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Notiziario Marketpress di Lunedì 18 Giugno 2007
 
   
  E-GOVERNMENT VIA LIBERA IN TOSCANA AL PROGRAMMA PER LA SOCIETÀ DELL’INFORMAZIONE DAI PAGAMENTI ON LINE ALLA TELEMEDICINA, TUTTI GLI INTERVENTI PREVISTI GELLI: ´OLTRE 200 MILIONI DI INVESTIMENTI PER L’ECONOMIA E PER UNA NUOVA CITTADINANZA´

 
   
   Firenze, 18 giugno 2007 - Dallo sviluppo dei servizi on line delle amministrazioni comunali alla assistenza medica a distanza, dall´aumento delle prenotazioni e degli acquisti in rete alle opportunità di telelavoro, dalle nuove possibilità di partecipazione dei cittadini alla vita delle loro istituzioni fino alla creazione di spazi sicuri su Internet per i minori o alla costruzione di sistemi di infomobilità per il sistema delle comunicazioni e del trasporto pubblico toscano. Sono solo alcuni degli ambiti di impegno e di investimento previsti dal Programma regionale per la promozione e lo sviluppo dell´amministrazione elettronica e della società dell´informazione e della conoscenza nel sistema regionale, approvato dalla giunta regionale su iniziativa del vicepresidente Federico Gelli. Si tratta del primo documento di questo tipo nella storia del governo regionale, in grado di assemblare e coordinare tutte le iniziative che nei vari settori saranno assunti sul terreno delle nuove tecnologie. E non si tratta affatto di un documento di principi: gli obiettivi individuati sono infatti sostenuti dallo stanziamento di risorse che, complessivamente, ammontano a circa 209 milioni di euro. ´Coordinare tutte le esigenze, gli impegni, le competenze non è stato facile – sottolinea il vicepresidente Gelli – Ma questo lavorio, senza precedenti nella storia della Regione Toscana, doveva essere portato fino in fondo. Le nuove tecnologie dell´informazione e della comunicazione sono in grado di incidere fortemente sulla qualità della vita e del lavoro e Internet non è solo gioco o tempo libero, è qualcosa che può plasmare la stessa nostra cittadinanza, il rapporto con le istituzioni e la pubblica amministrazione, le opportunità economiche delle nostre famiglie e dei nostri territori. Per questo avevamo bisogno innanzitutto di garantire un impegno straordinario in termini di infrastrutture e di diffusione della capacità di utilizzo delle nuove tecnologie. E andava fatto subito, perché è sempre più rapido e impegnativo il ritmo dell´innovazione che la globalizzazione dell´economia sta imponendo ai sistemi locali´. Tutto questo anche con una precisa consapevolezza dei punti di forza e di debolezza della Toscana: ´La nostra è una delle regioni più sviluppate sul terreno dell´e-government e presenta un buon livello di diffusione delle nuove tecnologie dell´informazione tra le famiglie. Rappresentiamo un´esperienza forte grazie soprattutto alla capacità di fare sistema, per esempio con la Rete Telematica regionale. Meno soddisfacente però è ancora il livello di diffusione tra le imprese, così come molte buone pratiche e molte soluzioni innovative non sono ancora sufficientemente diffuse´. In un arco di impegno che arriva fino al 2010, con interventi per la pubblica amministrazione, per l´impresa, per l´associazionismo, per la famiglia, il Programma approvato dal governo regionale si articola essenzialmente in quattro aree tematiche: e. Comunità, cioè le politiche per l´accesso e la partecipazione, e. Servizi, le politiche per l´offerta di servizi alla comunità, e. Competitività, le politiche per uno sviluppo economico sostenibile, più gli impegni sulle infrastrutture tecnologiche. ´Da una fase di progetti anche ambiziosi e significativi – spiega ancora Gelli – siamo passati a una vera e propria strategia complessiva, capace di coinvolgere a attraversare tutti i settori e che interesserà tutta la legislatura. Avevamo necessità di integrare temi, azioni, competenze in una politica complessiva dell´informazione´. E. Comunità. Il Programma è fortemente imperniato sul significato che le nuove tecnologie rivestono nel ridisegnare nuovi diritti di cittadinanza e nuove opportunità democratiche. Per questo è netto l´impegno per l´abbattimento del ´digital divide´, per esempio, con l´ampliamento e il potenziamento dei Paas, cioè dei Punti di accesso assistito ai servizi tramite Internet, per i quali si punta a far passare i frequentatori da 12 mila a 20 mila all´anno, con particolare attenzione ai territori montani e rurali. Tra gli altri obiettivi, aumentare entro il 2010 dal 39,8 per cento all´80 per cento i cittadini che possono usufruire di servizi di e. Democracy e dal 66,1 all´85 per cento i cittadini che possono accedere a sportelli informativi dei siti degli enti locali. Sono previsti interventi di ´alfabetizzazione´ informatica per cittadini, consumatori, giovani, studenti. Sarà incentivata la sperimentazione di forme di partecipazione dei cittadini e di democrazia deliberativa, nonché studiate le possibilità di voto elettronico, puntando a una vera e propria ´piattaforma digitale per la partecipazione dei cittadini e delle associazioni´ a disposizione delle istituzioni, delle associazioni e dei singoli. Saranno studiate nuove forme di tutela dei consumatori, per esempio attraverso strumenti elettronici e piattaforme tecnologiche per la risoluzione extragiudiziale delle controversie. Sarà elaborata anche uno strumento che consenta di orientare il cittadino verso le diverse forme di giustizia, dal difensore civico, al giudice di pace, agli strumenti di conciliazione. Per tutto questo si prevedono finanziamenti per un totale di oltre 22 milioni di euro, di cui 8 regionali. E. Servizi: Particolare attenzione viene assegnata alle opportunità offerte dalle nuove tecnologie per lo sviluppo dei servizi, soprattutto per quanto riguarda i servizi della pubblica amministrazione. L´obiettivo generale è che, almeno in una prospettiva di medio termine, i cittadini siano in grado di attivare per via telematica i servizi di cui hanno necessità. Questo riguarderà anche i servizi delle public utilities, con l´obiettivo di facilitare le relazioni tra aziende e singoli utenti in un´ottica di trasparenza, qualità, efficienza. Tra i risultati che ci si aspettano: da qui al 2010: - diffusione dei servizi di pagamento on line, in particolare con le amministrazioni comunali attrezzate in questo senso che dovranno passare dall´attuale 5 al 30 per cento; - diffusione dell´e-procurement, cioè degli acquisti di beni e servizi on line, con gare telematiche che consentano risparmi di tempo e di denaro, oltre che una maggiore trasparenza: i comuni che se ne avvalgono dovranno passare dal 10,7 per cento al 60 per cento, mentre la percentuale sul volume di acquisti complessivo dovrà passare dal 6,1 al 20 per cento. - dovranno passare dal 7,8 al 25 per cento i comuni che utilizzano sistemi di e-learning per i loro dipendenti, mentre i dipendenti formati in questo modo dovranno passare dal 2,1 all´8 per cento. - Ci saranno ricadute importanti anche su servizi specifici, come la gestione delle pratiche di invalidità civile, il cui tempo medio di attesa potrà passare da 45 ai 25 giorni (con il 60 per cento delle pratiche che si punta a inoltrare per via telematica). Per quanto riguarda l´istruzione si punta a offrire servizi e attività di educazione per bambini, giovani e adulti, ma anche a sviluppare strumenti di raccordo tra i servizi all´impiego, centri Informagiovani e associazioni di categoria. Si lavorerà a forme di tutela dei più giovani nell´uso di Internet, creando spazi in rete di qualità certificata (si pensa anche a predisporre un ambiente di chat sicuro e ad accesso autenticato), ma anche percorsi educativi e attività di tutoring. Le nuove tecnologie potranno facilitare i colloqui tra insegnanti e genitori e supportare tutte le attività amministrative connesse alla scuola (pagamenti, iscrizioni, certificati ecc. ) Proseguiranno gli interventi per lo sviluppo della telemedicina, con importanti ricadute per i cittadini di aree montane e insulari, o comunque meno servite. Saranno estese prestazioni sanitarie a distanza, come il telemonitoraggio e il teleconsulto a supporto delle degenze domiciliari, sulla base di esperienze già attivate in diverse realtà toscane. Sul piano dei beni culturali continueranno gli interventi sulla rete delle biblioteche pubbliche e dei musei, si incrementerà la presenza sul web dei beni culturali toscani, si favorirà l´applicazione delle nuove tecnologie per la conoscenza, conservazione, valorizzazione e fruizione anche a distanza dei beni, si sosterrà la digitalizzazione di documentazione di interesse locale e storico. Per tutto questo saranno a disposizione olte 51 milioni di euro, di cui circa 30 arriveranno da varie voci del bilancio regionale. E. Competitività. Le nuove tecnologie rappresentano un potente fattore di innovazione nel mondo del lavoro, del commercio, dei servizi di pubblica utilità. Si calcola che oltre la metà (per la precisione il 55 per cento) dell´incremento della produttività in Europa sia imputabile proprio alle nuove tecnologie, con un impatto che peraltro è solo la metà di quello degli Stati Uniti. Il Programma ha un rilievo assoluto soprattutto per una realtà come quella toscana, con il suo tessuto di imprese di piccole e piccolissime dimensioni, con minore propensioni all´investimento per esempio nel marketing on line o nello scambio di beni e servizi tramite la rete. Servono infrastrutture, formazione, sistemi di pagamento sicuro. Il governo regionale punterà in particolare a incentivare e facilitare le relazioni tra il sistema pubblico e gli operatori di mercato con l´obiettivo di assicurare trasparenza e efficienza dell´azione pubblica, semplificazione e snellimento dei procedimenti, certezza di tempi e metodi. Ma il lavoro si concentrerà anche su azioni per sostenere l´azione del mercato e la crescita dell´occupazione mediante la costruzione di infrastrutture tecnologiche per il miglior funzionamento dei servizi, la qualificazione delle risorse umane e professionali, la diffusione di conoscenze nel sistema delle imprese. Si lavorerà sui network di imprese e sulle vendite on line. Tra i risultati che ci si attendono, la crescita delle imprese che hanno rapporti con la pubblica amministrazione via Internet dal 50 per cento attuali all´80 per cento nel 2010; la crescita delle opportunità di telelavoro, dall 45 postazioni attivate nei telecentri ad almeno 200 (esperienza già avviata con successo nelle tre comunità montane della Media Valle de Serchio, della Val di Cecina e dell´Amiata Grossetano), con particolare attenzione all´occupazione femminile: il consolidamento di servizi Internet come la Borsa Lavoro Toscana, in grado di facilitare l´incontro tra domanda e offerta. Si punta ad arrivare a fare sì che le prenotazioni on line in ambito turistico raggiungano il 97 per cento delle prenotazioni complessive così come a far sì che almeno il 20 per cento delle imprese effettui su Internet il 5 per cento delle sue vendite totali (contro il 7,6 per cento attuali). Dovranno arrivare al 40 per cento le imprese che ricevono ordini on line (contro il 27,3 attuali). In questo ambito si concentreranno anche gli interventi legati all´infrastruttura geografica regionale – essenziale anche per la migliore qualità della programmazione urbanistica e ambientale – e per l´infomobilità, cioè per lo sviluppo di servizi legati alla mobilità e ai trasporti sul territorio regionale, in particolare per quanto riguarda il trasporto pubblico locale. In questo terreno si prevedono investimenti per circa 50 milioni di euro, di cui oltre 14 regionali. Infrastrutture. Gli obiettivi del Programma rimandano ad altri tipi di interventi che costituiscono anche delle precondizioni per la piena realizzazione dei primi. La Toscana, infatti, ha bisogno di adeguare e potenziare le sue infrastrutture. Per questo la Regione punterà, tra le altre cose, ad assicurare la possibilità per tutti i cittadini e le imprese di utilizzare connessioni in banda larga, con costi allineati a quelli degli altri paesi europei. La via verso la semplificazione amministrativa, poi, passa tra l´altro attraverso l´eliminazione di comunicazioni cartacee, con il conseguente abbattimento dei costi, dei carichi burocratici e dei tempi di trasferimento. Questo sarà possibile solo se sarà possibile condividere e mettere in relazione applicazioni diverse: un ´linguaggio comune´ che è appunto uno degli obiettivi dle Programma. E poi c´è l´impegno per un sistema di accesso autenticato e sicuro ai servizi delle pubbliche amministrazioni. Tra i risultati qualificanti che ci si attendono da qui al 2010, quello di ridurre la popolazione e le imprese prive di servizi di banda larga da 450 mila a 30 mila, e portare da 0 a 210 i comuni che utilizzano i servizi Voip (cioè di telefonia mediante Internet). Per tutto questo si prevedono investimenti per 85 milioni, di cui circa 37 regionali. .  
   
 

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