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Notiziario Marketpress di Lunedì 18 Giugno 2007
 
   
  GLI ESPERTI INVITANO AD UN CAMBIAMENTO RADICALE NELLŽINSEGNAMENTO DELLA SCIENZA

 
   
  Bruxelles, 18 giugno 2007 - Secondo una relazione del gruppo di alto livello sullŽistruzione scientifica, è necessario un approccio radicalmente nuovo allŽinsegnamento della scienza se si vuole arginare il calante interesse degli studenti europei per le scienze. Il gruppo di esperti era stato istituito lo scorso anno dal commissario europeo per la Ricerca Janez Potocnik e dal commissario europeo per lŽIstruzione, la formazione, la cultura e la gioventù Jan FigelŽ, con il compito di individuare le migliori pratiche in grado di fare aumentare lŽinteresse dei giovani nei confronti della scienza. Sotto la presidenza dellŽeuroparlamentare francese Michel Rocard, il gruppo ha esaminato le iniziative esistenti tese a promuovere lŽinteresse degli studenti nella scienza, incentrandosi in particolare sul modo in cui la scienza è insegnata nelle scuole. La principale raccomandazione formulata dal gruppo riguarda una trasformazione radicale dellŽinsegnamento delle scienze nelle scuole, con il passaggio da metodi principalmente deduttivi a metodi basati sullŽindagine. LŽapproccio deduttivo nellŽinsegnamento comporta che il docente presenti concetti, ne illustri le implicazioni logiche e fornisca esempi di applicazioni. Per contro, nellŽistruzione basata sullŽindagine (Ibse) è riservato un più ampio spazio allŽosservazione e alla sperimentazione e lŽallievo, sotto la guida dellŽinsegnante, è incoraggiato a costruire la propria conoscenza. Secondo gli esperti, lŽIbse si è dimostrata efficace nellŽaumentare lŽinteresse degli studenti e i livelli di successo in ambito scientifico, nelle scuole sia primarie che secondarie. È particolarmente efficace per gli studenti con livelli più bassi di autostima e provenienti da condizioni svantaggiate e crea le condizioni adatte che consentono ai soggetti più capaci di raggiungere i più elevati livelli di conoscenza. Il gruppo sottolinea che lŽapproccio deduttivo e quello basato sullŽindagine non si escludono a vicenda e dovrebbero essere combinati per soddisfare le diverse inclinazioni degli studenti. Per favorire questo passaggio verso lŽIbse, gli esperti raccomandano il sostegno e la formazione dei docenti in questo tipo dŽinsegnamento e lo sviluppo di reti di insegnanti. Gli esperti raccomandano inoltre di attribuire priorità alle iniziative che rafforzeranno la partecipazione delle ragazze alle materie scientifiche che devono essere aiutate anche ad avere maggiore fiducia nelle proprie capacità scientifiche. Al riguardo, il gruppo ha rilevato che laddove è seguito lŽapproccio Ibse, le giovani partecipano con più entusiasmo. La relazione chiede una migliore articolazione fra le attività nazionali e quelle finanziate a livello europeo. Gli autori ritengono che lŽUe dovrebbe contribuire con 60 Mio Eur nellŽarco di 10 anni in favore di queste attività. Infine, gli esperti chiedono la creazione di un consiglio consultivo europeo per la scienza che, fra gli altri incarichi, dovrebbe controllare le iniziative in materia di Ibse ed incoraggiarle al fine di cooperare e condividere informazioni a livello europeo. I gruppi dovrebbero essere istituiti e finanziati dalla Commissione europea. Per attuare queste raccomandazioni si dovrà agire a tutti i livelli. «Poiché è in gioco il futuro dellŽEuropa, i responsabili delle decisioni devono invitare gli enti incaricati di realizzare il cambiamento a livello locale, regionale, nazionale ed europeo ad agire per migliorare lŽistruzione scientifica», dichiara il gruppo. «Alla questione dovrebbe essere riservato un posto centrale nellŽambito della nuova strategia di Lisbona e la si dovrebbe considerare una priorità imperativa». «La relazione Rocard contiene raccomandazioni estremamente precise sulla direzione da seguire per rivitalizzare lŽinsegnamento della scienza in Europa», ha osservato il commissario Potocnik. «Queste raccomandazioni devono essere prese in considerazione seriamente; stimolare lŽinteresse fra i giovani europei per la scienza e la tecnologia è fondamentale se lŽEuropa vuole avere un futuro basato sul migliore uso della conoscenza. » «Il calante interesse nei confronti degli studi di S&t e la diminuzione delle iscrizioni devono essere motivo di preoccupazione per tutti», ha aggiunto il commissario FigelŽ. «Attirare più giovani verso studi scientifici e tecnologici, e in particolar modo le ragazze che sono sottorappresentate nella maggior parte dei paesi europei, è diventato un obiettivo condiviso a livello europeo. Ma resta ancora molto da fare». .  
   
 

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