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Notiziario Marketpress di Martedì 19 Giugno 2007
 
   
  CINIPIDE GALLIGENO: IDENTIFICATI DUE FOCOLAI IMMEDIATAMENTE DISTRUTTE LE PIANTE COLPITE. ECCO I CONSIGLI DELL’UFFICIO FITOSANITARIO PROVINCIALE

 
   
  Per la prima volta in Trentino è stata accertata il 14 giugno la presenza di Dryocosmus kuriphilus Yasumatsu, il cinipide galligeno del castagno, contro il quale esistono misure per la lotta obbligatoria ai sensi del Decreto Ministeriale 23 febbraio 2006, in attuazione di specifiche direttive comunitarie. Nell’ambito di un’attività di monitoraggio effettuata già da tempo in collaborazione tra il Dipartimento valorizzazione delle risorse naturali dell’Istituto di San Michele e la Cooperativa Castanicoltori del Trentino Alto Adige sono state infatti individuate le tipiche galle provocate da questo insetto sui germogli e sulle foglie, su 3 giovani piante di castagno euro-giapponese messe a dimora nel 2005 nel comune di Civezzano. In osservanza delle disposizioni vigenti le piante infette sono state distrutte, onde evitare che le larve presenti nelle galle potessero, una volta diventate adulte, volare su altre piante di castagno presenti in zona per deporvi le uova (da 100 a 300 per femmina). Un altro focolaio, è stato trovato in un’unica pianta di castagno euro-giapponese, nel comune di Madrano, anch’essa immediatamente eliminata. Questo secondo focolaio è strettamente collegato al primo in quanto la pianta colpita dal cinipide appartiene allo stesso lotto messo a dimora nel comune di Civezzano. Sono in corso le verifiche per appurare la provenienza del materiale vivaistico. Data la pericolosità di questa piccola “vespetta” per l’intera produzione castanicola provinciale, si ritiene fondamentale la collaborazione dei proprietari sia nella fase di monitoraggio che in quella successiva di eventuale estirpo. Si raccomanda inoltre di acquistare piante di castagno solo da vivaisti professionali locali, evitando di ricorrere a rivenditori ambulanti le cui piante non siano accompagnate da un “passaporto delle piante” conforme alla normativa vigente, che assicuri la tracciabilità della provenienza. Si ricorda che nel caso si riscontrino i sintomi sospetti sul castagno (galle sui germogli e sulle foglie) è importante darne segnalazione tempestiva ad uno dei seguenti recapiti: - Ufficio Fitosanitario provinciale (tel. 0461 495660; fax 0461-495763); - Dipartimento valorizzazione delle risorse naturali dell’Istituto Agrario di San Michele (dott. G. Maresi e dott. Ssa C. Salvadori: tel. 0461 615365 e tel 0461/615398); - Tecnico del Cat dell’Istituto Agrario di San Michele a/A (p. A. Morelli Paolo: 335 7440192); - Cooperativa castanicoltori Trentino Alto Adige (Viesi Lodovico: 328 7575494). Il cinipide galligeno del castagno, è un insetto originario del nord della Cina, attualmente considerato uno degli insetti più nocivi per il castagno in tutto il mondo. Nel 2002 l’insetto, che non risultava ancora segnalato in Europa, ha fatto la sua comparsa a sud di Cuneo, area nella quale è presente una significativa attività vivaistica castanicola, e da lì si è propagato in Piemonte e nel Lazio, dove ha colpito in particolare la provincia di Viterbo. Recentemente ne è stata segnalata la presenza anche in Lombardia e nel Veneto. Considerato il danno economico già prodotto nelle maggiori aree castanicole, ivi compreso quello al vivaismo, il Ministero per le Politiche agricole e forestali ha emanato nel 2006 il decreto recante “Misure per la lotta obbligatoria contro il cinipide del castagno Dryocosmus kuriphilus Yasumatsu”. .  
   
 

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