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Notiziario Marketpress di Venerdì 15 Giugno 2007
 
   
  COMITATO FESTIVAL DELLE PROVINCE

 
   
  Recentemente l’Unesco ha riconosciuto quale patrimonio dell’umanità tutti i beni culturali “intangibili” che, sebbene parte integrante della nostra storia ed identità territoriale, per molto tempo sono stati relegati ad espressione “bassa” e subalterna della cultura nazionale. Per patrimonio intangibile si intendono tutte quelle espressioni delle classi popolari che vanno dalle tradizioni orali alle arti dello spettacolo, dalle feste e ritualità alle abilità artigianali… Tale patrimonio costituisce un fattore rilevante rispetto alla diversità culturale e la sua salvaguardia garantisce la conservazione delle espressioni culturali proprie di ogni singolo contesto sociale, che concorrono a formare quella che comunemente si definisce “tradizione”. Dal 2004 è attiva nel nostro Paese una Rete di Province italiane, denominata Comitato Festival Delle Province, che opera per il recupero, la promozione e la valorizzazione della cultura e delle tradizioni popolari italiane, attraverso alcuni progetti, tra cui il Festival Itinerante di Cultura Popolare detto anche Festival delle Province. Si tratta di un progetto di respiro nazionale che coinvolge alcuni territori delle Province del Comitato e che si pone come obiettivo quello di mantenere vivo uno straordinario patrimonio di cultura popolare che, per continuare ad esprimersi (e a sopravvivere), deve trovare nuove occasioni performative che diano visibilità e riconoscimento. Il Festival delle Province, quest’anno alla sesta edizione, coinvolge i grandi protagonisti della cultura popolare italiana in un programma omogeneo che comprende eventi teatrali, musicali, performativi. Si inizia a metà giugno con una lunga parentesi piemontese tra le province di Torino e Cuneo, per poi spostarsi nelle province di Perugia, Rieti per finire a settembre con quella di Sassari. Il prossimo 12 giugno riparte il carro del Festival delle Province, un’esperienza unica nel suo genere così come racconta Antonio Damasco, Direttore Artistico del Festival. “Il Festival delle Province, alla sua settima edizione, è, a tutti gli effetti, la manifestazione itinerante più significativa sulla cultura popolare. Il Festival è una rete di enti, territori, cultura ed eventi di qualità che esprime l’eccellenza della tradizione popolare italiana. Quest’anno si alterneranno sui palchi di ben diciotto località sparse sul territorio nazionale, grandi artisti di caratura internazionale, che daranno dimostrazione della loro capacità di re-interpretare, ad alti livelli, la cultura popolare. Vi saranno alcuni tra i più importanti drammaturghi viventi, come Enzo Moscato e Ruggero Cappuccio; attori come Enrico Bonavera, Arlecchino d’Oro 2007 e Roberto Herlitzka; e poi grandi compositori e musicisti come il premio Oscar Luis Bacalov ed il Maestro Sparagna; e naturalmente le squadre dei Testimoni della cultura popolare, premiate in questi anni. Questa crescita territoriale ed artistica del Festival crea le condizioni, per il 2008, di internazionalizzare la rete e di mettere il Festival delle Province in relazione con gli altri festival europei di questo genere. ” Valter Giuliano, Presidente del comitato Festival delle Province, sottolinea che “Il Festival è ormai riconosciuto come eccellenza nazionale e naviga verso prospettive internazionali che sanciranno la straordinaria importanza culturale del retaggio della tradizione, che è stata capace di innestare, sulle sue forti radici, germogli di innovazione. Questo Festival nomade non solo ha restituito il giusto valore alla cultura popolare recuperandola all´attenzione del più vasto pubblico, anche giovanile, ma ha ridato dignità alla cultura dei nostri territori extrametropolitani, così vitali e ricchi di creatività. Un Festival che ci voleva, a riscattare subalternità che ci accorgiamo non essere tali: provinciale è bello! È creatività, innovazione, capacità di rispecchiare valori antichi collegandoli con le speranze di futuro. Vogliamo sovvertire luoghi comuni e stereotipi tanto radicati quanto portatori di falsità culturali. Ci stiamo riuscendo e il successo del Festival, che non a caso abbiamo voluto chiamare - nonostante tutto - delle Province, sancisce che la nostra intuizione è vincente. Il Festival consolida la sua presenza di punta nel promuovere delle opportunità offerte, anche ai giovani, di conoscere le loro radici e di comprendere come possano essere un substrato fertile su cui innestare i linguaggi dell´innovazione. Le contaminazioni culturali che questo Festival nomade propone sono ingrendienti indispensabili per aprirsi alle nuove prospettive multiculturali”. .  
   
 

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