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Notiziario Marketpress di Lunedì 18 Giugno 2007
 
   
  IMPRESE, LECCE – BILANCIO NEGATIVO NEL PRIMO TRIMESTRE 2007

 
   
   Lecce, 18 giugno 2007 - I dati sulla nati-mortalità delle imprese nella provincia di Lecce, riferiti al periodo gennaio-marzo 2007, evidenziano un saldo negativo di 404 unità e un tasso di sviluppo, pari a -0,53%. Tale risultato non deve allarmare per un duplice ordine di motivi: uno “fisiologico”, nel senso che nel primo trimestre dell’anno è normale ci sia un maggior numero di cancellazioni, in quanto molte imprese che hanno cessato l’attività a fine anno vengono “registrate” nel primo trimestre 2007 (l’azienda deve presentare istanza di cancellazione entro trenta giorni dalla cessazione dell’attività ). A ciò si aggiunga il fatto che nel corso dei primi tre mesi dell’anno sono state effettuate 192 cancellazioni sulla base di un decreto del Giudice del registro. Si tratta sostanzialmente di imprese fallite per le quali formalmente non era stata chiesta la cancellazione, disposta ora dal giudice. E’ necessario evidenziare, inoltre, che il tasso di crescita della provincia di Lecce è in linea con il dato nazionale anch’esso negativo (-0,23%) e con quello della regione Puglia (-0,36%). Tassi di sviluppo negativi si sono registrati nella quasi totalità delle regioni e delle province. Basti pensare che su 103 province, solo 20 hanno registrato saldi positivi, e analogamente, considerando le Regioni, solo due hanno chiuso il trimestre con segno positivo. Per la provincia di Lecce l’ultimo saldo negativo (-161 imprese) risale al primo trimestre 2003. Le imprese registrate al 31 marzo 2007 sono 75. 132, le attive sono 63. 760; nell’arco dei primi tre mesi dell’anno si sono iscritte nel registro delle imprese della Camera di Commercio 1. 925 nuove aziende e se ne sono cancellate 2. 329. Il maggior numero di cancellazioni si è verificato nel comparto agricoltura che chiude il trimestre con un saldo di –464 aziende, scaturito da 78 iscrizioni e 542 cancellazioni, e un tasso di sviluppo negativo del 3,70%. Segue il macro settore del commercio, con 448 imprese iscritte e 729 cancellate e un saldo di –281 (-1,17%); il manifatturiero con 139 imprese iscritte e 284 imprese cancellate e un saldo –145 imprese (1,52%). In quest’ultimo settore le maggiori “perdite” si sono realizzate nel campo tessile e abbigliamento rispettivamente con – 27 e –31 aziende, nel comparto del legno e dei mobili, con - 23 e –16 unità e nel settore della fabbricazione e lavorazione dei metalli –22 imprese. Il saldo delle imprese non classificate è di 569: si tratta di società che non hanno ancora dichiarato l’inizio attività per cui non sono state ancora codificate. Disaggregando i dati in base alla forma giuridica adottata, e analizzando i relativi saldi, risulta che nel periodo considerato lo stock delle imprese è aumentato di 197 società di capitale, 146 società di persone, 32 aziende che hanno scelto un’altra forma societaria, mentre le ditte individuali sono diminuite nel trimestre di 779 unità. La tabella sottostante mette a confronto le dinamiche delle diverse forme giuridiche nei primi trimestri degli anni 2000-2007, illustrando le tendenze di lungo periodo. Il tasso di crescita delle ditte individuali è costantemente negativo, ad eccezione che nell’anno 2004. Sono le società di capitale e di persone che registrano i tassi di crescita più elevati nel primo trimestre 2007, rispettivamente con +1,98% e + 1,46%; il tasso di crescita delle ditte individuali è stato negativo –1,52%. Le imprese artigiane al 31. 3. 2007 sono 19. 368, con un “peso” sul totale imprese del 25,8%. Anche nel comparto artigiano il tasso di sviluppo nel 1° trimestre è stato negativo (–0,27%), in linea con il dato medio nazionale pari a –0,23% e pugliese –0,36%. Nei primi mesi dell’anno si sono registrate nell’ apposita sezione artigiana del registro imprese 622 aziende, 675 sono quelle che si sono cancellate, il saldo è stato pari a -53 imprese. . .  
   
 

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