è Alfredo Mariotti. Presidente Acimit dal 2000 al 2005 e attualmente membro della giunta di Confindustria, Alberto Sacchi è stato vicepresidente del Cematex, associazione costruttori europei macchine per l’industria tessile, dal 2000 al 2004. Classe 1959, Sacchi è amministratore delegato della Htp Unitex, società di Caronno Pertusella (Varese), leader nel settore meccanotessile. Nel corso della assemblea annuale della Federmacchine, il neo-eletto presidente ha espresso l’intenzione di “proseguire sul tracciato segnato dal predecessore. Occorre - ha rilevato Alberto Sacchi - prendere coscienza dell’importanza del nostro manifatturiero. In tutti i comparti che fanno capo a Federmacchine siamo, infatti, leader a livello mondiale, capaci, noi costruttori italiani di beni strumentali, di confrontarci con i concorrenti stranieri spesso più strutturati”. “L’eccellenza delle nostre macchine porta eccellenza a tutto il sistema produttivo italiano, un valore riconosciuto dai consumatori di tutto il mondo, per tale ragione occorre che il sistema paese investa risorse e attenzione verso il nostro settore”. “A tal fine e per sottolineare le necessità dei costruttori di beni strumentali presenteremo, nei prossimi giorni, a tutte le principali istituzioni, un documento che raccoglie le istanze del settore nel complesso, un settore che con oltre 130. 000 addetti e 2. 100 imprese ha fatturato, nel 2005, oltre 21,5 miliardi di euro”. .  
   
 

<<BACK